Tornando a casa per Natale - Film (2010)

Tipico caso in cui ti aspetti che il film sia una emerita schifezza e invece ti trovi di fronte ad un buon prodotto, ben confezionato e non banale. La trama narra di una cittadina immaginaria in cui, la sera di Natale, si intrecciano varie storie. Partendo dai racconti di Henriksen, Hamer non ha paura di essere genuinamente sentimentale e romantico, esaltando i piccoli dettagli e le complessità del microcosmo descritto, dando vita, in sintesi, ad un raffinatissimo film natalizio, complesso e ricco di spunti interessanti.

La notte di Natale in un paesino norvegese si alternano piccole storie che hanno in comune solitudine, nostalgia e ricerca di intimità del calore festivo. Anche se la commedia è trattata con leggerezza, i personaggi portano con sé disagi e ferite del passato, ma pronti a mettersi in gioco per un cambiamento o un riscatto. Molto suggestiva la scenografia "quasi ovattata" della vigilia, che fa da sfondo a situazioni e personaggi singolari che ricordano la poetica di Kaurismaki. Interessante l'idea di una cornice che da lontano racchiude le storie.

Chiarito che il concetto di "commedia" per noi italiani è altro rispetto ai toni freddi degli scandinavi; quella che nel retro dvd viene descritta come "irresistibile commedia agrodolce" è invece a tutti gli effetti un leggero dramma natalizio piuttosto apatico, a volte solcato da una certa malinconia e composto da diverse storie che si intrecciano in un paesino norvegese; non solo non riesce a strappare mezzo sorriso ma tende persino ad annoiare. Se cercate un film di Natale in stile nordico senza pretese, "al limite" va bene, ma se cercate una commedia spensierata lasciate stare.