Mega-imprenditore di internet progetta un'invenzione informatica che può rivoluzionare la comunicazione ma anche mettere in pericolo la libertà. Filmetto per ragazzi (sarà proprio il ragazzo genietto a scoprire i loschi affari del boss) con qualche vaga ambizione, ma che non riesce ad appassionare nonostante deboli guizzi. Decisamente superficiale e prevedibile, con tanta estrosa e strampalata tecnologia per strizzare l'occhio agli internettari. Perdibile.
Pessimo thriller telematico. Che la rete sia utilissima e al tempo stesso pericolosa è un fatto assodato e quindi questo film non offre nulla di nuovo. Zero azione, zero tensione, zero nella recitazione (Phillipe è particolarmente cane) per un film davvvero insulso.
Thriller tecnologico dalle discrete premesse (lo spunto è scontato ma attuale e fornisce un possibile ottimo terreno di gioco) ma sviluppato in maniera troppo piatta. Il film di Howitt difetta sotto troppi punti di vista: manca la tensione, manca la giusta dose di azione/adrenalina, gli attori sono insufficienti e lo spunto narrativo di cui sopra è abbozzato senza alcuna riflessione degna di nota. Si salva giusto qualche simpatico ambiente hi-tech. Da evitare.
Robbins non è nuovo a partecipazioni a capolavori alternate a sciocchezze (purtroppo qui ci siamo di fronte). La trama è piuttosto superficiale e infarcita dai cliché del caso, gli stessi protagonisti non toccano i 30 anni se si eccettua Robbins in versione sosia di Gates e pochi altri. Synapse rivoluzionerà il mondo delle comunicazioni ma sopratutto annienterà chiunque si trova sul suo cammino, ed è inutile dire che sarà il figo-genietto (una rarità) a smascherare i cattivoni. Il ruolo della Forlani aggiunge faciloneria (semmai servisse).
Se fai interpretare una sorta di Gates/Jobs a un radical chic sfegatato come Robbins è chiaro che salta fuori un Signore del Male da romanzo fantasy. La sceneggiatura lo asseconda in toto, con personaggi talmente esagerati e stilizzati (sia i buoni sia i cattivi) da compromettere la credibilità. E se l'apologo contro il business è esagerato, quello contro lo strapotere della tecnologia resta in superficie. E la componente “impegnata” toglie spazio quella thriller. Fiacco.
MEMORABILE: Unico motivo d'interesse: può essere visto come una profezia di social networks, wi-fi e altre diavolerie.
Se per un attimo si dimentica la bassa qualità del prodotto, non si può che dire chapeau a questo film che vent'anni fa aveva previsto pari pari lo sviluppo reale della rete e delle moderne comunicazioni in tempo reale. Profetico davvero, anche nell'idea di villaggio globale. È chiaro che il film ha una infinità di difetti e lascia molto a desiderare, soprattutto per le caratterizzazioni tagliate con l'accetta e per l'eccessiva enfasi assegnata al personaggio interpretato da Phillippe. Anche il finale lascia molto a desiderare.
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HomevideoXtron • 27/03/12 17:35 Servizio caffè - 2149 interventi