Scanzonata indagine noir nel mondo della pornografia fine Settanta ad opera di una strana coppia (i "nice guys" del titolo) chiamata a ritrovare la giovane Amelia (Qualley), scomparsa dopo aver partecipato a un hard diretto da uno specialista del campo. L'incontro tra i due protagonisti, l'investigatore privato Holland March (Gosling) e il manesco Jackson Healy (Crowe), non sembra preludere a una grande amicizia, dal momento che il primo finisce subito preso brutalmente a pugni dal secondo; ben presto tuttavia, considerato che gli obiettivi convergono, i due faranno coppia fissa con l'aggiunta della figlia tredicenne (Rice) di Holland, ovviamente sveglissima, dolce e teneramente...Leggi tutto acuta. Le complesse ricerche (talvolta esposte confusamente) coinvolgeranno anche la madre della ragazza scomparsa, avvocatessa di grido (Basinger), i soliti gangster dal grilletto facile e altri personaggi spesso caratterizzati in modo che vorrebbe essere quantomeno originale; tutto un contorno per quello che è il vero focus del film, ovvero l'intesa tra i due eccellenti protagonisti e la ricca ricostruzione della Los Angeles seventies, colorata vivacemente dalla furba fotografia e meno affollata del previsto da musica d'epoca (anche se non manca l'esibizione di alcuni simil-Earth Wind & Fire durante un classico party alla Hugh Hefner). Studiata con accuratezza quindi la sceneggiatura, che ha l'ovvio obbligo di saper essere spiritosa senza trascurare l'ormai inevitabile - in questi casi - ricorso all'action. Ci riesce in parte, fallendo più che altro nella gestione d'insieme: fatica cioè ad amalgamare tra loro scene molto ben organizzate e divertenti con quelle che hanno il compito di raccordarle facendo procedere la storia. Il risultato è che - considerate anche le quasi due ore di durata - il rischio è di appesantire troppo il tutto senza motivo. Fortunatamente ci pensano Gosling e Crowe a risollevare spesso le sorti del film grazie alla consumata esperienza e a un'inattesa predisposizione all'ironia. Un'invecchiata Basinger si limita a un paio di interventi mentre la piccola Angourie Rice sconta l'antipatia del personaggio, quello della solita ragazzina impicciona destinata ad abbassare il già non alto quoziente di credibilità del film. Un'unica scena davvero memorabile (e bruciata dal trailer): il doppio volo dal tetto dell'albergo con alterne fortune.
Los Angeles anni '70. Un detective privato poco professionale ed un picchiatore per professione impegnati nella pericolosa ricerca di una ragazza scomparsa... Commedia action che miscela battute e cadaveri, resa piacevole dall'inedita alchimia comica fra Crowe e Gosling, il primo con qualche chilo di troppo ma molta autoironia in più, il secondo spassoso come imbranato gaffeur. Se il risultato è "solo" gradevole e non memorabile lo si deve ad un ritmo altalenante con momenti di stanca e a qualche personaggio di contorno poco riuscito come quello interpretato da Basinger.
Si tratta di puro divertimento senza alcuna pretesa. E se non fosse per un andamento un po' troppo altalenante (alcune notevoli gag alternate ad altre poco incisive), si sarebbe al cospetto di una riuscita action-comedy con due protagonisti ben assortiti e una ragazzina sopportabile. Ovviamente, il meglio lo danno i "detective", sia negli scambi verbali, che nei rapporti con gli altri (uno ha modi sbrigativi e "un po' discutibili", ma usa anche la testa; l'altro invece è maldestro, ben poco lucido, visto che beve sempre; e la cultura generale non è il suo forte). Nel complesso, non male.
MEMORABILE: Gosling rompe un vetro col pugno (rischierà di morire); In ascensore con musichetta, andata e subito ritorno con nonchalance, visto ciò che succede
Modesta commedia (messa a mo’ di spy-movie) salvata in gran parte dalla suggestiva ambientazione anni Settanta (siamo nella Los Angeles del 1977, pur con i limiti della ricostruzione). Complice una vicenda che zoppica a causa di diversi momenti di stanca si ride sotto le aspettative, tuttavia la coppia Crowe-Gosling pare funzionare e il meccanismo della satira di un certo cinema di genere e dell’America di quegli anni pare talvolta andare a segno. Una regia più attenta ai ritmi e una sceneggiatura più brillante avrebbero decisamente giovato.
Gosling e Crowe danno prova di grandi capacità comiche che chi scrive non si aspettava, non solo merito della sceneggiatura in quanto i momenti più comici sono quelli in cui i due attori usano il proprio corpo per farci ridere alla maniera slapstick. La trama di per sé sarebbe simpatica ma è infarcita di troppi momenti inutili che, a meno che non ci sia Tarantino dietro, risultano un po' noiosi. La piccola Angourie è bravissima nel suo ruolo di figlia risolvi-problemi di Gosling. Noioso a tratti, ma alla fine si lascia guardare volentieri.
Divertente action-comedy la cui trama gira intorno al mondo del cinema porno e a una gigantesca frode nell'industria dell'auto di Detroit. Film davvero ben fatto perché è tutta una serie di divertenti gag inserite in una fitta trama, quindi il risultato finale non è solo un mix di gag e battute ma un film complesso. I due protagonisti sono due investigatori privati uno l'opposto dell'altro e ne conbineranno di tutti i colori.
Sapete qual è la la differenza fra Shane Black e Quentin Tarantino? Proprio questo film, scanzonata action comedy interpretata da un duro del grande schermo (Crowe) e da un giovane attore in ascesa (Gosling), perché sa fermarsi là dove Tarantino non si ferma e non si vuole fermare: il massacro splatter finale. Gli anni '70 tutto sesso, droga e rock and roll qui sono roccantati meglio che nel film di Starsky & Hutch e gli interpreti, stranamente, si dimostrano adeguati alla commedia. Occhio ai camei di Kim Basinger e dell'ex-Buck Rogers Gil Gerard.
Divertente action comedy dai dialoghi brillanti e veloci che costituiscono il vero sale della sceneggiatura. Non mancano scene action ben girate, tra sparatorie e pesanti scazzottate, dirette da Black con un occhio alla classica serie di Arma letale. La coppia Crowe/Gosling funziona bene ed è simpatica, i personaggi secondari non fanno che contorno. Più debole l'intreccio giallo, che parte contorto per poi finire in modo piuttosto blando, se fosse stato più curato anche quello sarebbe stato un piccolo gioiello filmico.
Avrebbe davvero potuto esagerare, questa commedia action dai toni seventies, rilanciando di fantasia e raggiungendo i livelli dell'assurdo, ma anche così si lascia ben volere. Crowe e Gosling sono scritti bene e ben funzionano e il secondo in particolare vi strapperà più di una risata nella sequela interminabile di scempiaggini che è in grado di infilare nell'esercizio del suo mestiere. Su questo binomio ben si innestano la piccola Rice e il killer Bomer che per qualche strana ragione mi ha riportato alla mente il killer di Altrimenti ci arrabbiamo.
MEMORABILE: Gosling fa il cretino a ridosso del parapetto e...
Un racconto che necessitava di parecchi tagli nella parti iniziale e centrale per non tediare chi guarda. Salvando quello di buono che la coppia Crowe-Gosling offre, specialmente le gag dove il secondo impersona lo sbadato buono a nulla. Insomma, rielaborato potrebbe anche funzionare, ma con una regia abbastanza svogliata e un ritmo in larga parte deficitario il risultato risulta poco invitante.
A mio avviso il film è veramente molto divertente, con una regia che offre ottime inquadrature e soluzioni. Anche la ricostruzione d'epoca è realizzata in modo particolarmente affascinante; purtroppo paga un po' un ritmo che ogni tanto accusa qualche flessione, ma la componente più debole alla fine è la sceneggiatura in sé, visto che l'intreccio giallo risulta, pian piano che si snoda, molto debole.
Piacevole commedia a tinte noir con ambientazione settantiana e conseguente storia (anche nel mondo del porno) "hard-boiled" (ovviamente ingarbugliatissima) d'altri tempi. Fa il suo lavoro, che è quello di divertire, ma solo
a fasi alterne e ciò per colpa di un plot con qualche pausa di troppo. La coppia Crowe-Gosling è simpatica e funziona abbastanza bene. Forse con una sceneggiatura migliore il risultato sarebbe stato ben diverso: così invece è solo una pellicola niente male a cui si può dare uno sguardo.
Buona commedia che ha il pregio di non tirare troppo per le lunghe la storia e di non renderla pynchoniamente incomprensibile. Che il riferimento sia quello della lisergica complessità dello scrittore americano appare fin troppo evidente: la droga, la controcultura, il porno, gli anni '70. Eppure Black riesce anche a metterci del suo dirigendo con buon ritmo e riuscendo anche a piazzare un paio di scene veramente divertenti. In questo sorprende Gosling che, detto proprio sinceramente, fa ridere cosa che non mi sarei mai aspettato. Morbido e solido Russell.
Gustosissimo hard-boiled abbondantemente bagnato di ironia con un inedito duo in grandissima forma. Black ci catapulta negli anni 70 con una storia che ben miscela leggerezza e intrigo, con un Gosling mattatore assoluto capace di regalarci un personaggio assolutamente spendibile ulteriormente. Sceneggiatura che, in certi casi, ha qualche piccola lacuna ma che non mancherà di far sorridere e scivola via facilmente. Onestamente un gran bell'intrattenimento. Promosso a pieni voti.
Commedia poliziesca diretta da Shane Black, si avvale di due protagonisti in forma e molto affiatati, e di una deliziosa e funzionale ambientazione "settantiana". La storia è un po' ingarbugliata ma la trama alla fine conta poco; il film vive dell'interazione tra i due protagonisti, affiancati da validi caratteristi, e da una Kim Basinger alquanto "impalpabile". Buone le scene d'azione. Il finale apre alla possibilità di un sequel. Un buon film.
Film molto divertente e un po' irriverente. Forse prevale un po' troppo l'aspetto fumettistico a discapito di una trama che dava occasioni per una maggiore cattiveria. Nella Los Angeles di inizio anni 70, che a me ricorda non so per quale strano arcano quella di Chinatown di Polanski o i vecchi Bogart (mutata mutandis), un trio bizzarro composto da due investigatori pasticcioni e una ragazzina "troooppo" sveglia si muove con leggerezza e simpatia in un film leggero e piacevole, come la colonna sonora.
Simpatica baracconata. Duo di investigatori improvvisati svelano uno scandalo che arriva ai piani alti dell'FBI. Nel mezzo controcultura 70es, hippies, feste da sballo, l'avvento del porno. Divertente se preso per quel che è, scartando sia i momenti seri, fuori tema e fuori tono, sia gli interventi della ragazzina (che fa molto Simpatiche canaglie 2.0). Il meglio lo offre Crowe, picchiatore a gettone tragicamente fuori forma ma col diretto che uccide. Forse in originale guadagnerebbe qualcosa. Spassoso.
Film che mescola noir, azione e un pizzico di umorismo. La coppia Crowe-Gosling funziona piuttosto bene ma rimane ingabbiata in una trama un po' ingarbugliata che non sempre convince e porta talvolta alla noia. La sceneggiatura e i tempi abbastanza dilatati non aiutano a migliorare la situazione. Tra i due protagonisti ha la meglio Gosling, che grazie alla sua imbranataggine regala più di un sorriso.
Per più di metà film la trama è impenetrabile, per il resto è banale. D’accordo, il vero senso del film non sta nella storia della giovane ecologista che gira un docu-porno di protesta che porta alla morte di chi vi ha partecipato, ma nell’accoppiata bizzarra di un investigatore e un picchiatore (più ragazzina vivace) che cercano di venirne a capo. Il tentativo, insomma, è di creare un terzetto chiassosamente estroso e pasticcione, buono per una serie tv o per tanti sequel alla Bud Spencer. Ma è tutto fumo e niente arrosto.
Un caso complicato finisce nelle mani di due investigatori nella Los Angeles di fine anni Settanta. Poliziesco con contorni da commedia (o il contrario). La coppia Crowe/Gosling risulta irresistibile e simpatica, anche se purtroppo non riesce a far decollare del tutto il film, che a tratti sembra lento: la durata di quasi due ore è eccessiva. Comunque buon film.
Action movie azzeccato con diversi scontri a fuoco, inseguimenti ed indagini poliziesche, il tutto condito da una giusta dose di umorismo. La vicenda non è gestita al meglio e spesso ci si perde, ma a farla da padrone sono i due scatenati protagonisti, poliziotto e detective che girano per la Los Angeles degli anni '70 cercando di risolvere il mistero della morte di una pornostrar. Finale piuttosto teso, con scene d'azione ai limiti della credibilità. Complessivamente promosso.
Dopo l'ottimo Iron man 3, Shane Black dirige questa divertente commedia d'azione. L'inedita coppia Crowe/Gosling è affiatata e rivela insospettabili doti comiche (il secondo nel ruolo dell'imbranato e truffaldino detective privato è eccezionale). I dialoghi sono scoppiettanti, la regia brillante, la trama sviluppata in maniera discretamente efficace, con un buon equilibrio tra azione e humour. Di fatto sembra di assistere a un film della coppia Spencer/Hill pensato per un pubblico più adulto. Nel resto del cast spicca l'ottima Rice nel ruolo della scaltra figlia di Gosling.
MEMORABILE: Gosling detective privato che ha perso l'olfatto; Il sambuco.
Sceneggiatura assai confusa, che rende oscuri molti aspetti della trama. Sicuramente le vicende narrate non sono la parte più importante della pellicola, ma riuscire a orientarsi con più precisione sarebbe stato gradito. Buona invece la ricostruzione della Los Angeles degli anni '70, con tutta l'atmosfera che vi si respirava, e convincente la prova dei due interpreti principali, con un Gosling cui sono affidati le parti più divertenti (ed è qui che la pellicola trova la sua principale ragion d'essere). Una trama meglio strutturata avrebbe reso il lavoro più appetibile.
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In questo film il regista Shane Black si autocita.
La scena in cui Ryan Gosling deve salvare la "figlia" (lei viene afferrata dal cattivo di turno per il braccio, prima che questo vada a sbattere contro il parapetto cadendo all'indietro per via dei colpi di pistola che subisce..) è uguale alla scena madre di Last Action Hero, cioè quella in cui Jack Slater (il personaggio interpretato da Arnold Schwarzenegger) subisce un trauma a causa della perdita del figlio.
Questo perché Shane Black è lo sceneggiatore sia di questo che di quel film!
DiscussioneRaremirko • 23/07/16 21:21 Call center Davinotti - 3862 interventi
Un buddy film di buon livello, con script a mio avviso eccessivamente ingarbugliato (e a tratti tutto fa ricordare quasi Hardcore di Schrader).
Di Black mi piacque molto Iron man 3 e, di sicuro, il regista (qui pure sceneggiatore) ha ormai un suo stile consolidato e riconoscibile.
Tutti bravi (Russell Crowe, Ryan Gosling, la giovane rivelazione Angourie Rice), regia ispirata e colorata, gag divertenti (ma qualche volgarità è di troppo), ma io a tratti ho faticato a stare dietro a trama ed eventi.
Un film che, se semplificato, sarebbe risultato ancora più piacevole e spassoso di ciò che già è.
Molto buona la ricostruzione storica, vuoi per ambienti, vuoi per vestiti, vuoi per musiche.