Pazzesco e debordante trip musicale a base di rap, hip-hop e con spruzzatine di classica e lirica. La lotta tra gang si arricchisce di note cartoonesche e da fumetto (è tratto da un manga) condite da un ritmo adrenalinico che non conosce pause così come i movimenti della mdp. Eppure sebbene il divertimento non manchi (specie se si entra nel mood del film e si sta alle regole del gioco), il rischio noia e saturazione c'è, soprattutto per chi non ama la musica di cui sopra. Inoltre gli eccessi dell'ultima parte fanno scivolare tutto nel ridicolo e nel trash. Può comunque avere un suo perché.
L'idea di un West Side Story made in Tokyo a colpi di rap e tarantinate era vincente, ma il film affoga nella sua confusione, emergendo nelle frequenti trovate geniali senza far però "vivere" veramente i personaggi (pure piuttosto anonimi, eccetto forse il cattivone biondo alla Kakihara) e premendo perennemente l'acceleratore in un festival dell'eccesso visivo (ma la violenza è contenuta) che quando manca l'ideuzza si trasforma in calma piatta. Mdp e brani rap che non si fermano un secondo, montaggio frammentato: lo spettatore è avvertito.
Passo falso di Sion Sion, quasi due ore di durata per un musical hip hop con una trama delirante e pessimi (non) attori (molti rapper giapponesi). Tutto è grottesco, artificioso ed esagerato tanto da soffocare la narrazione e di conseguenza far crollare il film su se stesso. Sarà che l'hip hop non l'ho mai apprezzato per cui il film mi è venuto a noia presto... e non è servita neanche la mezzora finale di combattimenti (un po' raffazzonati) e sangue a risvegliare in me un minimo di interesse verso questa deludente pellicola.
La battaglia di bande in una fantasmagorica Tokyo ha il sapore di un fumettone (nasce infatti da un manga) e di un incalzante musical techno hip-hop con sequenze avvolgenti. Così i Warriors nipponici cantano e combattono in strade-scenografie in un film teatralissimo, eccessivo, iperbolico, caciarone e a suo modo affascinante, traboccante di citazioni, da ambienti tra Suzuki e Miller, ad allusioni da De Palma a Kubrick, passando per Tarantino e Spike Lee. Insomma, un trip che scavalca il kitsch e il trash approdando al sublime per poi rinnegarlo. Folle.
Sion Sono HA DIRETTO ANCHE...
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Zender, va corretto il genere, che è musicale, nella logica per cui per i film musicali e di animazione è il linguaggio usato a prevalere sui contenuti. Peraltro, in questo film non possono proprio esserci dubbi, visto che per 2 ore c'è sempre musica e i personaggi cantano e non parlano praticamente mai, molto più che in tanti altri film classificati come "musicale".
DiscussioneZender • 8/11/21 14:37 Capo scrivano - 47770 interventi
Chiediamo a Cotola che l'ha inserito come gangster/noir.