Un albero cresce a Brooklyn - Film (1945)

Immigrati irlandesi a Brooklyn: lei tira avanti la baracca, lui serve ai tavoli, canta e beve, la figlia maggiore pende dalle labbra del papà sognatore. L'esordio al cinema di Kazan dà conto già del suo magistero teatrale e della propria maturità artistica, testimoniata dalla aderente resa degli attori (evidente l'influenza del "metodo") e dalla freschezza sentimentale con cui rende questa favola metropolitana, restituendone la struggente densità senza mai lasciarsene sopraffare. McGuire non convince del tutto, indimenticabili il buon ubriachino di Dunn e la Blondell mantide candida.

Francie adora il padre, pieno di sogni e incline all'alcool, ma è la madre che tira avanti la famiglia tra mille ristrettezze e sacrifici... Kazan non amava il suo film d'esordio, ritenendolo troppo sdolcinato, ma la storia di questa povera famigia di origini irlandesi, ambientata quasi interamente tra le pareti del loro modesto appartamento a Brooklyn, riserva buoni momenti ed è bene interpretata da tutti, a partire dalla dolce e determinata Dorothy McGuire e dalla piccola Peggy Ann Garner, che già si era fatta apprezzare ne La porta proibita come Jane Eyre da bambina.