Fuga verso l'inferno - The price we pay - Film (2022)

Una premessa già vista, in Frontiers su tutti, ma anche in altri survival degli anni recenti; pure l'inevitabile Non aprite quella porta viene citato più o meno apertamente, a partire dal solito figlio disturbato ed enorme con il gusto per l'omicidio per arrivare ad alcune scene nella parte finale. In mezzo, un primo tempo tirato un po' troppo per le lunghe e una seconda parte più grafica e violenta, con qualche momento particolarmente feroce nel faccia a faccia finale. Sullo script è meglio sorvolare; è in fondo un B-movie "di lusso" e non resta che divertirsi senza troppo pensare.

In fuga dopo una sanguinosa rapina, tre banditi accessoriati di ostaggio finiscono in una fattoria isolata in cui abita una famiglia parente di quella di Leatherface, solo che questa cerca di unire l'utile al dllettevole... Precedute da un prologo programmatico, due parti distinte: un action di routine e un torture porn for money che sembra sceneggiato usando tagli, ritagli e frattaglie di altri film e talvolta scade nel ridicolo. Alle prese con personaggi stereotipati, Dorff se la cava e Wells è un mad-doctor adeguato mentre Hirsch gigioneggia tanto da sembrare parodistico.

Impostato alla Rodriguez/Tarantino (non per niente l'atteggiamento del rapinatore sadico occhialuto ricorda Richard Gecko) inizia come thriller-crime e dopo la metà diventa un horror alla Hooper, con famiglia freak, reminiscenze dello zombiano Dr. Satan e alcune implicazioni alla Turistas. A fare la differenza sta il fatto che i toni grotteschi dei modelli qui sono sostituiti da una evidente drammaticità di fondo, e forse un paio di soluzioni splatter/gore risultano fuori calibro, tenuto conto del contesto. In generale il risultato è piuttosto pregevole, riuscito e godibile.