Documentario chiaramente ispirato a Koyaanisqatsi; le bellissime immagini che si susseguono sullo schermo infatti (con relative accelerazioni o rallentamenti) vengono accompagnate solo da un commento musicale. Il limite di questo, comunque interessante, prodotto è proprio l'assoluta mancanza di originalità rispetto a quanto già realizzato da 30 anni a questa parte (oltre che l'assenza di un chiaro scopo o messaggio). Quello che rimane sono comunque immagini affascinanti che tengono desta l'attenzione per i circa 45 minuti di durata. ***
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Il film è chiaramente debitore alla trilogia "qatsi" di Godfrey Reggio, tanto da ringraziare, nei titoli di coda, il regista di tali pellicole, e Ron Fricke (direttore della fotografia di Koyaanisqatsi e poi, a sua volta, regista di prodotti derivati da esso come Baraka e Samsara).