Sudden fury - Film (1997)

Quando un noto sicario viene tradito dai suoi stessi committenti, astri nascenti del narcotraffico, una sanguinosa rivincita sarà inevitabile. Violentissimo crime semi-amatoriale che sembra frutto della collaborazione tra un fan di Tarantino e il cugino inglese di Timo Rose. La confezione rozza, la banalità del plot e la men che semplicistica caratterizzazione dei personaggi (poco possono i risibili flashback bellici del protagonista) si lasciano dimenticare volentieri dinanzi a un tripudio di effettacci splatter e climax action che denotano ammirevoli sforzi produttivi. Divertente.

Coniugando tutti i possibili modi e tempi della voce del verbo tarantineggiare, e con una rudimentale trama di vendicativi effetti domino concentrici, Ward non perde pretesto per tinteggiare di cremisi e vermiglio ogni millimetro di schermo con tutto il più attillato manierismo di cui è capace, facendo del cinema un diffusore di veleno penalizzato da una mancanza di misura cronologica e da un uso smodatamente fumettistico del parco attori. In tutto ciò, sia messo agli atti un Warbeck al suo più irresistibile over-roleplay di sempre; e si deve a questa catapulta il meglio a seguire.