The man without a map - Film (1968)

Un investigatore privato viene assunto per ritrovare un uomo scomparso, ma prima sembra non riuscire a portare a termine il compito assegnatogli e poi pare perdere il contatto con la realtà, sempre più confuso in una città che per lui è ormai un labirinto. Indubbiamente il prodotto più ostico e meno capito della collaborazione tra lo scrittore Kobo Abe e Teshigahara; se il primo inserisce i suoi temi (l'alienazione, l'assurdo kafkiano, la perdita dell'identità), il secondo li eleva con una regia geometrica, attenta a rendere la monotonia e lo schematismo del vivere contemporaneo.

Quando una giovane donna (Ichihara) incarica un investigatore privato (Katsu) di indagare sulla misteriosa scomparsa del marito sembrerebbe un caso ordinario: ma l'uomo sembra essere svanito nel nulla, amici e conoscenti forniscono dichiarazioni apertamente contraddittorie e i confini tra illusione e realtà collassano su sé stessi... Adattato dal febbricitante romanzo di Kobo Abe, il film di Teshigahara sprofonda sotto il peso dei propri interrogativi insoluti, serrandosi a guscio in un esagerato ermetismo che al fascino delle immagini oppone una narrazione astratta e destrutturata.