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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/08/20 DAL BENEMERITO PUMPKH75
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Pumpkh75 6/08/20 14:28 - 1735 commenti

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Sotto i plumbei cieli d’Irlanda si diffonde una epidemia sanguinaria ma, se il mentre sono solo incubi e ricordi, quel che viene raccontato è il post: temi universali (l’accettazione del diverso, l’ambiguità intrinseca del concetto di mostro, il dolore della malattia), radici politiche (lapalissiani i riferimenti all’IRA) e oltremodo una capacità di storia e attori di amalgamare le emozioni, tant’è che gli effetti speciali quasi si eclissano ed è una scelta che non scalfisce la visione. Perfetta la simbiosi tra Tom Vaughan-Lawlor e il rancore del personaggio. Promosso senza dubbi.

Marchcav 7/08/20 21:51 - 10 commenti

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Scene convincenti, ritmo ben dosato, tematicamente intelligente e sorretto da interpretazioni notevoli. In questo dramma zombesco a tema malattia ed emarginazione, la cornice irlandese è storicamente adatta e principale ispirazione per le lotte civili rappresentate, e il risultato finale è meritevole di attenzione grazie anche al distaccamento dai cliché del genere horror. E di horror in questo caso ce n'è poco, almeno non nel significato cinematografico del termine. Degno erede, seppur con dei distinguo, delle metafore sociali romeriane.

Kinodrop 10/08/20 20:23 - 2908 commenti

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Per i "guariti" da un'epidemia che li rendeva feroci cannibali, il periodo di reinserimento sarà piuttosto arduo e a volte più drammatico dello stesso contagio. Una vicenda che lascia latenti gli aspetti più "vistosi" e cruenti per concentrarsi sulle psicologie lacerate dei protagonisti e sulle dinamiche sociali di accettazione o di repulsione, che si concretizzano in furiosi scontri e rese dei conti (con palesi riferimenti all'inquieta situazione politica irlandese). Molto compassato e piuttosto lento nello sviluppo, stenta a far presa sia come dramma che come horror.

Daniela 16/08/20 15:21 - 12606 commenti

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Dopo un'epidemia che ha trasformato gli infetti in cannibali furiosi, il governo medita di sopprimere quelli che resistono alle cure mentre i guariti soffrono le difficoltà di reinserimento, tra ricordi del passato, rifiuto da parte dei sani, voglia di riscatto mediante la lotta armata... Declinazione originale di un soggetto molto sfruttato che trova nell'ambientazione irlandese l'occasione per specifici riflessi socio/politici sul solco della lezione romeriana. Molto malinconico, talvolta incerto, ma interessante, bene interpretato, un buon horror: l'I.R.A. degli zombi.

Mco 8/11/20 21:47 - 2323 commenti

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Buona l'idea di partenza, focalizzando l'attenzione dello spettatore sugli effetti della cura prestata a coloro che si sono via via trasformati in creature assetate di sangue. Netta è dunque la similitudine con l'emarginazione successiva ad un periodo di recupero dalla tossicodipendenza, con le diffidenze che ne conseguono a livello sociale. Il ritmo non è dei più alti, sebbene la qualità delle interpretazioni (above all Sam Keely) permette al film di non scivolare sul letto della noia. In sintesi, dalla terra di Stoker un piacevole quid che esula dai soliti cliché di genere.

Puppigallo 16/12/21 13:48 - 5250 commenti

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Per il tipo di infezione sembra nato da una costola di 28 giorni dopo, ma fortunatamente la pellicola vira subito verso il punto di vista e la situazione degli infetti "risanati" o quasi, discriminati e costretti a subire violenze, tanto che per alcuni sarebbe stato meglio un viaggio di sola andata. Gli attori sono in parte, il ritmo non ne costituisce certo il punto di forza, ma per assurdo, proprio quando accelera nell'epilogo sa di forzatura, di concessione all'aspetto più commerciale, il tutto atto a risolvere in un modo o nell'altro. Un'occhiata però la merita di sicuro.
MEMORABILE: "Loro ricordano tutto"; "Moriranno comunque"; "Sei tu il motivo per cui non sono al sicuro"; Madre in un lago di sangue e figlia a terra vicine.

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