Traffic - Film (2000)

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Traffic
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Traffic
Anno: 2000
Genere: drammatico (colore)
Note: Remake della mini-serie televisiva inglese "Traffik" (1989).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La cosa migliore è forse il titolo, che riferito non al traffico cittadino ma a quello della droga rende molto bene l'idea dell’affollamento di storie diverse che si incrociano all'ombra degli stupefacenti. Steven Soderbergh, l’autore di SESSO, BUGIE E VIDEOTAPE, si inserisce nel filone dei grandi affreschi che abbracciano più storie per mostrare le tante sfaccettature del tema trattato. In TRAFFIC assistiamo alle vicende di uno strano poliziotto della narcotici messicana (Benicio Del Toro), alle frustrazioni di un padre di famiglia (Michael Douglas) importante figura dell’antidroga a Washington con la figlia cocainomane, alle...Leggi tutto gravi decisioni di una moglie (Catherine Zeta-Jones, incinta davvero) che scopre di avere il marito coinvolto nell’importazione di droga su larga scala. Attorno a loro prendono vita decine di personaggi secondari, quasi sempre interpretati da attori di rango (c'è persino un irriconoscibile Tomas Milian nel ruolo del generale Salazar), tutti diretti benissimo a confermare la confezione di serie A; magari esageratamente trendy, ecco, con lunghe virate in ocra (per il Messico) e in azzurro (per Washington), camera la mano, virtuosismi un po' fini a se stessi (pur se bellissimi, come la discesa di un elicottero ripresa dal basso), un montaggio confuso... Ne è uscito un film sconclusionato, a tratti godibilissimo ma più spesso stiracchiato, che per raggiungere la prevedibile durata monstre (quasi due ore e mezza) deve inserire troppi particolari inutili. Molto meno parlato di MAGNOLIA (l'ultima importante opera costruita sempre nello stesso modo), ma almeno con un tema comune.

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Stubby 27/02/07 17:45 - 1147 commenti

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Con un cast così deve per forza essere un capolavoro! Sbagliato: è uno dei film più lenti e noiosi a cui abbia mai assistito. Son sincero: ho capito molto poco delle intenzioni del regista, e nonostante abbia cercato con tutte le mie forze di prestare la massima attenzione, man mano che il film proseguiva non riuscivo a distogliere lo sguardo dall'orologio e mi chiedevo se il film sarebbe durato ancora molto. Per me è inguardabile.

Cotola 27/12/07 18:44 - 9043 commenti

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Discreto film, forse il migliore del regista, in cui Sodebergh riesce con grande disinvoltura ad intrecciare tra loro varie storie che hanno come denominatore comune la droga. Proprio per questo motivo risulta un film molto godibile che si lascia guardare fino in fondo. Tuttavia come spesso mi accade guardando i film di questo regista ho sempre l’impressione che le scelte stilistiche (vedi l’uso di filtri fotografici di colore diverso per narrare ogni storia) siano fini a se stessi e che la sostanza sia davvero poca.

Renato 27/09/08 14:39 - 1648 commenti

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Storie di droga al confine tra Messico e USA. Soderbergh mette molta carne al fuoco e scivola in almeno un paio di occasioni (Douglas con la figlia tossica), ma riesce a descrivere con attenzione i suoi personaggi e - soprattutto - a regalare qualche emozione al suo pubblico. Forse il film sembra più bello di quanto sia in realtà grazie alla confezione (montaggio svelto, fotografia ricercata e con stili diversi, cast delle grandi occasioni), ma è comunque da vedere, senza dubbio.

Tomslick 8/08/09 13:06 - 205 commenti

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Film che tratta una delle eterne guerre che per sempre combatterà l'uomo: quella alla droga. Fra virtuosismi vari di Soderbergh alla regia (alcuni fini a se stessi e molti invece pregevoli), ottime interpretazioni (Del Toro è un fenomeno vero, la Zeta-Jones oltre che bella è anche davvero brava), tre storie distinte (che nel mentre si sfiorano e sottilmente s'intrecciano) come minimo passabili, alla fine anche qui il risultato è quello: i buoni vinceranno pure qualche battaglia, ma i cattivi hanno vinto la guerra da un pezzo. Molto ben fatto.

Cangaceiro 2/02/09 19:49 - 982 commenti

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Nonostante un grande dispiego di mezzi, un cast di lusso e un minutaggio fiume non mi ha convinto a pieno. L'unico messaggio concreto (veicolato dalla vicenda di Douglas) è che non si può avere la presunzione di cambiare il mondo se non si comanda nemmeno in casa propria. Per il resto le solite storie di poliziotti corrotti, processi con pentiti a deporre e via dicendo. I vari episodi poi sono freddamente separati a parte il fugace incontro tra Douglas e Milian, che istrioneggia come ai bei tempi. Si rivede anche Steven Bauer. Pioggia di Oscar immeritata.

Patrick78 6/02/09 09:22 - 357 commenti

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Autentico fenomeno alla serata degli Oscar 2001, a guardare bene risulta un film artificioso e per nulla coinvolgente. Storie di spaccio e consumo di droga parallele raccontate in stile "altmaniano" non bastano a rendere questo lungmetraggio un capolavoro indimenticabile. Il cast di star recita in modo convincente, ma è la struttura del film a lasciare perplessi in più di un'occasione. Si presume che le lodi sperticate siano dovute al tema trattato piuttosto che ai reali meriti del film, che sono davvero pochini. In definitiva troppo documentaristico.

Galbo 8/02/09 08:51 - 12392 commenti

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Tra i migliori film del regista americano Sodebergh che affronta con accenti narrativi talora di stampo sperimentale, il tema del traffico degli stupefacenti in un film che mette insieme diverse vicende e personaggi. Molto abilmente il regista riesce a "gestire" le diverse storie, intersecandole tra loro, complice una buona sceneggiatura ed un efficace montaggio. Cast molto ricco nel quale spiccano Benicio Del Toro e Don Cheadle.

Capannelle 2/04/09 12:08 - 4411 commenti

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Film interessante ma non esaltante, complice anche la durata eccessiva. Parte come un tipico poliziesco ma si sviluppa in maniera più articolata e filosofeggiante, aprendo uno spaccato sul consumo delle droghe e dando modo a Soderbergh di divertirsi (un po' troppo) con certi virtuosismi di ripresa. Pessimismo di fondo. Oscar meritato per Del Toro, Douglas in un ruolo più sofferto e meno attivo del solito, Milian dal look incredibile, Guzman efficace.

Pigro 24/03/09 09:30 - 9666 commenti

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Storie intrecciate attorno al traffico di droga tra Messico e Usa: due poliziotti messicani, il giudice antidroga con la figlia tossica, e così via. Film di denuncia con una stimolante messa in corto circuito dei vari livelli del fenomeno che sembrano scoppiare come in un trip da acido per poi ricomporsi all'interno di una solida unità di ispirazione. Buon lavoro, con un ottimo cast, ma con un eccessivo compiacimento della raffinatezza tecnica e visiva (bella la fotografia a tonalità dominanti, stucchevole lo stile 'mosso').

Piero68 19/04/10 16:22 - 2957 commenti

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Film in perfetto stile Soderbergh: anche senza action riesce a mantenere ritmo e dinamismo grazie ai dialoghi e al montaggio. Trama complessa con tre storie diverse e vari sottolivelli che si incrociano. Per semplificare la storia allo spettatore il regista si inventa i filtri colorati didascalici. All'inizio può sembrare una buona idea, ma alla fine stanca e non poco. Anche perché così ne fa le spese la fotografia, che con i filtri, soprattuto quello ocra, perde molto della sua forza. Godibile a tratti. Ma da un cast così ci si aspetta di più.

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Homesick 24/10/10 17:55 - 5737 commenti

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Buon film hollywoodiano di inizio Millennio, che tiene in equilibrio il realismo sociale, espresso dai devastanti effetti della compravendita di droga su larga scala, e l’esigenza di una facile fruibilità da parte del grande pubblico, soddisfatta mantenendo ritmo e dialoghi serrati per tutti i 140 minuti. Soderbergh predilige le storie corali, costruite intrecciando singoli segmenti, e opta per una fotografia ambiziosa, con i colori che mutano a seconda di luoghi e persone. Nell’ampio e ben governato cast troneggia istrionico Milian, nel ruolo dell’eccentrico generale doppiogiochista.

Belfagor 6/09/11 23:56 - 2690 commenti

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L'intreccio di tre vicende unite dall'obbiettivo della droga è la base su cui Soderbergh costruisce un film massiccio, carico di stacchi e virtuosismi registici. La cosa in certi momenti risulta avvincente, in altri invece ha un effetto diametralmente opposto: stressa la narrazione e non aiuta a collegare fra loro i diversi episodi. Alla fine il film risulta ambizioso ma disomogeneo e gli accenni di critica sociale non vengono sviluppati in pieno. Valide, comunque, le prove del cast.

Saintgifts 28/03/12 18:41 - 4098 commenti

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La violenza insita in questo film è tanta, ma non è mai mostrata in modo da sconvolgere lo spettatore, non ce n'è bisogno. È sufficiente lo sguardo e il comportamento della figlia sedicenne e già bruciata, del giudice, a fare abbastanza (molto) male. La costruzione del film e le scelte fotografiche e i virtuosismi della mdp forse non erano necessari, ma servono a dare un carattere al film, un carattere che il regista ha voluto dare e che a me francamente non è dispiaciuto. Le interpretazioni sono notevoli.

Nando 22/07/12 22:51 - 3814 commenti

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Il traffico della droga è il fulcro di questa pellicola, che si snoda tra Usa e Messico narrando varie vicende. Ritmo rarefatto, a volte quasi documentaristico, ma denuncia affidabile nonostante il regista si autocompiaccia sovente. Cast magniloquente di alto livello.

Daniela 24/07/13 13:09 - 12662 commenti

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Vicende incrociate, a cavallo fra Usa e Messico, di varie persone che, per lavoro, malaffare o vizio hanno a che fare con il traffico della droga. Uno di quei film con cui periodicamente S. prova a accreditarsi come autore, senza peraltro convincere gli scettici. Gli incroci sono ben realizzati ma sceneggiatura e dialoghi sono poco incisivi e, se alcuni personaggi riescono ad emergere dal generale piattezza, ciò si deve soprattutto alle prove di interpreti come il sofferto Benicio Del Toro, il testardo Guzman, il sorprendente Milian.

Pinhead80 28/08/15 11:33 - 4758 commenti

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Storie di malavita al confine Usa-Messico. Comune denominatore: la droga. Attorno a essa ruotano le tre storie raccontate che si vanno a sfiorare l'una con l'altra. Nessuna possibilità di redenzione e ognuno a suo modo schiavo del vizio e del denaro. Soderbergh ci presenta una realtà sociale squilibrata e insostenibile dove è la dipendenza a muovere le pedine del gioco in maniera incondizionata. Alcune scelte registiche sono stucchevoli, ma efficaci.

Il ferrini 3/06/16 23:45 - 2357 commenti

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Una buona sceneggiatura, con varie vicende che si incrociano, fotografata in modo eccellente (soprattutto le polverose scene messicane). Il cast è a dir poco stellare e quindi anche la recitazione è di altissimo livello; spicca soprattutto Del Toro (Oscar, BAFTA e Globe per lui). Alcuni dialoghi non sono proprio all'altezza, vedi le tremende barzellette di Guzman e a volte il ritmo scende un po' (due ore e mezza sono tante), ma nell'insieme è un film gradevole.
MEMORABILE: Cheadle: "La mia prima volta è stata su una spiaggia". Guzman: "Che bello. Lui ti ha trattato bene?"

Thedude94 4/11/16 00:22 - 1096 commenti

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Il "traffico" di droga che coinvolge le quattro storie dovrebbe influire sulle vite dei soggetti protagonisti; dovrebbe, appunto. Questa cosa non appare chiara nella rappresentazione del film: i colori virati sono troppo scialbi; quasi tutti i protagonisti sono alla ricerca di un qualcosa che non si capisce bene cosa sia e sono quasi tutti mal interpretati (si salvano un po' Don Cheadle e Benicio Del Toro); la regia a un certo punto ti fa girare la testa e non ti coinvolge. Il giudizio è abbastanza negativo, anche forse per l'eccessiva durata.

Vito 4/03/17 06:46 - 695 commenti

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Tre storie sul traffico di droga tra Massico e Usa che si intrecciano tra loro. Ottima la regia di Soderbergh che non fa pesare la lunga durata e perfetti anche sceneggiatura, montaggio, oltre naturalmente alla splendida fotografia dal forte significato simbolico che cambia a seconda dell'ambiente. Grande cast.

Almicione 2/09/17 01:00 - 764 commenti

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Consumatori, venditori e polizia in un intreccio di vite nel traffico di droga verso gli US. Uno di quei film che abbraccia le storie di molti, ricchi, poveri e poveri divenuti ricchi e lo fa con uno stile quasi da serie TV poliziesca. Le tinte molto forti e le originali riprese effettuate da Soderbergh rappresentano probabilmente quello che più si può godere dell'opera, invitando l'occhio a gustarle purché senza abusi. Molto apprezzata anche la performance di Douglas nonché l'assenza di una retorica o scivolate di ogni tipo.
MEMORABILE: La "fine" del processo.

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Rambo90 28/02/19 18:06 - 7697 commenti

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Notevole dramma corale che ha sia il merito di avere una sceneggiatura che alterna bene le storie implicando tutte le sfaccettature del traffico di droga, sia una regia che sa come dare un taglio diverso a ogni vicenda (ottima l'intuizione delle virate in azzurro e giallo a seconda del luogo). Quasi tutti i momenti coinvolgono (con eccezione forse per la sottotrama che vede Quaid insidiare la Zeta-Jones) e la prova degli attori è maiuscola, in particolare Douglas, Cheadle e un fenomenale Tomas Milian. Notevole.

Enzus79 31/08/20 21:34 - 2895 commenti

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Tre storie legate alla vendita, allo spaccio e all'uso della droga che "viaggia" dal Messico agli Stati Uniti. Pellicola sorprendente, che tratta un tema così delicato in modo esemplare. Diretto in modo magistrale da Steven Soderbergh (premiato con l'Oscar), può contare su una fotografia bellissima e scene al limite dello spiazzante. Benicio Del Toro è da applausi. Grande esempio di cinema.

Paulaster 5/10/20 10:11 - 4417 commenti

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Intreccio di storie viste da diverse angolazioni sul traffico di droga. Lo spaccato migliore è quello messicano, coi suoi punti oscuri che nemmeno la DEA americana riesce a capire. Anche la figlia tossica del senatore è un ottimo esempio di ciò che i genitori non vedono (male però Douglas che fa il giustiziere). Il testimone che aspetta l'udienza ha poco di nuovo. Come attori i migliori sono Milian e Del Toro, con la Zeta Jones che si ritaglia un buon momento con il pupazzetto finto. Qualche filtro di troppo non sembra necessario.
MEMORABILE: La figlia scoperta in bagno; Il trafficante e il pupazzetto; La minaccia al bambino.

Silvestro 24/04/21 00:07 - 361 commenti

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Un "traffico" di storie e persone che si incrociano intorno al minimo comun denominatore della droga, un film spezzettato e poco omogeneo che non sempre riesce ad essere coinvolgente pur regalando momenti di buon cinema. Nel complesso una pellicola interessante che presenta validi spunti ma che non è facilmente fruibile, considerando anche la lunghezza eccessiva.

Giùan 7/05/23 10:09 - 4559 commenti

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Spartitraffico nella filmografia di Soderbergh (assieme a Brockovich) ponendosi all'avvio di quel progetto autoriale/commerciale che condurrà con sempre più autorevole consapevolezza. Per questo tuttavia condizionato ancora da una schizofrenica fragilità in cui stonano le malgestite intersezioni altmaniane e manicheismi narrativi, intuizioni folgoranti (i viraggi cromatici) e recitazioni squilibrate (seppur singolarmente perfette) tra "naturalismo" (Del Toro, Zeta Jones) e "antirealismo" (Douglas, Milian). Bravissima la giovane addicted Christensen. Densamente vacuo.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 13/09/11 00:02
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,78:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 PCM: Italiano
    5.1 DTS HD: Italiano Inglese
    * Sottotitoli Italiano NU
    * Extra Trailer
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    Scene tagliate