Stanza 17-17 Palazzo delle tasse ufficio imposte - Film (1971)

Stanza 17-17 Palazzo delle tasse ufficio imposte

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Grande cast sprecato per un maldestro tentativo di replicare in pieno la traccia dei SOLITI IGNOTI, con tanto di Carlo Pisacane (nel film di Monicelli era l'indimenticato Capannelle) in partecipazione straordinaria. Ma il nuovo gruppo di ladruncoli improvvisati, formato da Gastone Moschin (il costruttore), Philippe Leroy (l'attore western), Franco Fabrizi (il Principe) e Raymond Bussières (l'inventore) non è purtroppo all’altezza di Gassman, Mastroianni e compagni e il film si trasforma ben presto in una scialba replica del suo predecessore, con Lionel Stander esperto di casseforti...Leggi tutto che ovviamente non può competere con l’inarrivabile Totò. In più, per vivacizzare personaggi non molto interessanti, si tenta di caratterizzarli con accenti fuori luogo (eccetto per Bussières, che parla un italiano normale): Moschin gigioneggia in veneto (e a lui spetta di fare il motore comico del film), Leroy è doppiato in romanesco da Ferruccio Amendola (par di sentire il Nico Giraldi di Tomas Milian), Fabrizi si mangia la erre per apparire snob e Stander mescola italiano stentato e spagnolo con esiti disastrosi. Ugo Tognazzi, che apre e chiude il film in un’apparizione di una quindicina di minuti, è il funzionario incorruttibile che avverte i quattro delle forti imposte da pagare causando in loro la scintilla che li porterà a tentare il furto allo stesso palazzo delle tasse. Si sorride qua e là per qualche esclamazione colorita di Moschin e qualche bizzarra invenzione di Bussières, ma soggetto e sceneggiatura deludono ampiamente. Per fortuna la regia di Michele Lupo è se non altro dinamica.

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B. Legnani 19/06/07 12:52 - 5617 commenti

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Lo vidi per esteso (quasi 2 ore) e, ora, nell' "editio minor" circolante (80' circa): molto meglio adesso, perché la parte finale era tirata troppo per le lunghe. Misto di commedia, avventura e giallorosa senza il morto, con un bel cast ("in primis" Moschin e Franco Fabrizi, mentre meno funzionante è Leroy; Tognazzi si vede poco). Cala un po' con l'arrivo di Stander, ma si riprende con il colpo vero e proprio. Deliziosa la parte western, con tanti tòpoi dello "spaghetti". Difficile, vista la premessa, la valutazione: *½ alla lunga, **½ alla breve, per un ** di media?

G.enriquez 31/05/09 16:15 - 121 commenti

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Appena ho intuito, dopo dieci minuti di pellicola, che Tognazzi non era fra gli interpreti principali, sono rimasto fortemente deluso, inutile negarlo. Per fortuna ho avuto la pazienza di restar seduto alla poltrona, perché il film non è affatto male. Moschin e Fabrizi sono davvero bravi, la sceneggiatura è scattante e i dialoghi piuttosto arguti. Interessantissimo il personaggio dell'attore western, attraverso il quale si ha modo di salutare con simpatia un genere cinematografico sino a poco prima molto in voga. Bello il finale.

Rambo90 3/06/10 02:55 - 7852 commenti

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Divertente ripresa dei Soliti ignoti e dei vari film di "colpi" diretti dallo stesso Lupo. La vera forza è il cast, ricco e in gran forma (soprattutto Moschin e Fabrizi, mentre Tognazzi appare veramente molto poco), piuttosto che la sceneggiatura che mette insieme tante situazioni già viste. Un po' troppo caricaturale il personaggio di Stander, ma dopotutto il film si lascia vedere divertendo.

Lythops 23/09/11 13:15 - 1019 commenti

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È un film che, come molti dell'epoca, testimonia di quanto la gente si divertisse con poco, ridendo anche di se stessa. Chissà se veramente qui si fa il verso ai Soliti ignoti oppure, come in uso a quel tempo e non solo, si segue semplicemente un filone senza prendersi troppo sul serio e imbastendo una commedia tutto sommato gradevole. Lavoro senza pretese, con un Tognazzi che si diverte e, da grande attore, dà il meglio anche in un ruolo "minore". Stander antologico, benino gli altri.

Daidae 30/01/12 23:14 - 3289 commenti

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Tutto sommato non c'è male. Ugo Tognazzi, sorprendentemente in ombra, in quanto poco presente sullo schermo, alla fine si rivela comunque un personaggio chiave, per lo svolgimento e per la soluzione. Indiscutibile il resto del cast, davvero ben scelto e che non delude. Film ricco di inventiva da parte di un maestro del genere. Non bellissimo, ma più che valido.

Trivex 19/03/12 10:44 - 1788 commenti

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Una buona idea, sviluppata solo così così. La versione in tv è piuttosto breve, ma il film a volte riesce ugualmente ad annoiare. La presenza degli attori carismatici non neutralizza completamente l'acquitrino in cui si muovono gli stessi, rallentati nella performance (forse ci sarebbe voluta una direzione più dinamica). Lo stile mi ha ricordato il buon Concerto per pistola solista, ma la distanza tra questo e quello è sensibile. Tra i punti a favore, il fascino di genere e l'atmosfera formale e burocratica del fisco anni 70. **
MEMORABILE: I tentativi di corruzione iniziali; La pubblicità di un noto materasso a molle (citato da Leroy).

Motorship 23/10/12 17:18 - 585 commenti

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Purtroppo Ugo Tognazzi, nonostante l'ottima performance e il suo gustosissimo personaggio, appare davvero troppo poco (circa 20 minuti). Il film comunque è un ibrido piuttosto riuscito tra giallo e commedia, con spunti davvero divertenti ed interessanti. Il cast è ottimo: Gastone Moschin e Franco Fabrizi primeggiano, mentre inferiori al loro standard appaiono invece Leroy e Stander. Alla fine il film non è malaccio, anche tenuto conto del gustoso finale.
MEMORABILE: Il finale con Tognazzi...

Homesick 9/07/13 16:45 - 5737 commenti

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Apertura e chiusura satiriche con il grandissimo Tognazzi inflessibile esattore fanno racimolare mezzo pallino in più ad una commedia che per tutta la parte centrale si trascina fiacca, scempia e grossolana sotto forma di farsa sul filone delle “grandi rapine”. Ma c’è ben poco da ridere: Moschin, Leroy e Fabrizi sono al loro peggio, Stander è tremendo e le musiche di Trovajoli scopiazzano il Morricone de Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
MEMORABILE: Tognazzi che resiste ai tentativi di concussione (auto, denaro, squillo); la pubblicità western del materasso.

Panza 1/11/13 19:37 - 1903 commenti

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Heist movie tirato via che presenta una forte carenza sul lato comico non possedendo la necessaria ironia che dovrebbe contraddistinguere questa categoria di film. Si tratta più di simpatia, in realtà, per questo gruppo di scapestrati che spaziano dallo stralunato inventore al nobile decaduto. Interessante invece la pianificazione del colpo sviluppata in maniera abbastanza originale. Attrae solo per il cast, ma questo non rispetta assolutamente la somma degli addendi previsti. Regia spigliata con inquadrature sghembe e sfumature western. Belle le musiche.

Saintgifts 26/06/14 09:27 - 4098 commenti

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Una certa flessibilità (non quella sul lavoro) conosciuta anche negli Anni Settanta, come pure il problema tasse per contribuenti spiantati e a loro modo "onesti". Sì perché i quattro protagonisti decidono di prelevare dalla cassaforte dell'Ufficio Imposte solo la somma necessaria per pagare il loro oneroso dovuto allo Stato. Il colpo, per gli improvvisati scassinatori (che troveranno un aiuto) è pieno di imprevisti e sorprese che danno luogo a scenette abbastanza divertenti. Tipico prodotto di quegli anni dove la satira la fa da padrona.
MEMORABILE: Il cambio di occhiali di Tognazzi, nel finale.

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Il Dandi 11/01/18 19:40 - 1917 commenti

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Il caper-movie (in cui Lupo si era già distinto) torna alle origini della commedia all'italiana (I soliti ignoti, con tanto di meccanismo "scientifico" e di "cassaforte da esercitazione") sfruttando personaggi sicuri (Moschin palazzinaro veneto, Fabrizi nobile decaduto, Leroy attore di western) e facendo leva sull'ancestrale antipatia italiana per il fisco (impersonificato da un Tognazzi che riprende il look del Moralista sordiano). Canovaccio prevedibile, ma riscattato da un assortimento assai piacevole (Chino e Ugo Piazza sono coevi).
MEMORABILE: Il set-western dove Philippe Leroy gira un Carosello dei materassi Permaflex; I rimedi per supplire alla mancanza di elettricità durante la rapina.

Paulaster 25/02/20 09:53 - 4702 commenti

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Quattro uomini vessati dalle tasse vogliono svaligiare il palazzo delle imposte. Commedia che parte come una satira di costume tra pianti e concussioni per virare poi in una pochade alla I soliti ignoti. Nella banda del buco si distingue Moschin (col fare da Amici miei) e il principe Fabrizi; Leroy serve per gli inserti western e Stander per affossare il lato comico. Il tanto atteso colpo è tirato per le lunghe e la conclusione abbastanza prevedibile.
MEMORABILE: Il calcolatore a muro; L’invenzione per aprire il cancello; Il cunicolo cieco; “Se avevo fantasia facevo Walt Disney”; Tognazzi integerrimo.

Reeves 26/02/22 06:38 - 2672 commenti

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Michele Lupo sa sempre come si fa per mantenere alto il ritmo di un film. In questo ripropone il tema del furto tecnologico organizzato da ladri improvvisati ma ingegnosi e lo fa senza grande originalità ma con onesto divertimento. La parte sul western che sta tramontando e su Sartana che fa le cadute... su un noto materasso per una pubblicità è divertente ma anche amara. E Pisacane, vecchio ma sempre bravo, è quasi commovente

Maxx g 22/08/22 13:54 - 681 commenti

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Ben prima dei due film con Bud Spencer per cui era noto, Michele Lupo dirige questo film in cui quattro perseguitati dalle tasse decidono di trovare i soldi a modo loro, “prelevandoli” dalla cassaforte del preposto ufficio. Nulla di nuovo, ma ci si affeziona ai quattro neo-ladri. Moschin se la cava, Fabrizi è il solito, Raymond Busseries sornione. Ruolo contenuto per Tognazzi, che avrà il suo peso. Memorabile il Leory doppiato da Amendola, che presta la voce anche a Capannelle. Per una serata spensierata.
MEMORABILE: I tentativi di corruzione.
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  • Homevideo Motorship • 22/10/12 17:12
    Fotocopista - 269 interventi
    Ho appena visto il film su Iris e ho notato che il film finisce prima rispetto a quando lo vidi qualche anno fa su Sky Classic. Quella Mediaset, trasmessa anche da Rete 4, è per caso una cut? O una versione alternativa?
  • Homevideo Dusso • 22/10/12 18:46
    Archivista in seconda - 1878 interventi
    è la versione breve ma io ho uan rec da sky della stessa durata
  • Homevideo Motorship • 23/10/12 15:02
    Fotocopista - 269 interventi
    Allora Sky e Mediaset hanno la stessa versione, ossia quella che circola da qualche anno a questa parte. Evidentemente ormai quella breve è l'unica disponibile e circolante del film.
  • Homevideo Buiomega71 • 6/04/18 18:46
    Consigliere - 26686 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 08/05/2018

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/26281-DVD-Stanza-1717-08-05-Stanza-1717?__lang=it-IT
  • Homevideo Xtron • 13/12/18 17:40
    Servizio caffè - 2207 interventi
    Il dvd MUSTANG / MEDUSA

    Audio italiano
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 2.35:1 16/9
    Durata 1h20m53s
    Extra: introduzione al film di Gianni Canova.

    immagine a 29:14

    Ultima modifica: 14/12/18 08:39 da Zender
  • Curiosità Lucius • 12/01/23 15:24
    Scrivano - 9075 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=250]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/stanza.jpg[/img]
  • Discussione Reeves • 3/10/24 16:00
    Formatore stagisti - 746 interventi
    Nella scena in cui i fabbricatori di vino adulterato sono sorpresi dalla polizia appare per pochi secondi il nano Arnaldo Fabrizio, vecchia conoscenza del cinema di Michele Lupo (c'è in molti suoi peplum)
    Ultima modifica: 4/10/24 08:15 da Zender