Aspirante cantante viene coinvolta suo malgrado in un giro di prostituzione a Tokyo. Lavoro che non sconta affatto la destinazione televisiva; saranno la regia dell'esperto di exploitation Kaplan o gli standard più permissivi dell'epoca, ma il film è abbastanza violento e ci sono persino brevi nudità, anche della giovane Leigh. Spiccano Mako e Soon-Tek Ho nei soliti ruoli da villain orientali; buona la fotografia notturna, tra neon e localacci di strip-tease, così come la ost a metà tra musica tradizionale giapponese e synth-pop. Nulla di eclatante ma una visione la può meritare.
Molto ben realizzato. Ci mostra la faccia sporca della prostituzione gestita dalla malavita. Vittima (ma se la cava meglio delle altre) una giovane interpretata da Jennifer Jason Leigh, attrice non sempre eccelsa ma che qui se la cava bene. Nel cast hanno un'ottima parte i tre attori orientali, tra i quali Mako e Soon-tek Oh; non male anche Richard Narita nel ruolo del "buono". La prima parte e quella centrale sono sicuramente le migliori, mentre l'ultima vira troppo sul film di mafia-azione. Sicuramente da riscoprire.
MEMORABILE: Lo squallido club di Osaka e la faccia di Marylin quando vede il posto; La prima ragazza ridotta a prostituta alcolista.
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