Spira mirabilis - Documentario (2016)

L'eternità, nell'incessante ciclo di creazione e distruzione: un'idea declinata in quattro contesti diversi, ciascuno governato da un elemento naturale (la comunità residua dei Cheyenne, il restauro delle statue del Duomo di Milano, uno studio sul ciclo biologico delle meduse, la tradizionale fabbricazione degli hang) e una narrazione materica che traduce le antinomie in analogie visive e sonore costituendo un'esperienza percettiva totalizzante che avvolge, ipnotizza, conduce lo spettatore dalle recondite fucine di Plutone alla multiforme polifonia del reale. Borgesiano.

Quattro "storie" per i quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco), più un quinto segmento (etere) in cui vengono declamati pezzi tratti dal racconto L'immortale di Borges. E sono proprio l'immortalità e la rigenerazione i temi principali di un'opera sicuramente complessa, criptica e non facile, dai ritmi molto pacati e dalle poche parole (quasi del tutto assenti) ma che ha non poco fascino e dalle cui immagini (a tratti molto belle) bisogna lasciarsi cullare, avvolgere ed ammaliare. Anche se non tutto è chiaro ed univoco, si percepisce un filo rosso che accomuna il tutto. Da riscoprire.