Il film brilla per la presenza energica della quasi esordiente Midler che compare praticamente in tutte le scene del film. Scelta azzeccata perché le sue esibizioni sul palco richiamano senza se e senza ma l'illustre ispiratrice. Si respira a tratti aria di eccessivo moralismo ma, del resto, è difficile accettare l'idea che una ragazza di 27 anni si autodistrugga nell'incapacità di gestire quel successo che per molti artisti dei '60 è stato vissuto con dolore e angoscia.
Biopic non ufficiale sugli ultimi giorni di vita della mitica Janis Joplin, un film disperato sull'incapacità di gestire un talento e un successo. Non mancano i luoghi comuni e resta ambiguo l'atteggiamento di condanna/accondiscendenza verso la star, ma è uno dei migliori lavori di Rydell, perfettamente in grado di donare pathos al racconto, ed è impossibile non lasciarsi trascinare dall'impressionante interpretazione della Midler, a dir poco superlativa. Per rivivere i sapori di un'epoca leggendaria.
Gli ultimi giorni di una famosa rockstar nevrotica e autodistruttiva. Chiaramente ispirato alla vicenda umana e professionale di Janis Joplin, uno dei più famosi film sul mondo della musica rock e la sua mitologia. La vulcanica Midler offre una prestazione superlativa e nelle performance musicali sembra davvero la reincarnazione di “The pearl”. Al di fuori del palco c’è forse qualche eccesso melodrammatico e la denuncia dello show business è abbastanza scontata, ma resta un valido ritratto di un personaggio sfruttato e respinto dal sistema.
MEMORABILE: L’incontro con Stanton, il cantante country che umilia Rose; La performance nel locale dei travestiti con cameo di Sylvester; L’ultima canzone.
Film ispirato agli ultimi giorni di vita di Janis Joplin. Sul versante musicale è da riconoscere la prova sul palco della Midler, superlativa nel trasmettere l’anima e la passione di chi canta. Per il resto la trama segue un filo più convenzionale, che indica come lo show business possa distruggere le star. Sul versante privato si infierisce solo il minimo sull’alcolismo e vengono evitati i turbamenti psicologici subiti dalla protagonista al paese d’origine (nel film spiega solo che vuol fare bella figura). Più che discreta la colonna sonora.
MEMORABILE: L’incontro col cantante affermato; Il monologo prima di “When a Man Loves a woman“.
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HomevideoRocchiola • 18/02/19 10:39 Call center Davinotti - 1255 interventi
Il DVD della Fox è ormai fuori catalogo. A parte la scena iniziale dell'arrivo in aereo che appare un po' sgranata e sbiadita, per il resto l'immagine, presentata nel corretto formato video 1.85, appare abbastanza pulita e nitida anche nelle scene notturne. Audio italiano 2.0 di buon livello pulito e chiaro, molto performante soprattutto durante le esibizioni musicali.