Studio 666 - Film (2022)

Quello che verrà ricordato come "il film dei Foo Fighters" è di fatto un horror con toni da commedia non dissimile da tanti prodotti analoghi degli anni 2000; il soggetto a sfondo rock è a sua volta già visto e omaggia vari film 80s, così come le tante citazioni da horror più o meno famosi, da La casa a The burning. Tanto lo splatter, per quanto innocuo; la band risulta naturale (tranne Smear, molto impacciato), a tratti ci si diverte ma resta un prodotto destinato ai fans del gruppo e di Grohl, di cui parrebbe un puro progetto di vanità. Gustosi i vari cameo.

In cerca di ispirazione per il loro decimo album, il gruppo dei Foo Fighters si trasferisce in una villetta isolata, ignorando che anni prima era stata teatro di efferati omicidi. Non passa molto tempo prima che all'interno della casa si manifestino fenomeni sovrannaturali... Horror soft-splatter all'insegna del binomio rock e satanismo già più volte proposto dal cinema, più simpatico sulla carta che alla visione: sicuramente sarà apprezzato dai fans della band, ma chi li conosce poco o nulla rischia di ritrovarsi spaesato come l'invitato a una festa dove non conosce quasi nessuno.

Come per Spinal Tap, Kiss o altri, anche i Foo Fighters sfornano il film concepito su misura per loro, ma in questo caso è una commedia horror che miscela soprannaturale e splatter. Soggetto molto interessante che fantastica attorno a quanto è successo durante le registrazioni del decimo album in una villa a Encino (si parla di eventi paranormali) e è molto intrigante sia l'antefatto che tutta la prima parte preparatoria durante le sessioni e il soggiorno nella villa. La parte finale delude: scadendo nello splatter da video game, nel fantasy horror finisce in noia.

Diavolo (o demone?) d’un Grohl: l’idea di mostrare paturnie e problematiche di una rock band (la supposta morte del genere, la mancanza di ispirazione) attraverso filtri alternativi è a dir poco appetitosa. La realizzazione invece ricalca un album con troppi filler: eccelle nello splatter (la fine di Rami Jaffee è esplicativa), tentenna quando si balocca con l’ironia e quando deve tirare le somme tende a strafare per generosità e passione. Mezzo voto in più per la sola presenza dei Foo Fighters ma, viste le conseguenti aspettative in parte disattese, in egual modo mezzo in meno.