Sperone selvaggio - Film (1968)

In Italia ci pensavano già Corbucci e Questi, mentre Soldato blu e Le cinque facce della violenza erano di là da venire, ma Frost (piccolo reuccio della exploitation) non faceva sconti nemmeno rivisitando il western con sex and violence sparso a piene mani. Donne appese, trascinate, umiliate, denudate e stuprate, nonché una forte componente gore tra tagliole, pugnalate e pistolettate in pieno volto. Misoginia ai massimi livelli, tecnica rozzissima e spartana per un western poveristico e grezzo, ma grondante violenza e sporcizia nel più puro stile Frost.

Nudo e crudele, questo sexploitation sessantottino, piuttosto primordiale e penalizzato, nella versione italiana da me vista, da un doppiaggio estremamente superficiale (consiglio di guardarlo nella versione in lingua inglese). Classica storia da r & r, con la vendetta indiretta che rappresenta quanto di più misogino e raccappricciante possa inventarsi un uomo, nella sua personale e assurda (e vigliacca, etc...) interpretazione di "giustizia". Il film colpisce per i nudi integrali e le orge volgari dei bruti, sempre ubriachi e molesti nei confronti delle donne.