In un’atmosfera da Casa nella prateria il processo da pubertà a maturità di una giovane donna. Narrazione realistica dove la vita chiusa nella fattoria e l’educazione in casa (pure il partorire) lasciano spazio a un’osservazione passiva ma attenta agli sviluppi emotivi. Niente musiche a dare una direzione ma riprese che mettono in risalto i primi piani e che giocano vicine ai corpi dei protagonisti come a sorreggerne i pochi dialoghi.
Allevare capre, leggere la Bibbia, allenarsi al rodeo, usare armi da fuoco: incursione intima e straniante nell'America rurale attraverso i turbamenti della giovane Sara che si accinge ad entarare nell'età adulta, circondata da riti, usi, obblighi del perimetro familiare. L'osservazione partecipante di Minervini si fa strada in un'atmosfera arcadica e sospesa, e riesce a raccontare molto dissolvendo la narrazione sullo sfondo: efficace commistione di fiction e documentario che sostanzia le direttive del nuovo cinema del reale.
I turbamenti della giovane Sara: dilemmi sessuali ed esistenziali di una giovane adolescente texana incardinata in una famiglia-società fortemente patriarcale, bianca, eterosessuale, cristiana, conservatrice (homeschooling, parto in casa e quotidiana recita biblica compresi nel prezzo). Straordinariamente onesto e imparziale è però lo sguardo di Minervini, che si perde nella natura vagamente trasandata della periferia, indugiando su volti umani e animali, in bilico tra fiction e cinema-verità, iride filosofica su una vita difficile. Eccellente.
Il sentimento che faticoso quanto nitido emerge durante la visione è quello di assistere a un Cinema radicalmente altro, che chiama a uno sforzo di attenzione/partecipazione ormai inusitato, la cui interattività, così lontana da quella che quotidianamente fruiamo, è asperrima eppur necessariamente vitale. Lo "studio" di Sara è quello di un vulcano la cui eruzione la mdp ci sottrae la visione, costringendoci a soffrirne i sommovimenti, il ribollente calpestio solo in apparenza atarassico. Sospeso ma potente, neutro ma schierato, bello epperò estenuante.
MEMORABILE: Le chiacchiere delle ragazze sul loro futuro di donne; I rimproveri del padre per la costruzione del recinto.
Un ritratto che si presenta come imparziale, sulla vita quotidiana di una comunità texana limitata, estremamente conservatrice, arcaica, maschilista e che persegue valori sulla carta biblici ma di fatto escludenti e chiusi in sé. Tra il documentario e la fiction, si assiste alla routine domestica e collettiva, in cui il valore principale sembra essere quello del rodeo e della mascolinità, anche se vi è uno sguardo sensibile che segue la maturazione affettiva di una ragazza tra turbamenti e divieti morali. Un po' prolisso e ripetitivo, non aggiunge molto rispetto a quello che si sa.
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Zender, il titolo è semplicemente Stop the pounding heart il fatto che sia il terzo atto di un'ideale trilogia sul Texas credo possa essere messo in nota. IMBD segnala per la tv italiana "Ferma il tuo cuore in affanno" ma la notizia non è del tutto corretta, essendo semplicemente la traduzione come appare nei sottotitoli: il film viene programmato regolarmente con il titolo originale inglese.
DiscussioneZender • 28/04/17 15:19 Capo scrivano - 48681 interventi