La prospettiva cinematografica su David Foster Wallace è un dialogo della durata di cinque giorni intercorso tra il narratore americano e il giornalista David Lipsky. Ma è un dialogo in cui i grandi temi scivolano via e così pure il materiale letterario. È uno scorcio sulla normalità della disperazione, ossia sul quotidiano di una personalità sul ciglio dell'abisso. La cui grandezza si intravede appena. Prendetelo come un cenno al vissuto di quest'uomo. E magari guardatelo in v.o., ché la voce italiana di Jason "How I met your mother" Segel è insopportabile.
Difficile ma non impossibile trarre un film da una vera intervista: per trasporre quella condotta da un giovane giornalista ad uno scrittore inquieto pur se baciato dal successo di pubblico e critica, l'indipendente P. sceglie una strada opposta rispetto alla drammatizzazione operata da Howard col suo Frost/Nixon, puntando sulla naturalezza di questa lunga chiaccherata in libertà on the road. Risultato solo parzialmente riuscito: in alcuni momenti mette voglia di approfondire la conoscenza delle opere dello scrittore, ma a tratti sembra girare a vuoto. Buona prova per lo svagato Jason Segel.
Forse da questo film si apprende poco della "caratura" artistica dello scrittore David Foster Wallace; di certo, The end of the tour è un film onesto, che parla di due personaggi (l'altro è il giornalista David Lipsky) colti in un momento importante del loro percorso umano ed artistico che trovano con qualche difficoltà un rapporto sincero al di là delle esigenze professionali. Un film fatto di dialoghi e di una piacevole ambientazione "on the road", segnato da una buona sceneggiatura e dalla bella prova dei due protagonisti.
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DiscussioneDaniela • 28/03/16 12:43 Gran Burattinaio - 5927 interventi
Si tratta della trasposizione dell'intervista "Although of Course You End Up Becoming Yourself: A Road Trip With David Foster Wallace"
L'intervista, registrata tra il 5 marzo 1996 e il 10 marzo 1996, venne effettuata dal giornalista David Lipsky allo scrittore statunitense David Foster Wallace, già noto al pubblico ed acclamato dalla critica.
La registrazione avvenne durante la parte finale del tour promozionale del romanzo Infinite Jest che Wallace tenne negli Stati Uniti.
In origine doveva servire per un articolo che Lipsky voleva pubblicare sulla rivista Rolling Stone, presso cui allora lavorava.
Decise invece di non procedere alla pubblicazione, che avvenne solo nel 2010, due anni dopo il suicidio di Foster Wallace.