Il Gingerweed Man introdotto nel tremendo Evil bong 666 torna con uno spin-off tutto suo, che lo vede alle prese con un fiore di marijuana mutante di nome Buddy e complotti malefici fra drug lord. Non è difficile immaginare il tono e il livello qualitativo dell'opera, in linea con le produzioni "stoner" di Band: effetti visivi da due lire, regia statica e gag scervellate (un paio di volte divertenti). Diviso inutilmente in due capitoli, date la breve durata e l'inconcludenza del plot si direbbe il pilot per una serie: il cliffhanger dopo i titoli di coda preannuncia almeno un sequel.
MEMORABILE: "My heart belongs somewhere else and there's nothing that can change tha... Boobies!"; Buddy casinaro; Cameo di Ooga Booga; Il colpo di scena finale.
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Tutto sommato, insieme a Evil Bong 777, mi azzarderei a definirlo il miglior (non-)episodio della saga.
Mi fa paura... Ma tanto so che lo vedrò. Non risparmiar dettagli, sono curioso
Era bene o male quello che mi aspettavo, quindi non sono rimasto deluso... Non è da intendersi esattamente come un complimento. A ogni modo battut(acc)e a iosa, un paio di seni, plot ridotto a zero ed effetti visivi, ovviamente, da barzelletta. Il Gingerweed Man è un bel marionettino con tanto di fili trasparenti ben visibili, peccato solo che si sia optato per l'escamotage della bocca finta copia-incollata in post-produzione per farlo parlare: scelta economica, ma poco appetibile per gli amanti del lattice. Fa comunque piacere rivedere Ooga Booga, che garantisce quell'extra di splatter che, volenti o nolenti, in una "Bandata" è d'obbligo. Per i tre quarti d'ora che dura, penso che sia uno staccacervello accettabile per i fan fullmooniani, se non altro per spirito di completismo! Ho paura, tuttavia, che arriverà anche un sequel...