Un gruppo di astronauti in missione su Marte alle prese con un imprevisto tecnico che fa schiantare la navicella sul pianeta rosso. La pellicola risulta suggestiva grazie alle contaminazioni aliene e all'atmosfera, realizzata a basso budget ma comunque di qualità. La passeggiata sul pianeta rosso e la relativa inaspettata scoperta è il pezzo forte del film. Credibile, considerato che è un film di fantascienza spagnolo.
Un film che dà asciuttamente il senso dell'ignoto, dell'irreversibilità tragica di una situazione che si mischia con una scoperta indecifrabile e angosciosamente incondivisibile, delineando con misura le reazioni emotive e dialettiche di coloro che, accidentalmente, conosceranno un destino sgomentevole. Il tutto con mezzi spartani per il 2001 e per il genere (quasi un film "da camera", sia dentro l' angusto modulo spaziale che... fuori) ma facendoci immaginare e immedesimare. E allora che l'azione e l' "effetto" latitino pure, va bene così.
Film come questi mi rattristano un po'perché mostrano che si può fare anche in Europa (quindi anche da noi) dell'ottima fantascienza, di qualità e con budget contenuti. Il tema è quello non originalissimo del naufragio sul suolo marziano, ma il film, molto parlato, più filosofico e meno "americano", funziona fino alla fine. Ottimi attori e davvero buona l'ambientazione nel suo complesso. Anche il modulo spaziale risulta semplice ma estremamente credibile. Secondo me non ha nulla da invidiare a Mission to Mars e Pianeta rosso, effetti a parte.
MEMORABILE: L'astronauta italiano di nome Baglioni!
La corsa alla riconquista del pianeta rosso caldeggiata a inizio millennio da Hoffman e De Palma coinvolge agonisticamente anche la Spagna. Con un budget 20 volte più esiguo di quello dei suoi anticipatori nordamericani, María Lidón appronta un viaggio ai confini della sopravvivenza e della disperazione carico di atmosfera, emozioni e assoluta credibilità, nonostante la frugale limitatezza delle risorse investite. L'approccio femminile della regia ammortizza perspicacemente le sfaccettature più efferate e disturbanti, dilatando gli eventi nella rubra desolazione dei vulcanici set canari.
MEMORABILE: La vertigine del chiarificante controzoom conclusivo.
Le tute per gli esterni sono inaccettabili, ma anche i costumi da Upim per gli interni, il trucco, il parrucco, la messinscena son penosi. Anche gli effetti speciali, quelli minimi (i monitor interni) sono post-prodotti malissimo. Mi piacciono i film a basso budget, ma qui, purtroppo, noto tanta sciatteria in tutti gli aspetti che fanno un set cinematografico. Buon o il cast e la sceneggiatura è decente, ma le pecche sono troppe e non giustificate nemmeno da un basso budget.
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Sarà anche un prodotto low-budget e senza effettismi action/splatter ma secondo me il film della Lidon ha poco da invidiare ad opere più danarose come Mission to Mars, Fantasmi da Marte, Pianeta rosso e The last days on Mars. Anzi, gli ultimi due citati li sorpassa agevolmente in qualità.