Pronti, con i famigerati occhialini, e via. Partono le note di Vertigo e veniamo subito proiettati nel futuro: sembra che qualcuno abbia buttato giù lo schermo e che dietro il cinema si stiano esibendo gli U2. Poi l’immagine si avvicina e ci ritroviamo proprio lì, sopra ai tamburi di Larry Mullen jr.! Il gigantesco videowall circolare chiude sul retro un palco caratterizzato da lunghe propaggini che si allungano verso il pubblico come passerelle per far sfilare Bono e gli altri, che “penetrano” tra gli spettatori mentre noi saliamo in mezzo a loro e osserviamo da vicino, da vicinissimo, l’ultima grande rock-band del pianeta. Il coinvolgimento è totale: è molto più che guardare un semplice...Leggi tutto concerto; è viverlo, osservarlo da dentro, è lanciarsi in un’esperienza nuova che si sposa magnificamente con la musica che trasmette. Gli U2 han sempre dimostrato di essere un gruppo all’avanguardia e qui non fanno che riconfermarlo. La loro musica potrà piacere o meno, ma qui si parla di qualcosa di diverso, che val la pena di provare, se si ha a disposizione un cinema attrezzato e dotato di un buon impianto Dolby digital. L’intervento di parole e lettere sovrimpresse avviene solo verso il finale, durante “The fly”, ma fin da subito le immagini si fondono le une sulle altre spingendo molto oltre l’idea di “spettacolo”. Solo il batterista, Larry Mullen jr., appare un po’ “rigido” nella sua ricostruzione vagamente 3D, gli altri conservano un realismo impeccabile (soprattutto Bono) e l’impressione è proprio di poter entrare laddove non si potrebbe, a fianco degli U2 sul palco! Ma anche quando le inquadrature partono dal pubblico, a maggior ragione sembra di stare proprio lì, tra gli spettatori adoranti. Siamo un po’ a Buenos Aires, un po’ a Santiago, un po’ a Sydney... Più concerti cuciti in uno: le canzoni si susseguono senza soluzione di continuità. Arrivano tra le altre “Sunday Bloody Sunday”, una “Where the Streets Have No Name” strepitosa, “Pride – In The Name Of Love”, “One” e la chiusura con l’ovvio bis “With Or Without You”. I fan si sdilinquiranno, gli altri dovranno comunque ammettere che il risultato lascia il segno e fa sognare per il futuro. Con l’andare dei minuti si perde un po’ la sensazione di assistere ad uno show tridimensionale, ma è solo perché si è ormai assuefatti. Il binomio musica in 3D va premiato, perché anche se non tutti i gruppi potran certo godere dell’alta professionalità di riprese scelte con la medesima cura certosina, l’esperienza è un peccato venga ristretta solo agli U2.
HomevideoZender • 12/08/10 10:40 Capo scrivano - 47728 interventi
Chissà se in blue ray uscirà in 3d come è stato fatto (sperimentato) con altri film. La forza del film in questione è soprattutto quella. Un 3d coinvolgente (e lo dico io che non amo il gruppo alla follia).
Zender ebbe a dire: Chissà se in blue ray uscirà in 3d come è stato fatto (sperimentato) con altri film. La forza del film in questione è soprattutto quella. Un 3d coinvolgente (e lo dico io che non amo il gruppo alla follia).
E poi mi fai sapere anche come lo vedresti un br in 3d:) ammesso che tu abbia uno dei pochi tv in 3d appena messi in vendita, dovresti avere un lettore br 3d che non sono ancora usciti, il br con roluzione full hd e piu che sufficiente, non è uscito quello figuriamoci in 3d.
HomevideoPanza • 19/10/23 22:26 Contratto a progetto - 5200 interventi