Una vera e proprio scoperta, una piccola perla !
Dal regista di The Burning, questo film-tv (ma diretto e pensato per il cinema, e poi distribuito solamente in televisione) presenta una versione totalmente nuova del Ritratto di Dorian Gray, con Dorian che diventa donna, la bellissima Belinda Bauer, un po' sullo stile di quello che la Hammer fece con il dottor Jekyll.
La sceneggiatura attinge oltre che dal romanzo, anche dalla versione tv del 1973 prodotta da Dan Curtis( e che verrà presto da me inserita), aggiungendo un omicidio in più.
Sono rimasto immediatamente colpito da questo film, veramente magnetico e affascinante.
Oltre alla bravissima protagonista, che dapprima fa molta simpatia allo spettatore, che entra in empatia con lei, salvo poi risultare odiosa nella sua degradazione, arrivando ad un tragico e veramente crudele finale, nonostante ormai non si possa più provare pietà per il personaggio.
Il cast è eccezionale: abbiamo Anthony Perkins nei panni di Wotton, Olga Karlatos !!
nei panni di un Basil in gonnella, e Michael Ironside fotografo poi ricattato dalla nostra per far sparire una certa cosa..
Tutti molto bravi, soprattutto Perkins.
L'atmosfera degli anni ottanta è gradevole, senza però risultare ingombrante.
L'ambientazione passa da Londra a New York, ma dal momento che si vuole dare una visione differente, la scelta della grande mela, la trovo azzeccata.
Il dipinto è sostituito da un filmato in super 8, ma il risultato non è meno inquietante, ogni volta che il filmato viene rimostrato.
Il finale in questo senso è da manuale.
La crudeltà poi del suddetto finale, leggermente modificato nella prima parte rispetto al romanzo è veramente enorme.
Ingiustamente poco conosciuto, una lacuna da colmare.
Un piccolo gioiellino.