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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Di tanto in tanto i fratelli Vanzina tornano al giallo. Così, dopo i successi dei particolari e fascinosi SOTTO IL VESTITO NIENTE e MYSTERE, ecco il nuovo thriller SQUILLO, lanciato dai trailer come fosse un misero pretesto per mostrare le solite bellone esotiche d'alta classe e il faccione patinato del divo del momento Raz Degan (di origine israeliana, dal fascino un po’ alla Sandokan). E invece SQUILLO dimostra quanto i fratelli Vanzina abbiano assimilato le lezioni di Argento e soprattutto Brian De Palma (dalle...Leggi tutto musiche di Pino Donaggio al tema del doppio fino ad arrivare alla pura citazione nella sequenza al museo, ripresa da VESTITO PER UCCIDERE). I Vanzina anche nel thriller all'italiana hanno inventato uno stile, che potrà anche non piacere ma è riconoscibile e identificabile in pochi secondi: immagini iperpatinate (anche se qui mediate dai tipici colori forti della fotografia di Luigi Kuveiller, quello di PROFONDO ROSSO), attori freddi e bellissimi, una Milano sempre ripresa come la capitale della finanza, del lusso e del vizio, dove i soldi girano per tutti. In SQUILLO ci sono echi di SOTTO IL VESTITO NIENTE (l'idea della ragazza che viene in Italia e deve subito indagare sulla scomparsa della sorella, il flashback virato ocra…) e da MYSTERE (l'ambiente della prostituzione d'alto bordo, il poliziotto bello e atletico…) ed è palese il tentativo dei Vanzina di rifarsi ai riusciti modelli precedenti. Purtroppo per loro, però, nonostante l'idea di fondo resti tipica del thriller all'italiana, con uno svolgimento in perfetto Vanzina-style, la sceneggiatura ha delle falle spaventose e delle ingenuità impensabili (si veda la scena dello specchietto retrovisore). Il meccanismo non scatta e gli attori sono poco credibili, così tutto il fascino di alcuni momenti azzeccati si stempera in una soluzione banale. Eppure le intenzioni erano buone...

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Undying 18/04/07 13:57 - 3807 commenti

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Il tema è quello alla Sotto il vestito niente, e non a caso il regista è Carlo Vanzina. Che non è affatto negato nel girare film che non siano superficiali commedie, anzi. Solo che si avvale di interpreti davvero fuori parte (Raz Degan su tutti) e che ad un fisico piacevole e prorompente (Jennifer Driver) non riescono ad abbinare un minimo di pratica recitativa. Patinato, a tratti lento, ma non certo noioso a dispetto dello squillo repentino dei cellulari (cui il titolo "ambiguo" rimanda), ha il pregio di avere cavalcato il genere in tempi poco adatti...

Hackett 19/07/08 09:29 - 1867 commenti

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Il coraggio di girare un giallo in italia negli anni '90 va lodato. Il risultato un po' meno. Vanzina, che aveva fatto di meglio alcuni anni prima (Sotto il vestito niente) pur senza eccessivi entusiasmi, ci riprova patinando ancora di più il suo senso del thriller ricorrendo ad attori improponibili e sceneggiando dialoghi da spot. La tensione non si affaccia nemmeno e Degan è davvero deprimente.

Cotola 7/11/08 07:54 - 9043 commenti

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Dopo tanti film dai risultati discutibili, i Vanzina tornano al giallo (si fa per dire), ma la musica non cambia: i risultati, infatti, sono semplicemente molto deludenti. Non c’è un’idea che sia una né un briciolo di tensione come sarebbe da auspicarsi visto il genere. Sulla regia è meglio tacere così come pure sulla sceneggiatura che è praticamente inesistente. Raz Degan poi conferma il detto latino nomen omen: insomma non sembra presentare grandi, per usare un eufemismo, doti attoriali.

Lovejoy 12/11/08 15:00 - 1823 commenti

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L'ideale sopratutto per curare l'insonnia, o per farsi quattro risate. In tutti i casi un qualcosa che si dimentica molto velocemente dopo la prima visione. Parlare di cose come regia, sceneggiatura o interpretazioni, è davvero chiedere troppo. Da evitare.

Lucius 12/04/10 22:00 - 3015 commenti

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Nonostante le numerose analogie con le sceneggiature di Sotto il vestito niente e Giallo, che ovviamente è stato realizzato a posteriori (in questo caso mi sa che Argento si è ispirato ai due gialli di Vanzina), il regista ripropone spudoratamente gli ingredienti che hanno portato al successo la prima pellicola, pertanto, pur in tono minore, realizza un buon giallo che ha come difetto la recitazione, ma come pregi una certa suspence e certe ambientazioni, come quella del museo.

Disorder 27/04/10 12:34 - 1416 commenti

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I Vanzina pescano dalla pubblicità il bellone del momento (Raz Degan, volto di un noto liquore e della Polaroid) e lo affiancano a una modella di bella presenza (e futura "bionda" per birra Peroni!). Il risultato? Meno peggio di quanto si pensi. Degan se la cava, come anche la Driver; la sciatteria generale è funzionale nel rendere un vago senso di decadenza, in una Milano ormai lontana anni luce dai fasti della "capitale morale". Abbastanza professionale, senza "bloopers" o le solite scene di sesso tipiche dei prodotti simili. Guardabile...

Siregon 22/06/11 22:03 - 352 commenti

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Ignobile prodotto simil televisivo anni 90 targato Vanzina. Il regista ripercorre la scia thriller del bellissimo Sotto il vestito niente fallendo alla grande. Colpa di un protagonista pessimo come Degan, prelevato di peso dalla pubblicità senza sapere perché. Jennifer Driver come una meteora, Freeman patetico. Colonna sonora di raro squallore. Piatto e meritato fiasco al botteghino.

Stefania 28/09/11 21:45 - 1599 commenti

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La trama è elementare, la soluzione è la più banale immaginabile: ma questi non sarebbero difetti imperdonabili. Il vero problema sono le forzature usate per movimentare la storia, sfacciate più del make-up di Raz Degan, espedienti che sembrano partoriti dalla mente di un ottuso impiegato dell'Ufficio Complicazioni Affari Semplici, più che da quella di uno sceneggiatore scaltro (il baby monitor, soprattutto...). Poi, la confezione è abbastanza opaca, manca quella patinatura un po' baraccona, ma d'effetto, che rendeva personali e gradevoli altri thriller vanziniani. Poco glamour e meno sostanza.
MEMORABILE: Degan: l'unico poliziotto che va in ufficio coi capelli lunghi e l'orecchino. "E' stato un raptus, la gente è strana, a letto!" Beh, anche fuori...

Myvincent 17/11/11 22:42 - 3741 commenti

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Ennesima incursione nel giallo per Carlo Vanzina, alle prese come al solito con donne bellissime, abiti griffati, ambienti lussuosi. Il film pesca nel sociale e racconta di un'emigrata polacca a Milano, Eva, squillo di lusso, scomparsa improvvisamente e sulle cui tracce si metterà Maria, la sorella minore. A parte un improponibile Raz Degan, c'è una certa eleganza stilistica, accentuata dalla colonna sonora di Pino Donaggio che affascina e attrae.

Maxx g 24/10/14 21:31 - 635 commenti

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Onestamente credevo peggio. Invece tutto sommato è un giallo che si segue, anche se Vanzina pare citare sé stesso e i film (e telefilm) del genere che imperversavano nella televisione degli anni '80. Raz Degan (doppiato da Luca Ward, scelta che pare azzeccata) è un poliziotto sui generis ma tutto sommato funziona. La Driver è un po' statica ma pare convinta nel proprio ruolo. Manca forse l'acuto finale e qualche dubbio che rimane irrisolto.

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Markus 30/05/16 14:14 - 3687 commenti

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Fallimentare (almeno al botteghino) ritorno al thriller patinato alla Sotto il vestito niente. Stavolta la Milano rappresentata (siamo nel 1996) non è assolutamente credibile, così come non lo sono i personaggi (troppo bellocci e stereotipati). Il cast pare proprio uscire da uno spot di successo, ma la cosa funziona poco: Degan quasi fastidioso, con quei capelli "à la sauvage" (idolo delle ragazzine, ma la cosa durò un anno scarso) e la prorompente bellezza della Driver e le sue velatissime gambe chilometriche (poco credibile come "extracomunitaria").

Ira72 25/07/17 22:22 - 1313 commenti

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Il film si basa quasi interamente sugli interpreti Degan e Driver, che per uno spot sarebbero fantastici ma che qui, ahimè, devono recitare, con risultati disastrosi. Non che nel complesso il thriller (si fa per dire) sia insalvabile, ma poco ci manca. Quel poco sono la colonna sonora e la qualità della pellicola. Peccato, perché con Sotto il vestito niente Vanzina aveva dimostrato di saperci fare, nel genere. Ma qui la tensione latita, il movente è debole, le indagini farsesche, gli omicidi (pochi) da prima serata.
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  • Discussione Trivex • 17/04/10 11:21
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Trivex ebbe a dire:
    Ricordo che una radio milanese,aveva organizzato una missione in un cinema milanese,per esternare il disappunto..
    Mah, queste son le cose che non capisco...


    Infatti.
    Ma probabilmente si trattava solo di pubblicità..bah!
  • Musiche Lucius • 5/04/13 10:17
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il rarissimo cd promozionale:


    Ultima modifica: 5/04/13 12:55 da Zender
  • Homevideo Mco • 30/10/14 23:15
    Risorse umane - 9970 interventi
    Rieditato in DVD da Mustang Entertainment e disponibile dal 21 Ottobre 2014.
  • Homevideo Zender • 3/12/14 15:22
    Capo scrivano - 47786 interventi
    La nuova edizione della Mustang del film è assolutamente identica a quella (terribile) precedente della CDI. Stesso dischetto che è stato rietichettato, stessa identica fascetta alla quale è stato cambiato il nome dell'etichetta in basso (sul fronte e sul retro). Un'uscita inutile da lasciare sullo scaffale in attesa che qualcuno ne faccia uscire un'edizione decente.
    Ultima modifica: 3/12/14 15:23 da Zender
  • Discussione Markus • 30/05/16 14:22
    Scrivano - 4775 interventi
    Il fatto che più mi ha colpito negativamente (a parte gli attori, che essendo doppiati e per giunta "cartonati" non è che mi aspettassi molto) è l’ambientazione meneghina da “anni Ottanta”, quando invece eravamo nel bigio 1996. Un film nato già vecchio e, rivisto oggi, ancor di più.
  • Discussione Zender • 30/05/16 15:00
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Non lo so, secondo me è la corretta conclusione del percorso thriller dei Vanzina. Patinatissimo, certo figlio ancora degli Ottanta ma non per questo (almeno per me) fastidioso. Recuperava quello stile per una storia thriller discreta, ambientata ancora nello stesso mondo o quasi.
  • Discussione Markus • 30/05/16 15:23
    Scrivano - 4775 interventi
    Il genere piace anche a me, ma l'ambientazione patinatissima nel 1996 non era confacente alla realtà (paradossalmente lo è più oggi con una Milano "rinata", anche se mille miglia dai fasti di trent'anni fa). Il film sa di "fasullo" e questa sensazione non la si aveva in precedenza.
  • Discussione Zender • 30/05/16 18:10
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Sì, non è una cosa che a me ha dato fastidio tutto sommato. Il cinema è finzione per definizione, alla fine.
  • Discussione Markus • 30/05/16 19:45
    Scrivano - 4775 interventi
    Sì certo, su questo hai ragione.
  • Curiosità Buiomega71 • 27/10/17 11:03
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 16 ottobre 1998) di Squillo: