The pest

Ennesimo cortometraggio della (non)premiata ditta Gillstrom-West-Hardy, ennesimo prodotto di scarsa qualità. Come in molte altre comiche del trio, non si ride mai o quasi mai. Magari in alcuni casi è colpa del tempo che ha reso certe situazioni prevedibili e quindi non divertenti agli occhi dello spettatore moderno, ma non questa volta. Oltre ad essere trite e ritrite, le situazioni sono mal congegnate e raffazzonate. Nessuna meraviglia quindi che il divertimento sia assente ingiustificato. Solite gag, soliti personaggi, solite situazioni e sviluppi. Pessimo. 

Non si sa se perché ubriaco o ignorante o dispettoso, sta di fatto che West, in veste di sosia di Charlot, fa il ritratto di un rompiscatole davvero stratosferico, in un grand hotel tra hall, lounge e ristorante per finire nelle camere (con il novello sposo Hardy). Comica che più che il riso strappa stupore per le continue gag da scocciatore matricolato, talvolta da repertorio, talaltra perfino simpatiche. Non ci si aspetti un corto particolarmente divertente, ma sicuramente la dozzina di minuti scorre con buon ritmo e qualche sogghigno.