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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/04/20 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 3/04/20 00:37 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Nel calderone di Lee c'è un po' di tutto: la droga allucinogena omicida di Wild beasts, gli infetti di 28 giorni dopo, le sintomatologie boschive di La casa, il disfacimento fisico di Cabin fever. Ma al di là del derivativo è una goduriosa splatterfeast (intestini estirpati, gambe spezzate, dita vomitate, camere di contenzione ridotte a mattatoi e i bellissimi titoli di testa in gorgoglii liquamosi ematici) in cui gli "zombi" si scannano tra di loro e si segnalano la follia sadica dell'esercito e un gran finale pandemico alla marjiuana. Sanguinosamente scatenato e divertente.
MEMORABILE: Faccia ridotta a un hamburger; La ragazza senza una gamba (Uccidimi); Le visioni distorte ad allucinogene degli infetti; Il sadismo della signora Cob.

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  • Discussione Buiomega71 • 3/04/20 10:18
    Consigliere - 25998 interventi
    Jason William Lee mette nel suo calderone la droga omicida di Wild Beasts, gli infetti modellati su quelli di 28 giorni dopo, le sintomatologie della Casa raiminiana e di Cabin fever, le sperimentazioni dell'esercito in stile Ritorno dei morti viventi 3 e la stoccata "politica" tanto cara a George Romero.

    Ne esce una pellicola frizzante, briosa e sanguinamente divertente, che non lesina sullo splatter e sulla ferocia (l'incipit con i due poliziotti che scoprono l'appartamento del massacro, la gamba spezzata e amputata della ragazza sopravvissuta-Uccidimi-il dito mozzato vomitato, le martellate con abbondanti schizzi di sangue, camere di contenzione ridotte a mattatoi, sviscerazioni e cannibalismo, mani mozzate e facce ridotte ad un hamburger, ferini morsi "zombeschi"), che fa del derivativo virtù (a partire dai bellissimi titoli di testa tra gorgoglii, estasianti spruzzate ematiche dalla bocca e sprofondamenti "bathoryani" nel plasma più denso) e donando alcuni tocchi "geniali" (gli "zombi" si scannano bellamente tra di loro, senza remora alcuna, i morsi non sono infettivi, le visioni distorte e allucinogene di scherno degli infetti come primo sintomo alla rabbia furiosa, il gran finale pandemico a base di marijuana).

    La follia sadica dell'esercito i suoi sanguinari esperimenti (il sadismo della moglie del ministro della difesa tocca vertici altissimi Voglio sentire le loro grida), il prefinale visionario e incubotico sullo yatch con mattanza che omaggia Zombi 2 e certa SF nipponica (penso a Matango il mostro), la narrazione divisa in tre tronconi (l'investigazione del detective con l'unica superstite del primo massacro sul letto di un ospedale alla Squartatore di New York, le inumane "vivisezioni" militaresche-l'internato coatto che si accanisce e fa a "pezzi" la sua compagna- e il gruppo di giovani sull'isoletta a far baldoria prima dell'orgia di sangue di incotrollabile violenza che li invaderà), l'infezione che dilaga, la scoperta del letale virus e il parapiglia "zombesco" tra mazzate, colli spezzati, occhi rossi fulcianamente sanguinanti- o mutuati dagli antropofagi de il Messia del diavolo-, tiri di coca assai letali, derive antropofaghe e final girl.

    Jason William Lee c'ha certo talentaccio, ingrana la quinta del "contagion movie" alla Cabin fever e non è avaro di spietatezza e crudeltà, fino a d una chiusa tanto "ambiziosa" per il genere , quanto monito sull'utilizzo degli stupefacenti (un pò come fece negli anni 70 Jeff Lieberman con Sindrome del terrore).

    Sfx gory di Ryan Nicholson, location boschive evocative e momenti goduriosi di attacchi zombesco/bestiali non poco efferati, che non risparmiano niente e nessuno (più un piccolo twist sull'effetto della polverina bianca modificata per uccidere).

    Visceralmente spassoso e carnalmente appagante.

    Da noi ancora inedito (sia mai che la Midnight le butti un occhio), ho il dvd spagnolo (uncut) della Red Rum.
    Ultima modifica: 3/04/20 17:13 da Buiomega71