Stringimi forte papà - Film (1978)

Un circo, con le sue squallide roulotte e le bestiole ammaestrate a suon di frusta, sono il teatro delle vicissitudini di un pargoletto che, sognando di diventare trapezista come l'amato papà (che vorrebbe abbracciare... ma è morto), subisce le angherie di una madre assente e un patrigno brutale. Il tributo di Tarantini al genere lacrimevole paga lo scotto di una povertà di mezzi lampante (pur con qualche nome celebre) e una vicenda quasi mai interessante, neppure sotto il profilo trash. Il titolo epocale ahimè tradisce le aspettative.

Lacrima-movie che segue pedissequamente tutti gli stilemi del genere senza aggiungere nulla di nuovo ad esso. La storia è piagnucolosa come sempre (con tanto di finale semplicemente patetico) e, naturalmente, è insopportabilmente ricattatoria e iettatoria (il che la rende fruibile solo agli appassionati di questo tipo di pellicole). Gli altri si rismparmino la visione.

Lacrima di ambiente circense, con il povero bimbo trascurato dalla madre e vessato dal patrigno. L'arrivo di un amico del defunto padre sembrerà far intravedere un raggio di speranza ma, come si sa, nei lacrima il tributo di sangue è dovuto! Tarantini cerca di creare empatia verso lo sfortunato bimbo avendo però a disposizione una sceneggitura povera di spunti in cui ben poco succede; i buchi quindi vengono riempiti con numerose scene di vita e spettacolo circense. Onorato è giusto nella parte del truce patrigno, buono anche il bimbo protagonista.