Note: Telenovela brasiliana prodotta da Rede Globo e trasmessa in Italia da Rete 4 (dal 2000 al 2001) e da Rai Tre (per due volte consecutive dal 30 giugno 2008 al 13 ottobre 2009).
Soap d'altri tempi che acquista il valore della rarità in quanto girata con genuina semplicità. Ambientata in Brasile alla fine del 1800, narra la storia di alcuni emigrati italiani costretti dalla fame a lavorare nelle "fazendas". Si sviluppano storie d'amore e di puro sentimento tra personaggi così candidamente delineati che diventano subito familiari, con relazioni incrociate e rivalse continue. Spiccano anche le ristrettezze e le convenzioni sociali di un'epoca ancora fortemente patriarcale. Finale consolatorio e pieno di speranza per tutti.
Atroce. Quando ne sento parlare sto male. Tediosissima telenovela che all'epoca ebbe un certo successo in Italia (se non ricordo male ne parlò molto bene pure qualche alta carica statale), a mio avviso in modo inspiegabile. La serie non si eleva minimamente dalle solite telenovele.
Eccellente proposizione della novela sudamericana, dove spiccano ben altri valori preponderanti rispetto a quelli che siamo abituati ad ammirare nelle soap opera dei Paesi del benessere. Qui la povertà è tangibile, gli amori più ruspanti, gli ambienti più reali (anche se non difettano loci sfarzosi di tanto in tanto) e c'è un cast che pare sempre in un teatro alla sera d'apertura. Soprattutto la seconda parte poi ("Terra Nostra 2- la speranza") vale la pena di essere vista.
Interessante telenovela centrata sull'emigrazione italiana in Brasile, supportata da un buon cast. Certo, ci sono alcune situazioni e caratterizzazioni convenzionali, c'è la bizzarria di infilarci una OST di brani napoletani quando si dice chiaramente che si tratta di emigrati dal nord Italia, ma a parte queste e qualche altra piccola imperfezione direi che sia sicuramente godibile, anche perché lunga ma non infinita, scevra di volgarità e con in mezzo anche qualche sprazzo di storia. Gradevole.
MEMORABILE: I duetti tra Magliano Senior e la moglie che lo offende ventiquattr'ore su ventiquattro.
Due giovani italiani si innamorano su una nave diretta in Brasile, ma il destino li divide. Girata senza dispendio di mezzi in merito a location, trucco e costumi, la soap propone temi moderni quali scambi di coppia, amori che non badano a notevoli differenze di età, gravidanze fuori tempo e luogo, riconoscimenti di paternità interrazziale. Il ritmo è incostante causa puntate ripetitive, ma le emozioni trasmesse sono innumerevoli, nonostante verso la fine le vicende della coppia principale vengano adombrate da quelle relative a personaggi di contorno. Nel complesso comunque buona.
MEMORABILE: I brani " a soggetto"; I cadaveri gettati in mare.
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Una curiosità che forse pochi sanno (io stesso l'ho scoperto molto tempo dopo rispetto la proiezione su rete4) è che la serie è stata trasmessa in Italia in modo incompleto: infatti per qualche strano motivo non fu trasmessa (nè al primo passaggio Mediaset nè in quello Rai) la puntata in cui la protagonista ritrova il suo amato primogenito, creduto morto dopo aver contratto una malattia a metà storia. Nelle scene finali trasmesse in Italia il piccolo appare, ma non viene detto che è lui, dando a credere sia un altro figlio avuto dai protagonisti. La puntata, che non esiste doppiata in Italiano, è disponibile in lingua originale sui siti di streaming.
Il protagonista Thiago Lacerda ha raccontato di avere invitato la collega Ana Paula Arósio (anche lei interprete principale) a una produzione teatrale in commemorazione del 20 ° anniversario della soap, nel 2019., ricevendo però un rifiuto. "Non le ho mai più parlato" - prosegue l'attore - "È triste, perché sarebbe stato meraviglioso realizzare un nuovo progetto con lei, vent'anni dopo". Arósio ha abbandonato bruscamente la telenovela "Insensato Coração" (2011) - e il mondo delle telenovelas brasiliane in generale - durante le riprese e da allora ha fatto solo sporadiche apparizioni nei film.