The Grand Canal, Venice - Corto (1898)

La vista si apre, quasi sùbito, sul Canal Grande. Per un attimo si vede anche il Ponte di Rialto. Se bello è l’inizio, con l’itinerario curvilineo dell’operatore, meno brillante ne è però la continuazione, nella quale si preferisce inquadrare i palazzi sulla destra, perdendo un po’ la scenografia generale del Canale. Purtroppo si naviga troppo a ridosso degli stessi, cosicché non se ne colgono né la dimensione né la magnificenza. Gli altri soggetti veneziani di Dickson (mercato degli ortaggi e gondole) sono nettamente superiori.

Poche decine di secondi per mostrarci il canale  del titolo, con ripresa effettuata da un'imbarcazione. La prospettiva all'inizio è assai interessante; poi, una volta svoltato l'angolo, si banalizza un po'. Rimane comunque facile immaginare lo stupore con cui il pubblico dell'epoca doveva assistere alla proiezione del filmato, trovandosi letteralmente a "vivere" la laguna veneziana. Non all'altezza di altre produzioni similari di Dickson, ma comunque più che degno.

La cinepresa scivola sui canali veneziani in modo fluido e suggestivo: bellissimo l’avvio immersivo della pellicola con la curva dell’imbarcazione su cui sta l’operatore, che svela il Canal Grande con effetto spettacolare e di “sorpresa” di buon impatto, per poi procedere con la classica sfilata delle facciate dei palazzi, non senza catturare nell’inquadratura anche un gondoliere in attività. Il breve film funziona proprio nell’aver colto e restituito della città lagunare l’essenza liquida e fluida, pur con le possibilità tecniche dell’epoca.

Una quarantina di secondi per mostrare un pezzo del Canal Grande a Venezia: tutto qui. Una delle migliaia di vedute dell'epoca, non di grande qualità. Colpa dell'operatore che riprende il soggetto troppo a ridosso dei palazzi, impedendo così allo spettatore, specie quello dell'epoca che non aveva tante altre possibilità di conoscere una delle meraviglie veneziane, di capire la magnificenza e la bellezza di edifici che rendono inconfondibile il paesaggio urbano. Pur capendo i limiti "tecnici" dell'epoca non si può non considerare il corto poco riuscito.