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MMJ Davinotti jr
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Il film appartiene all'ampio filone dei bambini problematici: ragazzini nel migliore dei casi disadattati, socialmente incapaci di stringere relazioni col prossimo, dileggiati, grandi appassionati di amici immaginari nonché sessualmente attratti da qualche ragazza più cresciuta che naturalmente può solo trattarli con tenerezza. Al Jamie (Sammy Snyders) di questo THE PIT non manca nulla per entrare di diritto nell'ampia cerchia: parla col suo orsacchiotto di peluche, è preso di mira da vicini e compagni di scuola, è innamorato della sua baby sitter (Jeannie Elias) e, in aggiunta, è l'unico a sapere che nel bosco vicino a casa c'è una buca in cui si nascondono dei trogloditi cannibali. Proprio...Leggi tutto così: occhi luminosi, coperti di pelo come Chewbecca, se ne stanno lì in attesa che il loro piccolo amico gli porti un po' di carne da mangiare. E quando la carne finisce ecco che Jamie la sostituisce con qualche suo personale nemico, spinto a forza nella buca e dato in pasto ai primitivi cui la sua baby sitter si rifiuta di credere. Una trama semplice e folle, una favola nera condita da dialoghi elementari ma una regia nemmeno così disdicevole, che riesce a raccontare la storia di Jamie con un misto di orrore (ma nemmeno troppo, i mostriciattoli imbucati non possono proprio spaventare nessuno) e tenerezza. Centrale il rapporto tra il protagonista e la dolce baby-sitter, che cerca con pazienza di fargli capire quanto il loro sia un amore impossibile. E' infatti solo da metà film in poi che la buca (il “pit” del titolo originale) comincia a ricoprire un ruolo importante, a diventare lo sfogo per un Jamie che decide di prendere due piccioni con una fava: cibare gli amici ed eliminare i nemici, mentre la polizia al solito brancola nel buio senza riuscire a trovare alcuna traccia delle persone scomparse. Finale un po' prevedibile ma simpatico per un film piuttosto banale anche nei suoi sviluppi, solo correttamente messo in scena e discretamente recitato.
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/11/12 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/01/15
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- Davvero notevole!:
Pumpkh75, Herrkinski - Quello che si dice un buon film:
Digital, Ciavazzaro, Anthonyvm - Non male, dopotutto:
Rigoletto, Metakosmos - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Wangyu
Un ragazzino problematico, frequentemente burlato dai coetanei, scopre che nei pressi della sua abitazione si trova una fossa popolata da bizzarri mostriciattoli perennemente affamati cui il nostro nutrirà, procacciandogli carne... umana! Sammy Snyders è il convincente protagonista di questa fiaba nera imperniata su un tema piuttosto spinoso come quello dell'emarginazione infantile. Il film alterna con brillante disinvoltura squarci di cinema horror con situazioni prettamente pruriginose e merita senz'altro di essere riscoperto.
Buona la performance del ragazzino disturbato e perverso e anche la ragazzina che lo perseguita riesce a essere particolarmente antipatica; ci sono anche momenti divertenti (vedi il tentativo di cattura degli animali), mentre è molto improbabile il modo ingenuo in cui le vittima cadono nel fosso. L'horror si vede solo nel secondo tempo.
Bizzarro come pochi, ma mio istantaneo cult personale. Sotto un vestito trasparente da fiaba, intreccia, sulla stessa sconclusionata matrice, folli bambini dalla brama sessuale galoppante, orsacchiotti parlanti, pelosissime creature primitive e anche qualche apparizione fantasmagorica. Gli attori e la regia sono appena discreti, ma tutto passa in secondo piano di fronte alla divertita originalità e alla seriosa follia dell’operazione. Con un pizzico di sangue in più sarebbe stato memorabile, ma godo della sua squinternata identità.
Molto interessante. In questo horror non manca proprio nulla: bambini diabolici, mostri primitivi, orsetti parlanti, brevi momenti ironici! Eppure, nonostante tutta questa carne al fuoco, il film non risulta un trashone, anzi! Notevole il protagonista, bella l'aria molto morbosa che aleggia sulla pellicola, non ci si annoia mai. Inquietante, divertente, per nulla scadente; uno stracult da riscoprire assolutamente!
MEMORABILE: La donna che viene fatta spogliare alla finestra; La foto tagliata; Il messaggio nel bagno; Il finale.
Gustosissimo horror vecchio stampo che mette in scena il classico bambino biondo malvagio che, insieme a un nefasto orsacchiotto e a mostri antropofagi nascosti in una buca nel bosco, si vendica dei torti subiti. Temi simili sono stati affrontati in svariate altre pellicole, ma qui il mix di humour nero, morbosità (anche a sfondo sessuale) e puro sadismo funziona alla grande e offre 90 minuti di goduria per il fan del weird, che non potrà non essere conquistato dall'atmosfera malata dell'insieme di questa truce favola nera. Notevole!
MEMORABILE: Le avances del bambino alla baby-sitter; La vicina spiata dalla finestra; L'orsacchiotto malefico.
Non molto entusiasmante ma neanche inguardabile prodotto che punta sui bambini con difficoltà di socializzazione quando invece il pericolo incombe altrove. La costruzione dei personaggi è curata e il giovane protagonista sembra trovarsi a suo agio. Gli effetti speciali denunciano tutta la loro età e, probabilmente, il limite del budget. Commento musicale in contrasto con le immagini, capace di smorzare la tensione e dare al tutto un tocco di burla.
Stranissimo horror del 1981 che dopo una prima parte promettente e particolarmente morbosa si disintegra pian piano nel ridicolo involontario. La precoce rivelazione del segreto contenuto dentro il pozzo annulla la suspence e le varie sequenze delle relative vendette sono realizzate in maniera approssimativa, irrealistica e involontariamente (?) comica (complici oltre agli effetti speciali, le stranianti musiche da cartone animato). Eppure devo ammettere che da alcune premesse mi aspettavo un epilogo molto diverso...
B-movie canadese quasi disturbante nella sua bizzarria, fra dodicenni mentalmente instabili, babysitter attraenti spiate sotto la doccia, orsacchiotti in grado di dialogare con una flemma degna del Pin di Chi c'è in fondo a quella scala..., mostri antropomorfi che abitano fosse nella terra e un indefinibile approccio a quello che potrebbe definirsi humour nero. Vari rimaneggiamenti dello script hanno trasformato un comune horror psicologico in un'opera a suo modo originale nella sua confusa eccentricità. Morboso e irrimediabilmente "odd", imperfettissimo ma meritevole di una visione.
MEMORABILE: La babysitter lava Jamie; Ricatti erotici; Le vittime che non vedono una buca di tre metri per due davanti a loro; I pasti vagamente gore dei mostri.
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