The jester - Corto (2016)

Molto semplice nel concetto (ad Halloween un ragazzo s'imbatte in un peculiare individuo) ma riuscito. La differenza con altri corti a tema sta nell'indovinata e non dozzinale scelta del "villain", non il solito mostro o mimo ma un prestigiatore dall'aspetto singolare e dalle fenomenali capacità (notevole Sheffield nel dargli una mimica "elastica" ed elegante). Gratificatelo e sarà gentile con voi, ma guai ad essere troppo tiepidi nel giudicare i suoi numeri... Non pauroso né gore, ma sottilmente inquietante sì. Da vedere, insieme ai due seguiti che approfondiscono il personaggio.

Discreto corto ambientato nella notte di Halloween che vede in scena quasi esclusivamente in scena due personaggi. Pur non aggiungendo molto al genere, si può apprezzare soprattutto per una prima parte che incuriosisce per come si svilupperà la storia e per una conclusione non banalissima (mentre il pre-finale ha sviluppi abbastanza prevedibili). Il regista Krawchuk se la cava anche come protagonista principale, mentre del suo "rivale", interpretato da Sheffield, possiamo apprezzare la gestualità, in quanto recita tutto il tempo col volto coperto da una maschera.

Semplice e (quasi) senza sangue ma riesce ad essere inquietante e quindi vince la sua scommessa. Buona l'ambientazione notturna - halloweeniana, poi compare il Giullare con una maschera ghignante che ricorda il terribile Art the Clown di Terrifier e che mette i brividi. Nel confronto tra il Giullare e il ragazzo si respira una sottile tensione che sfocia nella seconda parte più "magica" e in un finale abbastanza sorprendente. Bello il look con smoking arancione e tuba del Giullare e ottima la mimica corporea di Michael Sheffield.

Mentre sta passeggiando per la strada nella notte di Halloween, un ragazzo viene fermato da un tizio mascherato che inizia a esibirsi in trucchi di magia. Il ragazzo non mostra di gradire e l'altro non la prende bene... Corto riuscito, nella sua economia di mezzi: la maschera del villain, pur rieccheggiandone tante altre, è efficace e l'attore che lo impersona dona alle sue movenze un'ipnotica eleganza. Buoni anche i due seguiti. Un film tratto dal corto risulta attualmente in post-produzione: speriamo che il passaggio al lungometraggio non annacqui troppo l'idea.