Sua altezza si sposa - Film (1951)

Il film ricalca la biografia del giovane Fred Astaire il quale, prima di dedicarsi al cinema, faceva coppia con la sorella Adele poi impalmata da un lord inglese. Il numero in cui Fred sembra destreggiarsi fra le pareti di una stanza in apparente assenza di gravità è diventato famoso, ma il duetto esplosivo con Jane Powell di “The liar song” è da circoletto rosso. Due assi non fanno un poker però a volte possono bastare.

L'altezza che si sposa è Elisabetta II ed in tale occasione è invitata ad esibirsi a Londra una coppia di ballerini americani, fratello e sorella nella vita... Ispirata alla prima parte della carriera di Astaire, la vicenda è al solito un mero pretesto per incastonare le sequenze danzate e da questo punto di vista non delude, compensando le sdolcinatezze sentimentali: Powell è un'ottima partner, ma i numeri più belli sono quelli in cui Fred, con suprema eleganza, si esibisce in solitaria, prima dentro una palestra, poi in una stanza con pareti e soffitto calpestabili: pura magia in movimento.

Film valido soprattutto da un punto di vista musicale e coreografico. La sceneggiatura è ai minimi termini e serve come mero pretesto per confezionare momenti canori e ballerini. Astaire ci concede un paio di numeri davvero eccezionali (in palestra e in camera) e questo basta a garantire la sufficienza al risultato. Bella la fotografia dai colori sgargianti, un po' lento il ritmo.

Fratello e sorella vengono ingaggiati per ballare ai festeggiamenti delle nozze reali inglesi. Commedia musicale incentrata sul doppio innamoramento: la Powell è mielosa e Astaire fa almeno qualche battuta caustica sul matrimonio. La trama è priva di grandi sviluppi, con i numeri di danza che tengono l’attenzione, soprattutto quelli singoli. Un paio di esibizioni sono di livello superiore per via di una certa inventiva. Scarso il finale, sfruttando immagini di repertorio della vera celebrazione reale.