The mummy's hand - Film (1940)

The mummy's hand
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Titolo originale: The Mummy's Hand
Anno: 1940
Genere: horror (bianco e nero)
Note: Primo capitolo del cosiddetto "Ciclo di Kharis". Seguirà "The Mummy's Tomb".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/07/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 30/07/07 12:55 - 4770 commenti

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Non è in realtà un vero sequel della Mummia, nonostante qualcuno lo pensi (si riciclano solo un paio di scene senza però far riferimento all'originale) ma funziona ugualmente. Si respirano infatti una giusta atmosfera, una tensione costante ed è presente un cast di buoni attori. Il bravo Foran tornerà anche nel capitolo successivo, The mummy's tomb. Da vedere e rivalutare. Ottima l'idea di colorare di nero gli occhi della mummia, che la rendono più inquietante.
MEMORABILE: Il risveglio della mummia. I momenti in cui si inquadrano gli occhi della mummia

Noncha17 2/06/17 23:02 - 87 commenti

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L'avventura è presente, così come la commedia e le scene di terrore. E quindi questa mummia va presa per quello che è: un film d'intrattenimento. È probabile anzi che abbia avuto una certa influenza su diversi film di genere, malgrado alcuni particolari risultino attaccati con lo sputo solo per essere funzionali alla trama: la "dose" che tutte le volte dev'essere lasciata in giro per poter riattivare la mummia per esempio, oppure il tempio sull'altro lato della collina. La coppia di protagonisti verrà ripresa da Gianni & Pinotto nel loro Il mistero della piramide.
MEMORABILE: Il mago Solvani e i suoi trucchi; Il barista che continua a urlare durante la rissa; Il cuore fatto con gli spari; Gli occhi spenti della mummia.

Von Leppe 6/09/20 12:05 - 1262 commenti

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Si riallaccia alla “Mummia” Universal di Karl Freund, ma più che altro è precursore della “Mummia” Hammer di Terence Fisher; quest'ultima, infatti, mantiene i nomi di Kharis e della principessa Ananka, oltre a riprendere l'idea della mummia che cammina con tutte le bende addosso come uno zombi agli ordini del suo evocatore. Ottima l'interpretazione di George Zucco, mentre alcune soluzioni della trama non sono del tutto convincenti. Il trucco della mummia funziona. Le scenografie sono abbastanza buone e nel finale acquistano anche una certa grandiosità.

Rufus68 13/12/20 21:15 - 3842 commenti

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Nulla di nuovo sotto il sole d'Egitto. La vicenda della mummia maledetta è condotta, anzi, con superficialità e senza troppi sfoggi di esuberante esotismo. A dare un qualche spessore è proprio l'elemento spurio, quello brillante, recato avanti con spigliatezza da Ford e Kelloway. Di adeguata perfidia il personaggio di Zucco. La mummia plagiaria (di Karloff) caracolla con accettabile mestiere.

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  • Curiosità Noncha17 • 29/05/17 18:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    A 8 anni da La Mummia, la Universal decide di produrre un film - a basso costo - in cui "la mummia" è un semplice strumento atto ad uccidere chi osi profanare la tomba della principessa Ananka. Due anni dopo ne viene realizzato un secondo, che vede gli "eredi" di entrambe le fazioni scontrarsi. Mentre il terzo - ambientato nello stessa cittadina statunitense del precedente - con alcuni strafalcioni si "trascina" nel quarto film finale (furono difatti realizzati nello stesso anno, il 1944).

    Distaccandosi dal classico del 1932, quindi, questa serie di film dà vita a una nuova saga chiamata semplicemente con il nome della mummia.

    Il "CICLO DI KHARIS" è così composto:

    1) The Mummy's Hand (1940) di Christy Cabanne

    2) The Mummy's Tomb (1942) di Harold Young

    3) The Mummy's Ghost (1944) di Reginald Le Borg

    4) The Mummy's Curse (1944) di Leslie Goodwins
  • Discussione Mco • 29/05/17 23:06
    Risorse umane - 9970 interventi
    Noncha17 ebbe a dire:
    A 8 anni da La Mummia, la Universal decide di produrre un film - a basso costo - in cui "la mummia" è un semplice strumento atto ad uccidere chi osi profanare la tomba della principessa Ananka. Due anni dopo ne viene realizzato un secondo, che vede gli "eredi" di entrambe le fazioni scontrarsi. Mentre il terzo - ambientato nello stessa cittadina statunitense del precedente - con alcuni strafalcioni si "trascina" nel quarto film finale (furono difatti realizzati nello stesso anno, il 1944).

    Distaccandosi dal classico del 1932, quindi, questa serie di film dà vita a una nuova saga chiamata semplicemente con il nome della mummia.

    Il "CICLO DI KHARIS" è così composto:

    1) The Mummy's Hand (1940) di Christy Cabanne

    2) The Mummy's Tomb (1942) di Harold Young

    3) The Mummy's Ghost (1944) di Reginald Le Borg

    4) The Mummy's Curse (1944) di Leslie Goodwins


    Molto corretto, Noncha.
    Che poi lo si chiami ciclo di Kharis o della mummia Kharis non cambia la sostanza.
    L'antefatto freundiano del '32 serve come input per una nuova serie di film che la Universal decide di produrre, sfruttando un tema orrorifico di buon presa visiva.
    Aggiungo che andrebbero visti in sequenza per poterne apprezzare il valore.
    Grazie delle precisazioni, Noncha, anch'io ho sempre seguito questa linea tassonomica.
    Ultima modifica: 30/05/17 08:10 da Zender
  • Discussione Noncha17 • 30/05/17 01:20
    Magazziniere - 1068 interventi
    Io li ho visti nel giro di due giorni..e, sì raccontano una-due-tre storie diverse! Diciamo che, c'è quell'evoluzione che, per noi ora è normale tra sequel reboot e quant'altro. Tra l'altro, quello della Hammer potrebbe essere classificato come una sorta di prequel di questi..visto che, è ambientato anni prima!

    Quello di Freund ha avuto un suo successo e ha uno script molto differente da questi che, sono dei semplici antesignani degli slasher (senza lama..) d'altri tempi. Col capostipite non hanno assolutamente nulla a che fare..se non qualche pezzo di scenografia (il tempio che si vede nel finale di questo, invece, era già apparso in un altro film della Universal: Inferno verde di James Whale) e qualche spezzone adattato qua e là! Più che altro, sfruttano quel monicker lì e l'icona. Insomma, è servito (come accade anche recentemente..) per richiamare l'attenzione. Come già detto: personaggi, interpreti, risvegli e modalità di sviluppo della storia sono abbastanza differenti.

    In questi, a differenza del capostipite, molto spesso si sfiora il ridicolo! ;)


    P.S.: Oltre a riprendere qualcosa da un "vecchio" mostro (King Kong) però, viene anticipato qualcosa di un altro: Il mostro della laguna nera.
    Ultima modifica: 30/05/17 01:30 da Noncha17
  • Discussione Mco • 30/05/17 14:49
    Risorse umane - 9970 interventi
    Ne convengo Noncha, io li vidi per la prima volta ad un festival balneare nell'arco di due serate.
    Tra i presenti si tese a stigmatizzare la ripresa di un canone come quello della mummia al fine di cavalcare l'onda dell'Opus di Freund.
    Anche Teo Mora (nella sua guida) dedica a questi film un paragrafo a sé stante.
    Curiosi anziché no, sebbene il modello mantenga un fascino ben superiore...
    Ultima modifica: 30/05/17 14:50 da Mco
  • Discussione Noncha17 • 30/05/17 16:36
    Magazziniere - 1068 interventi
    Ma sì, questi, sono film di puro intrattenimento usciti in un periodo storico abbastanza "triste".

    Tra l'altro, subito dopo l'happy ending del successivo appare una schermata abbastanza inequivocabile..



    L'"originale", piaccia o non piaccia, è arte pura!
    Ultima modifica: 30/05/17 18:26 da Zender