Stacy: Attack of the Schoolgirl Zombie - Film (2001)

Totalmente senza nessuna connessione logica, in puro stile giapponese. Senza motivo tutte le ragazzine di Tokyo iniziano a morire e si trasformano in zombie. La popolazione e il governo si adeguano a questa situazione instaurando corpi speciali di pulizia e attrezzature "casalinghe" per l'uccisione dei non-morti. Tantissime idee originali ma sfruttate malissimo, che si perdono nei meandri della noia. L'unica cosa divertente è cogliere tutte le citazioni che sono presenti nel film (fra tutti il corpo speciale ammazzazombi chiamato Romero).

Classica pellicola che si ama alla pazzia o si odia accanitamente. L'assunto di base (le ragazze tra i 15 e i 17 anni sono destinate a morire, previo un momento di inusitata allegria, e a risorgere poco dopo sotto forma di zombie), è originalissimo, lo sviluppo schizofrenico, diverse connessioni logiche poco chiare. A corredo v'è la presenza di diversi personaggi folli (il dottore, le tre "eroine", la capa dei soldati) e di situazioni molto gore. Su tutto ciò è innestata una tenera storia d'amore che nelle sequenze finali riesce a commuovere.

L'amore, il sangue, la vita e la morte che si abbracciano lungo un tracciato che unisce l'ipergore alla poesia e al romanticismo. Tomomatsu dirige un quid scostante, con ritmi piuttosto bassi per buona parte del film, ma che sa sferrare più di un colpo basso al concetto di buon gusto. Pertanto diventa cosa normale vedere una studentessa fatta a pezzi da una squadra speciale ("di riuccisione", sic) o un laboratorio di esperimenti degno di un luna park degli orrori. L'impressione è che pochi eletti possano davvero arrivare sino in fondo.