The eclipse - Film (2009)

Che si possa manovrare la ghost-story coi guanti-antitaglio del realismo lo dicono due film dal recente biennio: Joshua ed il qui presente (preziosissimo) Eclipse. La verità è in una sigaretta accessa in coro, nella quanto mai inopportuna bottiglia di champagne per un saccente, in una rissa convulsa, nello sguardo di pietra di Ciarán Hinds. Un film come se ne fanno pochi, se ne pensano di rado. McPherson sa quello che vuole dal suo film, e alla fine, ai fantasmi ci si crede pure noi. Su queste premesse (realismo, caratterizzazione, credibilità), sì, può rinascere l'horror. Quello che fa paura.

Sinceramente mi aspettavo una maggiore incisivutà da questo film, che risulta sì abbastanza originale e formalmente pulito, ma che manca - a mio parere - di vero pathos e di riconoscibile personalità registica. Gli innesti soprannaturali non sembrano sempre centrati, anche se in qualche caso vengono inseriti in sequenze visivamente efficaci. Deludente per me, ma non inguardabile.

Film di atmosfera molto incentrato sugli attori che in effetti non deludono affatto. Difetta magari al momento di decidere la direzione da prendere, anche se ha il merito di non battere percorsi facili, dando allo spettatore la sensazione di rimanere sospeso. Più storia d'amore che altro, caratterizzata da tormenti psicologici che occasionalmente sconfinano nell'horrorifico. Una storia atipica per i due caratteri coinvolti, accomunati dalla sensibilità e vulnerabilità.

Insegnante vedovo non consolato incontra durante un festival letterario una scrittrice sensibile al soprannaturale, tampinata da un autore di best-sellers arrogante e borioso. Forse nascerà un amore. Commedia sentimentale tristanzuola condita da apparizioni fantasmatiche (un paio delle quali fanno fare un balzo sulla sedia), di bella ambientazione irlandese, ben recitata dai protagonisti, ma che lascia un'impressione di incompiutezza (perché il suocero anche "prima"?)