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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/09/14 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 5/09/14 09:52 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Quando una banda di sbandati gli ruba la macchina, un uomo solitario ed incattivito si mette al loro inseguimento... Trama basilare, ambientazione desertica in un futuro assai prossimo in cui i rapporti umani sono stati azzerati non da una apocalisse atomica o ambientale, ma dalla crisi economica che ha messo a nudo l'immanente homo homini lupus. Film non del tutto convincente, meno originale ed incisivo del precedente di M., ma suggestivo, con bella colonna sonora, ben recitato non solo da Pearce ma anche da Pattinson, qui in un ruolo assai lontano da quelli glamour per cui è diventato famoso

Capannelle 10/09/14 17:44 - 4411 commenti

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Stile postatomico ma senza cercare la spettacolarizzazione, basato sulle indoli problematiche dei protagonisti e su una rassegnazione di fondo un tantino programmatica. Una pellicola tranquillamente nella media ma che fa anche rimpiangere il precedente lavoro del regista.

Schramm 14/04/15 15:35 - 3495 commenti

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Il macilento e ipovitaminico milieu rilancia per sineddoche un mondo in choc ipovolemico, l’umanità all’ultimo stadio di una leucemia intellettiva, di una sclerosi multipla spirituale, di una calcificazione economica. Atmosfere di stasi che sembrano tentennamenti di scrittura e invece sono l’occhio di gorgo di un’ Australia anno sottozero. Al massimo grado della disumanizzazione (apparente, sembrerebbe dirci il finale), Pearce serpeggia nervoso e temibile lungo un film restio alle rassicurazioni e alle facili soluzioni, a pochi passi dal casello che separa il grande cinema dal capolavoro.

Didda23 16/04/15 14:21 - 2426 commenti

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Semplicemente spiazzante e sbalorditivo il lavoro di Michôd, che tramite uno stile asciutto ed essenziale (nei dialoghi e nella forma) dipinge un futuro distopico nel quale il collasso del sistema ha portato gli uomini a girovagare con l'unico scopo di sopravvivere. La disumanizzazione della condizione umana è resa superbamente sia mediante schegge di una violenza inaudita, sia da dialoghi di una forza morale universale. Funzionale l'ambientazione desertica australiana. Un triplo salto in avanti per il regista dopo il già buon esordio. Doloroso.

Kinodrop 26/04/15 20:58 - 2950 commenti

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Nonostante l'idea di rapprensentare (forse) un'umanità regredita per cause non chiare, questo film ha l'andamento di un western delocalizzato in Australia. Un personaggio fortemente disturbato e oscuro si vuol vendicare di chi gli ha rubato l'auto (una vecchia berlina) e inizia un percorso di violenza e di ammazzamenti a oltranza. Mentre la trama e la sceneggiatura sono carenti e in certi punti annoiano, si salvano la fotografia e l'interpretazione di Pearce e Pattinson. Fa rimpiangere però Animal Kingdom. Buona e di qualità la colonna sonora.

Galbo 2/06/15 08:21 - 12392 commenti

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Dopo il notevole esordio, David Michôd torna con un film molto diverso nella storia e nell'ambientazione ma simile nell'impostazione e nel durissimo giudizio morale su un' umanità dolente e disperata. Uno stile di regia essenziale in un film che si affida a pochi (ma non banali) dialoghi e ad un contesto desertico efficacissimo e ben fotografato. Ottima la prova di tutti gli attori, con la sorpresa Pattinson.

Cotola 26/09/15 00:49 - 9043 commenti

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Opera seconda che conferma le buone qualità di Michod. Siamo dalle parti del post-atomico-fine del mondo condito da un'umanità spietata e brutale. Nulla di eccezionale e di innovativo sul piano della sceneggiatura eppure tutto funziona molto bene. In particolare ho apprezzato il clima di pessimismo che porta sempre la storia a intraprendere i sentire più neri e spietati. Non ci sono consolazioni, non ci sono facili pietismi e buonismi. La fiducia nel genere umano è azzerata. Un buon film.

Lythops 26/01/16 07:56 - 1019 commenti

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Come affrontare in modo intelligente le vicende dell'umanità degradata "ten years after the collapse" in seguito alla quale non rimane più nessuno, o quasi. I veri protagonisti sono i silenzi, il deserto, le case e il vuoto, interiore o degli elementi: tutto è in uno, con un grande "alfa privativo" che permea la vita delle persone. Ogni compassione è assente salvo l'inizio della sepoltura finale. Michôd ci lascia un film (avvalendosi di due attori espressivi, Pattinson in primis) che racconta al di là di ogni giudizio morale. Lucido, asettico.

Buiomega71 17/09/16 00:52 - 2910 commenti

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Spizzichi di western crudele e allucinato, qualcosa dei numi tutelari del gangster movie scorsesiano/ferrariano (la sparatoria finale nella casa); pare una versione intimista di Mad Max (il nano, l'abbruttimento dell'umanità, i meravigliosi e abbaglianti scenari australiani). Nulla da dire sulla suggestiva fotografia e sulla grande messa in scena (scarna e olezzante, senza buoni o cattivi) di Michod, sulla musica minimale e martellante, sulla velata carica omoerotica che si respira. Ma, alla fine, si sente un po' d'amaro in bocca per qualcosa di incompiuto che sembra girare a vuoto.
MEMORABILE: "Cerco la mia macchina, con tre uomini a bordo"; L'incontro con la Grandma; Il nano: "O i 300 dollari americani o fuori dai coglioni" e bang!

Nando 23/02/16 11:32 - 3814 commenti

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Una pellicola on the road ambientata nel deserto australiano che offre una narrazione rarefatta con pochi dialoghi, molte sensazioni e un ritmo abbastanza dignitoso. Gli uomini assomigliano quasi più a bestie in molti frangenti. Finale probabilmente scontato oppure non del tutto convincente, appropriati Pearce e Pattinson.

David Michôd HA DIRETTO ANCHE...

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Vitgar 4/03/16 10:32 - 586 commenti

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Buona questa regia di Michod. Un film d'azione ambientato benissimo nel contesto del deserto australiano, che ben si sposa con il deserto etico e morale dei personaggi. Si parla di un futuro dove l'umanità perde sempre più il senso di se stessa per lasciar spazio a una società cinica e sbandata. Ottima la fotografia. Bene il cast. Per gli amanti del genere è da vedere.

Pumpkh75 22/04/16 13:39 - 1749 commenti

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In fede, regala delle sequenze straordinarie: l’inseguimento iniziale, specialmente se valutato a posteriori, è uno dei più migliori mai visti nel suo genere e così lo è il successivo rendez vous con freaks e svitati. Il suo asettico pessismismo però lo incaglia nella estremizzazione della sua forma e il cammino diventa freddamente zavorrato almeno fino alla conclusione, sussulto e fioco baluardo di una umanità esangue. Ottimo Pierce (ma lo immaginavo) e una sopresa (ma atteso ad altre prove) Pattinson. Bello, ma avrei voluto dire bellissimo.

Hackett 15/06/16 18:24 - 1867 commenti

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Solido on-the-road australiano che poggia quasi tutto sulle spalle del granitico Guy Pearce, sempre bravo e in parte. Lungo inseguimento tra la desolazione di una terra senza più legge (un rimando al primo Miller) per recuperare un'auto preziosa per il protagonista. Dialoghi all'osso, scenari incantevoli e sospesi. Bravo anche Pattinson in una prova diversa dal solito.

Piero68 3/08/16 10:07 - 2957 commenti

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Se si dimentica che una storia simile, sia nell'ambientanzione in terra d'Australia che nella raffigurazione di una umanità allo sbando e gravata da una sorta di pessimismo cosmico, l'aveva già proposta Miller con Interceptor, il film è davvero una piacevole sorpresa. Michod conferma le sue qualità e propone un girato pessimistico e deprimente dove ancora una volta la violenza è la regola unica di vita. Il tutto impreziosito da una fotografia sporca che rende più pessimistico il paesaggio. Bravo Pearce ma soprattutto Pattinson.

Puppigallo 8/01/22 08:43 - 5275 commenti

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Road movie non particolarmente originale nello sviluppo, se si esclude l'apparentemente insensato attaccamento morboso del protagonista all'auto e la presenza di una sorta Rain man delinquente "leggermente" influenzabile. Comunque, gli sconfinati e brulli paesaggi fanno da ottimo supporto alla pellicola; e l'atteggiamento del protagonista (freddo, insensibile, al limite del robotico, con spruzzate di sadismo verbale), più che quello del ragazzo, manterranno vivo l'interesse dello spettatore, che vorrà capire fino a che punto si spingerà per raggiungere lo scopo. Non male.
MEMORABILE: La fugace apparizione del nanetto incarognito; La ragazzina nel posto sbagliato al momento sbagliato; La confessione da legato; Gli ultimi fotogrammi.

Enzus79 21/01/22 23:14 - 2896 commenti

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Film post apocalittico incentrato su un uomo alla ricerca della sua Rover rubatagli da tre rapinatori. Storia intelligente, che pur ruotando sempre su stessa con ritmi non alti coinvolge. La durata di un'ora e quaranta sembra eccessiva, infatti: se fosse durato di meno il giudizio sicuramente sarebbe stato migliore. Bene il cast. Regia efficace. Discreta la colonna sonora.
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  • Discussione Buiomega71 • 17/09/16 01:01
    Consigliere - 25998 interventi
    Mi ha un pò deluso, o almeno, mi ha lasciato una sensazione di incompiutezza dodandomi poche vere emozioni.

    Nulla da dire sulla magnifica regia di Michod e il comparto tecnico (che cosa non e la fotografia di Natasha Brier) e sulla monumentale interpretazione di Pearce e Patterson

    Tutta stà gran violenza non c'è l'ho vista (a parte il nano con le cervella spiaccicate sul muro), se non, magari, più psicologica o nell'abbruttimento dell'umanità allo scatafascio

    Che Michod giri da dio è fuori discussione, ma mi ha dato la sensazione che il suo film (alla fine) giri a vuoto

    Domani ci torno sù...
  • Discussione Galbo • 17/09/16 07:09
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Un buon film ma non ai livelli del precedente del regista, a mio avviso...
  • Discussione Buiomega71 • 17/09/16 09:00
    Consigliere - 25998 interventi
    ATTENZIONE AGLI SPOILER

    Mettiamo subito in chiaro una cosa: Michod gira da dio, il suo outback è zozzo, disperato, senza buoni o cattivi, branco di animali in un mondo allo scatafascio di cane mangia cane (Pearce è uno psicopatico ancora peggio della banda di delinquenti a cui dà la caccia, anche sè, soprattutto, dal dialogo con la grandma senza una gamba, che smercia giovani marchettari con la "pelle morbida come quella dei polsi" "Stai cominciando a essere scortese" e alla fine, davanti al vecchio sul letto dopo la sparatoria, ha flebili barlumi di umanità), la fotografia della bravissima Natascha Breil è meravigliosa, la musica di Anthony Partos ipnotica, martellante e minimale, i grandi spazi australiani sono sempre una gioia per gli occhi, l'atmosfera è putrida e opprimente, spizzichi di grandissimo cinema (Pearce allo store cinese all'inizio, che, seduto al banco, dove dilaga una canzonetta cinese, non si accorge dell'incidente d'auto che si vede dalla finestra alle sue spalle) e due attori monumentali (Pearce e Pattinson)

    Però, però, alla fine, sembra che il film giri a vuoto, su sè stesso, e manchi di quella fiammata che lo trasformi in un gran film

    Alcune volte mi e parso un pò banale (la liberazione di Pearce da parte di Patterson nel campo militare, la sparatoria all'hotel stile L'uomo nel mirino, l'affezione che si fa strada pian piano tra i due) e , a film finito, quando scorrevano i titoli di coda, ho avuto la forte sensazione di aver assistito ad un buon film certo, ma senza particolari sorprese o travolgimenti, come se Michod mi abbia raccontato una storia già vista mille volte (anche se narrata coi controcosi) e poi ti chiedi "tutto qui?".

    Ci sono momenti di grande pathos (Pearce nello squallido bordello di giovani ragazzi, il dialogo con la grandma seduta sulla poltrona che vuole sapere il suo nome, il tormentone "Cerco la mia macchina con tre uomini a bordo", il nano: "O 300 dollari americani o fuori dai coglioni!" e bang!, cervella sul muro, tutta la parte nella casa isolata della dottoressa -con una scena , molto più soft, stile Una lucertola dalla pelle di donna, nello stanzino coi cani abbandonati nelle gabbie-, l'inseguimento iniziale con Perace alle costole dei tre balordi che le hanno fregato la macchina, gli spaventapasseri umani crocifissi lungo la strada).

    Un pò western crudele e allucinato, parecchio Mad Max (in versione più intimista), tanto "gangster movie" (la sparatoria finale nella casa ha forti sapori ferrariani/scorsesiani)

    Non si avverte la vena "postatomica", perchè potrebbe essere la Nigeria o qualche parte dell'africa profonda dove ci si scanna per niente e la vita umana vale 0, ma questo non sarebbe necessariamente un male.

    Quello che non mi ha convinto e proprio la sceneggiatura (alla fine è un road movie come tanti altri che manca di quell'ingrediente che ti sbalordisce) e, nel finale, dopo la classica sparatoria, si scopre perchè Pearce teneva alla sua auto, tanto da girare mezza australia con gran spreco di sangue e si rimane ancor più basiti

    Non ci ho visto poi tutta stà gran violenza (a parte il nano col cervello schizzato sul muro ) senonchè , magari, più psicologica e sottile (la confessione di Pearce che dice di aver uccisio la moglie con il suo amante e di averli sepolti, e che soffre perchè nessuno lo ha cercato ed e rimasto impunito)

    L'abbruttimento del genere umano e ben reso, tra freak e parecchi immigrati, ma già visto in altri film.

    Quelle strade assolate e spoglie quasi surreali, quei silenzi, quell'allucinato score , mi hanno ricordato The Hitcher (e di The Hitcher prende pure la fermata all'hotel-là era un dinner-dove la Leight finiva tranciata in due legata tra un camion e l'altro- quì Pattinson che uccide inconsapevolmente una ragazzina, e ha uno scontro a fuoco con un militare)

    Ottimo Pattinson in una specie di Rainman e granitico Pearce, nonchè Michod che ha talento da vendere

    Notevole la forte carica omoerotica velata che si respira per tutto il film

    Ma si esce dalla visione con un fastidioso senso di incompiutezza, di già visto, di qualcosa che non addenta fino in fondo che manca di quella fiamma viscerale che ti travolge, come se Michod ti metta in attesa di qualcosa che non avverrà mai e la chiusa finale (sorpresa nel baule annessa) e più deludente che altro

    Un buon film lo è, tecnicamente ineccepibile, ma regala poche vere emozioni.


    Un Mad Max un pò più realista e disperato, ma senza la forza travolgente del capolavoro milleriano (che nel genere ha fatto più proseliti di Psycho nel thrller)

    Alla fine , un "gangster movie on the road" alla luce del sole, che mi ha lasciato parecchi dubbi e lievi entusiasmi.

    Scena cult: Pattinson si alza di buon mattino e và a farla calandosi le braghe e accovacciandosi. Quasi ad un passo dalla cultissima sequenza analoga (ma più esplicita) di Nel corso del tempo
    Ultima modifica: 17/09/16 13:47 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 17/09/16 09:06
    Consigliere - 25998 interventi
    Ottimo il dvd della Koch Media

    Formato: 2.35:1

    Audio: italiano (5.1 DTS e 5.1 Dolby Digital) e inglese (5.1 Dolby Digital)

    Sottotitoli: italiano

    Come extra il making of del film diviso in tre parti

    Durata effettiva: 1h, 38m e 24s
  • Discussione Didda23 • 18/09/16 12:19
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Buio sono in gara. Ti scrivo domani.
  • Discussione Buiomega71 • 18/09/16 12:57
    Consigliere - 25998 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Buio sono in gara. Ti scrivo domani.

    Ok. Comunque, al di là di tutto, è un buon film e solo che credevo mi desse più emozioni.
  • Discussione Daniela • 19/09/16 10:32
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Ho grandi aspettative per War Machine, terzo lungometraggio del regista attualmente in post produzione. Cast di lusso (Brad Pitt, Tilda Swinton, Ben Kingsley) ma ad incuriosirmi è il soggetto: uno spaccato grottesco dell'intervento americano in Afghanistan.
    A giudicare dalle sue prime opere - il nerissimo Animal Kingdom e il cupo postapocalittico The Rover - il nostro Michod sembra un tipo tristanzuolo, chissà come se la caverà con la satira che va d'accordo con il pessimismo sulla natura umana ma che, per riuscire bene, richiede anche l'ironica capacità di vederne le conseguenze buffamente assurde.
  • Discussione Buiomega71 • 19/09/16 19:19
    Consigliere - 25998 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Ho grandi aspettative per War Machine, terzo lungometraggio del regista attualmente in post produzione. Cast di lusso (Brad Pitt, Tilda Swinton, Ben Kingsley) ma ad incuriosirmi è il soggetto: uno spaccato grottesco dell'intervento americano in Afghanistan.
    A giudicare dalle sue prime opere - il nerissimo Animal Kingdom e il cupo postapocalittico The Rover - il nostro Michod sembra un tipo tristanzuolo, chissà come se la caverà con la satira che va d'accordo con il pessimismo sulla natura umana ma che, per riuscire bene, richiede anche l'ironica capacità di vederne le conseguenze buffamente assurde.


    Se già parla di guerra in Afghanistan (per di più con intenti di satira) io passo la mano

    Peccato non stia sui lidi di The Rover, perchè anche se ha delle riserve, Michod gira da dio!
  • Discussione Didda23 • 21/09/16 14:34
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ciao Buio, scusa se ti scrivo solo adesso ma non ho avuto un attimo di tempo.
    Penso che tutto sommato quello che scrivi non sia troppo differente dalla realtà. Diciamo che è una questione di gusti e di sfumature. Ho apprezzatto l'atmosfera e i dialoghi, per quanto riguardo la regia di Michod ci sia pochissimo da dire.

    Mi dispiace che l'emozione che a me è arrivata, soprattutto grazie al pessimismo di fondo con l'uomo che non ha problemi ad ammazzare per futili motivi e con il desiderio di Pearce di essere punito, perchè manca totalmente il senso di giustizia.
    Perlomeno non è ti dispiaciuto e per me basta e avanza questo.

    Sono curioso di un tuo giudizio su Animal Kingdom che io reputo inferiore a questo, mentre la maggioranza crede il contrario.
  • Discussione Buiomega71 • 21/09/16 19:16
    Consigliere - 25998 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Ciao Buio, scusa se ti scrivo solo adesso ma non ho avuto un attimo di tempo.
    Penso che tutto sommato quello che scrivi non sia troppo differente dalla realtà. Diciamo che è una questione di gusti e di sfumature. Ho apprezzatto l'atmosfera e i dialoghi, per quanto riguardo la regia di Michod ci sia pochissimo da dire.

    Mi dispiace che l'emozione che a me è arrivata, soprattutto grazie al pessimismo di fondo con l'uomo che non ha problemi ad ammazzare per futili motivi e con il desiderio di Pearce di essere punito, perchè manca totalmente il senso di giustizia.
    Perlomeno non è ti dispiaciuto e per me basta e avanza questo.

    Sono curioso di un tuo giudizio su Animal Kingdom che io reputo inferiore a questo, mentre la maggioranza crede il contrario.


    Quello di ammazzare per futili motivi succede anche nell'western dei '70 (penso ai Compari di Altman)

    Anche se la rabbia che prova Pearce per l'indifferenza del suo duplice delitto ha un fondo di disperazione non indifferente.

    Non è quello che mi ha travolto (anzi, lo trovato nella media del genere), la vita umana che non vale una cicca.

    Più che altro mi ha destabilizzato la storia che, alla fine, gira un pò a vuoto e su sè stessa

    Comunque e un film che, nel bene e nel male, rimane dentro per un bel pò (e questa non e una cosa da poco)

    Indiscutibile la tecnica e la narrazione di Michod.

    E l'inizio, con Pearce nel bar orientale con il pick-up che si ribalta fuori dalla finestra e lui non si accorge di nulla, e un GRAN pezzo di cinema.
    Ultima modifica: 21/09/16 19:33 da Buiomega71