Taboo - Film (1977)

Un avvocato ed il suo strambo circolo di persone dalla sessualità disturbata cercano di organizzare una manifestazione per affermare la liceità dei loro diritti. Il film -di quasi due ore- è tutto qui, e tolte le molte sequenze erotiche non evita la noia; certo in Italia sarebbe stato un film inconcepibile, visto che tra i vari diritti rivendicati ci sono anche la necrofilia e l'esposizione delle proprie nudità a minori. E vedere il grande Gunnar Bjornstrand nel ruolo del travestito "Baronessa" mi ha parecchio intristito.

Se da un lato è un film lungo, dall'altro fa capire come per far accettare alla società i "sessualmente diversi" sia necessario che questi ultimi trovino il coraggio di esporsi così come sono. Perfino l'avvocato che li difende e li aiuta moralmente è come loro e se ne accorgerà quella poveretta che si innamorerà di lui, visti gli affronti che dovrà subire; ma sarà la sua dignità a salvare tutti e due dal baratro. Lei e una sarta sessualmente polivalente sono la nota migliore del film, ma anche un paio di storie di questi emarginati toccano forte il cuore.