Tavern man - Corto (2012)

Un cuoco gestisce una taverna dai risultati fallimentari, ma lui non demorde e cerca con ogni mezzo di soffiare clienti alla concorrenza. Cortometraggio, una quindicina di minuti, in cui Kaurismäki conferma appieno il suo stile: cromatismi un po' spenti ma efficaci; laconicità: qui addirittura i dialoghi sono assenti, ma c'è la bellissima musica portoghese a sostituire le parole; un personaggio dolente e malinconico che non si arrende e che non perde la sua umanità. C'è anche qualche riuscito sprazzo umoristico. Buono.

Il regista finlandese per questo cortometraggio va in trasferta e ambienta la storia in quel di Guimarães in Portogallo. Qui un uomo gestisce una taverna scalcinata che ha poco da offrire agli ipotetici avventori e che subisce una concorrenza spietata da parte degli altri locali. Pur non essendo nel suo habitat naturale Kaurismäki riesce ugualmente a girare una storia con il suo solito stile asciutto, senza praticamente alcun tipo di dialogo e con il protagonista che trasmette un senso di solitudine assoluta. Per chi ama il regista finnico questo è un concentrato del suo stile.