Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Rilanciato da Pupi Avati con REGALO DI NATALE, Diego Abatantuono intraprende la seconda fase della sua carriera ritrovandosi alle prese con registi di un certo nome. E così, dopo il Comencini di UN RAGAZZO DI CALABRIA, ecco Giuseppe Bertolucci, quello che aveva portato Benigni sul grande schermo. Così come la vita del titolo è strano anche il film, sospeso tra poesia e prosaicità, con una storia semplice e condotta con garbo. Dal romanzo omonimo di Giovanni Pascutto, Bertolucci ha sceneggiato con l'autore...Leggi tutto un lavoro premiato dal consenso della critica, affascinata dal senso della misura dimostrata nella direzione del cast e da un'ironia appena accennata piuttosto insolita, nella nostra commedia. Abatantuono beato tra le donne si giostra la situazione con un'interpretazione calibratissima, mai invadente: dopo aver assistito alla morte di un vecchio amico si ritrova addosso le di lui moglie (Monica Guerritore) e amante (Amanda Sandrelli). In più deve stare bene attento a come comportarsi con la propria fidanzata (Lina Sastri) respingendo al contempo le avance di una paziente (Domiziana Giordano) che assiste come psicologo della USL. Sembrerebbe il caotico valzer degli equivoci a sfondo sessuale tipico del nostro cinema; al contrario Bertolucci riesce a mantenere un invidiabile clima di apparente rilassatezza, lasciando gli interventi più “comici” ai pazienti (Claudio Bisio, Nik Novecento), agli “anziani” (Felici Andreasi, fa il padre della fidanzata) o al geniale incipit con Antonio Petrocelli che in una candid camera da strada ferma i passanti chiedendo loro di sparargli in testa. C'è qualche momento di stanca, il ritmo non è irresistibile e il finale inutilmente ambizioso e inconcludente, ma lo sforzo di Bertolucci e Abatantuono è encomiabile.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Renato 30/09/09 13:34 - 1648 commenti

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Buon film del Bertolucci più giovane, molto curato a livello scenografico e con le bellissime musiche di Nicola Piovani. Abatantuono è il protagonista di questa storia raccontata con garbo, anche se c'è da dire che il cast complessivamente mi è parso maldiretto, se si esclude il grande Felice Andreasi che comunque appare solo in un paio di sequenze. Intrigante, ad ogni modo.

Markus 8/08/10 19:14 - 3680 commenti

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Gli attori buoni ci sono: tra tutti il "nuovo" Abatantuono e un cast femminile di tutto rispetto (ma a mio giudizio estremamente teatrale, che ha appesantito una pellicola già di per sé tediosamente diretta). Giuseppe Bertolucci è evidentemente ammaliato dal cinema di Avati e cerca di emularlo (gli "ruba" anche qualche attore feticcio), ma il risultato è privo di quelle intuizioni a cui il Grande Maestro ci ha abituati. Passaggi forzati, scene artisticamente ambiziose che nulla aggiungono al film se non ulteriore stanchezza.

Zender 13/08/12 08:18 - 315 commenti

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Un Abatantuono al meglio delle sue possibilità nell'ambito del registro più contenuto, una commedia delicata e dolce che senza stupire sa come rendersi piacevole: lavorando sullo spessore dei personaggi, sfruttando la profondità di sguardo del protagonista e il tono insolito della sua interpretazione, muovendolo bene mentre si confronta con le quattro donne che lo circondano (Sastri, Guerritore, Sandrelli, Giordano), scegliendo location non comuni e lasciando ampio spazio alle musiche di Piovani.
MEMORABILE: Gl incontri con Amanda Sandrelli all'ombra della chiesa di San Clemente.

Vitgar 13/07/14 10:17 - 586 commenti

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Buon film sul rapporto tra sentimenti reali e senso di responsabilità nei sentimenti stessi. Dario (Abatantuono) si trova "circondato" da quattro donne con problematiche e necessità completamente diverse; in questo senso il finale è più che comprensibile. Buona sceneggiatura con buoni dialoghi e ottime musiche di Piovani. Abatantuono e tutto il cast lavorano bene. Un po' di malinconia nel rivedere anche per poco Felice Andreasi.

B. Legnani 6/01/15 15:06 - 5519 commenti

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Film curioso, ma più curioso che riuscito. Non proprio credibile il personaggio dello psicologo (peraltro ben retto da Abatantuono), ma ancora meno credibile la galleria di donne che lo circondano: il troppo stroppia e non aiuta un film che poteva venire meglio. Inevitabile un'analisi del poker di femmine. La Sastri è, come previsto, la migliore. La Domiziano è soffusa e credibile. La Sandrelli è troppo acerba per la parte (pur se deve fare una ragazzina). La Guerritore, come di consueto, si atteggia a grande diva e viene a noia sin da sùbito.

Liv 25/09/15 19:19 - 237 commenti

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Il film ha momenti felici (tipicamente l'esordio, com'è nella maggior parte delle nostre commedie nazionali, che qui è geniale e vale tutto il film) e altri noiosi e traballanti, ma è soffuso di un'atmosfera accattivante, che ottimi attori e una buona sceneggiatura riescono a orchestrare. Abatantuono è al suo meglio, nella difficile parte di uno psicologo annoiato dell'ASL. Lo stuolo di donne è reso da attrici di vario talento e di varie pretese. Finale surreale, letterario, un po' da capire.
MEMORABILE: L'esordio, da vedere e rivedere.

Faggi 4/07/16 14:48 - 1548 commenti

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Pellicola con intenzioni autoriali che si arenano presto. Si lascia seguire, Abatantuono ci crede, ma è la regia (più della sceneggiatura) a non convincere, tra sbavature e palesi deficit di ispirazione genuina. Troppo costruito e forzato per essere semplice e poetico come avrebbe voluto. Guerritore senza freni e sopra le righe come al solito. Sandrelli (figlia) simpatica e graziosa non adoperata al meglio. Sastri, Bisio e Giordano fanno quello che possono. Finale discutibile.

Modo 24/05/16 18:11 - 948 commenti

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Commedia che non convince del tutto nonostante sia diretta bene e con garbo. Il Diego nazionale si ritrova con quattro donne dai diversi temperamenti, due delle quali "ereditate" da un amico morto. Film surreale che evita l'eccessivo sentimentalismo. Simpatico il giovane Bisio. Tra le attrici un punto in più alla Sastri. Belle le musiche di Piovani.

Paulaster 8/06/21 09:55 - 4375 commenti

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Psicologo entra in contatto con le donne di un amico deceduto. Film particolare che riesce a mantenere un filo leggero di ironia in un contesto grottesco. Merito di Abatantuono, che nei panni di un ipotetico maschio dominante dà spazio ad ogni componente femminile senza mai prevaricare. Variegate le attrici con la Sastri (brava), la Guerritore (un filo teatrale) e la Giordano (un buon ruolo); solo Amanda Sandrelli sembra troppo giovane e poco utile alla storia. Conclusione ermetica e pretenziosa. Belle le musiche di Piovani.
MEMORABILE: La Giordano pistola in pugno; La candid camera; La Sastri che chiede la mano.

Herrkinski 15/10/21 15:05 - 8052 commenti

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Tra i film appartenenti a quello che all'epoca fu il "nuovo" passaggio autoriale di Abatantuono, mette in mostra senza dubbio le capacità dell'attore, qui nei panni di un personaggio disincantato nei quali si trova a suo agio; il quartetto di donne problematiche con cui ha a che fare è ben caratterizzato, pur se con un certo overacting teatrale (specialmente della Guerritore) tipico di tanto cinema italiano. Il film si muove in una dimensione dimessa e suburbana efficace ed è pregno di un'atmosfera malinconica e sonnacchiosa; riuscito a tratti, meno in altri, datato ma interessante.
MEMORABILE: La madre della Guerritore che cerca di sedurre Abatantuono sul divano e lui: "Signora, io però ho un caldo della Madonna".

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  • Curiosità Zender • 15/08/12 14:49
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Curiosi gli omaggi di Bertolucci ai Maestri del Cinema: il regista fa cambiare il nome alla fermata (diventa John Ford!) della metropolitana davanti alla quale c'è Petrocelli in sedia a rotelle e fa appiccicare fuori un pannello con un'immaginaria linea metropolitana in cui ogni fermata è il nome di un regista! Si noti che la fermata in questione, come dimostrato nella sezione location verificate del film, è quella di Lepanto in Viale Giulio Cesare a Roma



    John Ford viene recuperato poi per dare il nome a una strada (anche se il cartello tradisce la sua essenza farlocca da metri di distanza)...

  • Discussione Raremirko • 15/01/14 23:36
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    D'accordissimo con tutte le opinioni presenti riguardo ad un film che però imho poteva dare di più; il finale aperto non aiuta per niente.
  • Discussione B. Legnani • 6/01/15 15:09
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    D'accordissimo con tutte le opinioni presenti riguardo ad un film che però imho poteva dare di più; il finale aperto non aiuta per niente.

    Il finale non mi pare aperto, pur se condotto in modo un po' surreale: lui decide di rinunciare, in un colpo solo, a tutte le possibili opzioni femminili che si trova davanti, perché nessuna di loro lo convince.
    ...
    Concordo con te sul fatto che il film poteva venire meglio.
  • Discussione Raremirko • 6/01/15 23:23
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    D'accordissimo con tutte le opinioni presenti riguardo ad un film che però imho poteva dare di più; il finale aperto non aiuta per niente.

    Il finale non mi pare aperto, pur se condotto in modo un po' surreale: lui decide di rinunciare, in un colpo solo, a tutte le possibili opzioni femminili che si trova davanti, perché nessuna di loro lo convince.
    ...
    Concordo con te sul fatto che il film poteva venire meglio.



    Non me lo ricordo benissimo, ma in effetti potresti avere ragione. Ricordo lui che da un'occhiata un pò così, prima di girarsi ed andarsene (roba mica chiarissima).
  • Curiosità Zender • 13/05/17 12:30
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla miserella collezione Zender il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (lunedì 18 febbraio 1991) di Strana la vita:

  • Curiosità Zender • 24/06/22 13:58
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images61/stranalavita300.jpg[/img]