U-429 - Senza via di fuga - Film (2004)

Onesto film di guerra sottomarina, con un buon cast (gli attori se la cavano più che dignitosamente), qualche piccolo colpo di scena (gli americani si trasformano in untori meningitici) e una sceneggiatura che, più che sottolineare chi sono i buoni e chi i cattivi, fa capire che in guerra è difficile fare distinzioni e che gli ottusi non hanno una specifica nazionalità. Il ritmo non è certo sostenuto e i sottotitoli, quando parlano i tedeschi, sfiancano un po', ma il tutto è confezionato decentemente; e nonostante un finale quasi Disneyano, alla volemose bene, nel complesso non è così male.

Tipico film in ambiente sommergibili, abbastanza sui generis per la storia, a budget contenuto (effetti poco speciali) e senza particolari novità per dialoghi e personaggi. Ci sono infatti le consuete dinamiche di gruppo tra marinai tedeschi e americani: falchi e colombe, uomini inquadrati e liberi pensatori. L'unico attore conosciuto del gruppo è Macy, che può sicuramente dare di più.

Nel raccontare la seconda guerra mondiale in ottica sottomarina è il fratello povero di U-571: molti meno mezzi, effetti speciali modesti e un parco attori di basso profilo. L'angoscia e la tensione dei bombardamenti subacquei non manca ed è unita alla discreta trovata della malattia contagiosa che serpeggia tra gli equipaggi. L'ellissi della fase del rapimento invece sà di arrampicata sugli specchi. Il messaggio antimilitarista è chiaro ma forzatamente politically correct. Macy in un ruolo serio è poco credibile e spontaneo. Pessimo il doppiaggio.

Un fiasco per tutti gli attori (Macy compreso) presenti in questo film, che è una presunta pellicola di guerra in quanto presenta riecheggiamenti bellici solo in avvio, nelle immagini d’epoca relative alla seconda guerra mondiale. La trama è alquanto esile e non suscita interesse: un gruppo di militari che viaggia in un sottomarino deve vedersela con una forma di meningite infettiva e letale. C’è da salvare solo l’attenzione alla scenografia e al montaggio.

Dopo l'affondamento di un sommergibile USA, i pochi superstiti sono presi a bordo di un U-Boot. Nonostante le tensioni, americani e tedeschi sono costretti a far fronte comune davanti ad un nemico piccolo ma temibile: il batterio della meningite... Spunto inedito ma svolgimento da ordinario bellico sottomarino, corretto ma stereotipato nel disegno dei caratteri e, nonostante la trama movimentata, scarsamente coinvolgente. Nel cast, il migliore del mazzo è ovviamente Macy, ma il personaggio non gli consente di esprimersi al meglio per cui anche la sua prestazione risulta piuttosto opaca.