The last dance - Docuserie (2020)

Il continuo balzo temporale fra la stagione 1997/1998 e l'evoluzione della carriera di Michael Jordan ci dà l'opportunità di apprendere tutti i passaggi fondamentali che hanno segnato una delle più forti squadre della Nba. Notevoli i capitoli riservati a Pippen, Rodman e Phil Jackson con interviste ai protagonisti e a immagini di repertorio di indescrivibile bellezza. Una serie "evento" interessante e sviluppata con stile; peccato che in qualche momento si scada nell'agiografia (soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Jordan).

La più grande squadra NBA di tutti i tempi descritta al meglio in questa serie capolavoro targata Netflix. Il documentario parte dal 1998 per poi ricostruire la storia (sportiva e non) di Michael Jordan e dei "suoi" Bulls. C'è tutto quello che serve per soddisfare appieno lo spettatore: tensione sportiva, emozioni, riprese negli spogliatoi, interviste ai campioni (Jordan, Pippen, Rodman ecc...). Non ci sarà mai più un altro MJ e questa serie ne è la prova assoluta. Capolavoro.

Anche chi non fu, e non è, un "bullsiano" di ferro troverà sollazzo in questa lunga serie che narra l'epopea cestistica, e non solo, di MJ. La sapiente mano ESPN si vede tutta nella miriade di filmati, con parecchio inedito, con cui si ripercorrono tutte le tappe del glorioso periodo 1984 - 1998: accanto a Jordan, di cui non vengono taciuti gli aspetti caratteriali più duri, trovano così spazio anche molti suoi compagni, allenatori e avversari. Piacevole l'espediente del flashback alternato. Va detto che quando entra in pista The Worm ruba la scena a tutti. Un ciaf da tre.

MJ è stato e forse resterà la più luminosa stella NBA, capace di anticipare la mediaticità dei futuri social con una capacità unica di attrarre spettatori. La serie è una splendida antologia di quel periodo che ha visto i Bulls divenire dal niente la più forte franchigia all time per poi scivolare nuovamente nell'anonimato. Accanto al "mostro" AirJordan c'è ampio spazio per i "comprimari" (tali solo per confronto) e per gli aspetti terreni dello stesso. Efficace il continuo rimbalzare coi fashback e assolutamente curata la parte intervista. Troppo celebrativa? No, mai.

Le tappe salienti del più grande team NBA della storia, soprattutto in relazione alle annate giocate/vinte. Una clamorosa serie in grado di abbracciare epica e sport assieme, che avvince e sorprende nella sequela di andirivieni temporali e nella qualità delle riprese inedite, ora vere e proprie gemme di storia sportiva. Che il racconto passi dal collettivo o dal singolo, è stupefacente l'impresa di un giovanissimo MJ che già da ragazzo prevedeva grandi annate per sé e la propria squadra.