E' quasi un buon film, che si regge su un'ottima impalcatura tecnica ma che dà il meglio di sè stesso nella prima parte quando ancora i ruoli si devono delineare. Poi il progredire degli eventi propone varie svolte in cui ogni tanto si può finire fuori strada, ma il regista dimostra una certa capacità nel non abusare di troppi cliché e nel saper canalizzare le emozioni sul confronto tra le due protagoniste. Efficace anche la gestione del sonoro.
Due giovani donne entrano in contatto telefonico: hanno la stessa età ed abitano nella stessa casa, ma a separarle sono 20 anni di distanza.... Fanta-thriller sudcoreano che ricorda all'inizio Frequency nel mostrare le conseguenze sul presente delle modifiche apportate ad eventi del passato, per poi prendere una strada quasi horror dopo che una delle due parti in gioco ha rivelato la sua vera natura. La trama complessa con poche sbavature, l'ottima prova delle protagoniste e la tenuta ansiogena in crescendo ne fanno un film imperdibile per gli amanti dei paradossi temporali.
MEMORABILE: I sacchi di spazzatura che grondano sangue.
In una villetta di campagna "convivono" due ragazze ma "a distanza di 20 anni"; l'unico tramite tra una vita vissuta e una vita da vivere, un cordless in grado di modificare secondo il celebrato paradosso temporale gli eventi di entrambe. Una nuova versione in chiave horror-thriller di Frequency, che regge bene finché il contatto tra le due è solo virtuale; quando invece progressivamente diventa fisico, la magia "dell'impossibile" perde la sua ragion d'essere. Spettacolare dal punto di vista scenografico - location, montaggio, riprese - tiene per le performance delle due attrici.
MEMORABILE: Lo scambio di favori tra presente e passato; Il sotterraneo della villa; Lo "sgretolarsi" del presente ad ogni mutazione nel passato.
Ambizioso plot sudcoreano il cui intreccio si basa sull’assunto di una dislocazione temporale che risulta la pietra angolare attorno al quale ruota ogni cosa. Non sempre è facile tenere il passo, soprattutto all’inizio quando le sfumature sono ancora tutte da comprendere. Dura qualche minuto troppo e lo si nota in quei frangenti in cui ripete situazioni pressoché identiche. Quando si parla di paradossi temporali è opportuno garantire una certa snellezza, onde evitare di perdersi in passaggi che potrebbero sfilacciare la comprensione della trama.
Di film sui paradossi temporali è pieno il cinema, ma questo ha una marcia in più per come sa intrecciare i destini delle protagoniste e le loro interazioni e per come sa scoprire le sue carte solo gradualmente. E infatti la parte migliore del film è la prima, in cui i meccanismi temporali-narrativi, nonché la natura dei personaggi, non sono ancora ben delineati. La seconda è più "usuale" ma sa mantenere alta la tensione fino al finale. Notevole e piazzato al punto giusto il colpo di scena che cambia la prospettiva delle cose. A tratti complesso, quindi da guardare con attenzione.
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DiscussioneDaniela • 3/12/20 05:03 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Disponibile su Netflix in originale con sub italiani.
Perfetto per "The caller", ma di "Frequency" non pare remake, né l'uno né l'altro.
Giustissimo, infatti Frequency viene da taluni indicato come archetipo di The caller, ma non ho assolutamente detto che i due film sono ufficialmente imparentati: ho solo citato la pellicola di Hoblit a mo' di nota a margine (e del resto alcuni utenti la menzionarono già nelle loro recensioni). Un po' come dire che L' uccello dalle piume di cristallo discende in parte da La ragazza che sapeva troppo di Bava, ovviamente senza esserne il remake. Io ho visto solo Call, ma non ancora Frequency ne' The caller, quindi per ora mi astengo dal paragonarli in alcun modo.
DiscussioneZender • 9/05/22 15:05 Capo scrivano - 47698 interventi
Ah ok, quindi non è proprio da segnalare in note, dove si indicano solo le discendenze "ufficiali".