So che mi ucciderai! - Film (1952)

So che mi ucciderai!
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Sudden fear
Anno: 1952
Genere: thriller (colore)

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Thriller vecchio stampo che si accende d'improvviso nella seconda parte dopo essersi prima un po' perso nelle paludi di un melodramma più canonico, comunque valorizzato dal grande professionismo della Crawford. E' lei la ricca sceneggiatrice teatrale Myra Hudson, autrice di successo che vedendo in azione alle prove di una sua pièce Lester Blaine (Palance) lo giudica poco attraente per la parte scegliendo altri al suo posto. Peccato che l'uomo, ritrovatala in treno, le si avvicini e sfoggiando le sue qualità seduttive sappia farla innamorare portandola in breve all'altare. Tutto bene? No. Blaine ha mire diverse, è uno spiantato e progetta di mettere le...Leggi tutto mani sull'eredità naturalmente, ma fa l'errore di spiegare le sue vere intenzioni alla propria complice (Grahame) mentre il dittafono usato da Myra per appuntarsi le sue sceneggiature è stato lasciato in quella stanza casualmente acceso; e quando la donna il giorno dopo ascolta ignara le registrazioni... Il dramma, le lacrime, la disperazione e il desiderio assoluto di vendicarsi di chi la vorrebbe morta. L'uomo che le era sembrato così generoso, amorevole, pazzo di lei è solo uno squallido doppiogiochista che se la fa con la sua ex venuta fino a San Francisco da New York con l'intento di farlo ricadere tra le proprie braccia e aiutarlo nei suoi spregevoli piani di morte. Ce n'è abbastanza per ripagarlo con la stessa moneta. Ed è a questo punto che ogni accenno di commedia rosa si tinge di nero fratturando il film: comincia una macchinazione ingegnosa che la regia conduce seguendo dettami vagamente hitchcockiani supportati (soprattutto nel quarto d'ora finale) dal bianco e nero ricco di giochi chiaroscurali di matrice espressionista opera di Charles Lang (che non a caso lavorò a lungo col suo omonimo Fritz), di grande efficacia visiva. Eliminando quasi del tutto le voci (peccato per le musiche un po' tronfie di Elmer Bernstein) il film ci conduce per mano a seguire il complesso piano progettato da Myra con una bella sovrapposizione degli occhi della Craword e di una pendola (simbolo del tempo che scandisce le diverse fasi minuto per minuto) al progettato incedere dell'azione. Ma vogliamo scommettere che non tutto andrà come previsto? Il gusto sta anche nello scoprire cosa potrebbe non funzionare e cosa realmente accadrà, la notte del previsto delitto. La regia di David Miller, però, non raggiunge gli stessi livelli delle altre componenti che invece innalzano la qualità del film: qualche valida scelta nelle inquadrature e nelle riprese non è sufficiente a riscattare una direzione blanda che in più occasioni (finale compreso) non tiene la tensione come il film meriterebbe. Se poi la Crawford è impeccabile nell'illuminare la scena col proprio ampio catalogo espressivo, Palance appare spesso troppo ingessato (si rivelerà più adatto a ricoprire ruoli meno sfaccettati) e cattura lo sguardo principalmente per i suoi tratti somatici singolarissimi, mentre la Grahame non aggiunge granché a un ruolo assai stereotipato e privo di sfumature. Ci si diverte comunque a cogliere la grande quantità di trovate che rendono il piano sfizioso e a notare i particolari aggiunti per renderne alcune fasi memorabili (il cagnolino a carica). Si fosse sfrondata un po' la prima parte sarebbe stato meglio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/02/11 DAL BENEMERITO LUCIUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/09/20
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Myvincent 20/11/17 08:43 - 3741 commenti

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Una ricca sceneggiatrice e un attore di pochi scrupoli intrecciano una relazione che finirà in matrimonio, ma non è tutto oro ciò che luccica. Interessantissimo noir che si riempie della presenza di Joan Crawford, mai così capace di passare egregiamente da una espressione mimica a un'altra, mai così "attrice". La affiancano un giovane e "vampiresco" Jack Palance e un'avida Graham. Ma le luci della ribalta sanno illuminare soprattutto il biancore latteo di una delle indiscusse regine di Hollywwod.

Lucius 2/02/11 12:22 - 3015 commenti

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È ricca e affermata, ha tutto ma non ha niente e la sua vita ottiene un senso solo dopo aver conosciuto quello che lei ritiene essere la propria metà. Sarà uno shock scoprire quello che gli occhi non vedono, quando si è così presi dai propri sentimenti. Ottimo thriller in un B\N efficace, interpretato da un cast ispirato e convincente in grado di rendere l'ambiguità, la perversione (e nel caso della Crawforf) il dolore dei propri personaggi. Noir doc.

Ciavazzaro 27/12/11 21:05 - 4770 commenti

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Ottimo thriller con una grandiosa Crawford che scopre come il neo-maritino voglia ucciderla per l'eredità; progetterà allora un piano diabolico per salvarsi ma... Un giovane Palance già a livelli di malvagità enormi, una Grahame seducente e meretrice come poche. I venti minuti finali con il piano che entra in azione sono un'emozione continua e la confezione è di gran lusso. Tensione ed emozione rendono il film molto scorrevole. Per gli amanti del genere (e non solo) straconsigliato.
MEMORABILE: L'inseguimento in strada; Il colpo di scena finale; La Crawford terrorizzata che immagina i possibili modi in cui morirà.

Stefania 21/01/12 02:34 - 1599 commenti

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Al 30' minuto, quando quel dittafono lasciato involontariamente acceso le racconta che il suo principe azzurro ha un'anima nera, la Myra Hudson innamorata e ingenua muore. Al suo posto, rinasce una Myra Hudson abile pianificatrice di una trappola diabolica... almeno quanto quella di cui stava per restare vittima. Il dualismo della protagonista è quello di ogni noir e, come in ogni noir, agli uomini appartiene la vendetta, al Fato la giustizia. Magistralmente filmato, in una San Francisco di notte e di nebbia.
MEMORABILE: I tagli d'ombra e di luce sui primi piani della Crawford. La sciarpa bianca di Myra durante l'inseguimento nella strada buia.

Faggi 1/02/16 20:22 - 1549 commenti

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Ottima tensione e gusto registico in una pellicola dalla sceneggiatura affascinante con finale al fulmicotone non scontato. Cast straordinario, (Palance davvero cattivo, Grahame perfida, Crawford da antologia); belle luci per un b/n espressivo; tutto fila perfettamente senza vistose perdite di tempo. Una storia nera riuscita e originale.

Deepred89 25/05/16 04:09 - 3706 commenti

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Efficacissimo thriller d'annata, dalla costruzione formidabile, che rimescola le carte ogni volta che il soggetto inizia a farsi prevedibile, fino a un finale la cui efficacia spettacolare (tra catarsi ed effetto sorpresa) fa perdonare qualche casualità di troppo. Regia robusta e veloce, in grado di regalare un bel pre-finale al cardiopalma, con quella luce filtrante che fa molto proto-slasher (e la ritroveremo pure in 4 mosche). Joan Crawford perfetta nel ruolo della ricca vittima designata, Palance villain dai lineamenti memorabili.
MEMORABILE: L'imprevista conversazione registrata; La luce che filtra dalla fessura della porta; Il finale.

Daniela 2/03/17 16:38 - 12660 commenti

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Quando viene scartato dal cast di uno spettacolo teatrale perché ritenuto poco attraente per il ruolo, un giovane attore ribatte che il fascino virile ha poco a che fare con la gradevolezza dei lineamenti. Se ne accorgerà ben presto anche la responsabile del suo licenziamento, una commediografa ricchissima ereditiera... Noir di bella confezione che conta su eccellenti prestazioni attoriali: se Palance ad inizio carriera sa essere seduttivo e pericoloso come un cobra e Grahame è perfetta come femmina avida priva di scrupoli, Crawford ha modo di mostrare tutta la sua notevole carica drammatica.
MEMORABILE: La dichiarazione d'amore presente nel testo teatrale, recitata due volte; La scoperta della trama criminale; L'epilogo

Giùan 29/06/17 11:20 - 4559 commenti

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Ottimo thriller che manca di esser celebrato come indimenticabile anche e soprattutto per la media regia di Miller. Il trio dei protagonisti è comunque praticamente perfetto: la Crawford che si tramuta da cerbiatta desiderosa d'affetto a implacabile terminator, Palance in grado di compensar cicatrici e durezza con un carismatico trasformismo e la Grahame sempre bravissima cospiratrice sediziosa. Giustamente debitori del decennio precedente lo score di Bernstein e il b/n di Lang. Note negative: l'ipertrofia del finale e alcuni snodi del racconto.

Nicola81 11/07/17 15:38 - 2857 commenti

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Un bel noir dal robusto impianto melodrammatico, meno intricato rispetto al romanzo da cui è tratto, ma sorretto da ottime interpretazioni: Joan Crawford è superlativa nella sua metamorfosi da donna perdutamente innamorata a vendicatrice (fino a un certo punto...), Palance con la sua maschera da duro è una vera rivelazione nei panni del diabolico seduttore, brava anche la Grahame dark lady che trama nell'ombra. L'elegante regia di Miller riscatta qualche staticità della prima parte con una progressiva impennata thriller ad alta tensione.
MEMORABILE: La conversazione registrata; L'elaborazione del piano; Il finale.

Didda23 10/05/20 11:33 - 2426 commenti

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Balza sin da subito all'occhio la qualità della sceneggiatura, che confeziona sia dialoghi di una certa brillantezza che un uso consono dei colpi di scena, assestati con tempismo svizzero. La vicenda non lascia snodi narrativi irrisolti e perplessità, con un finale efficace che accontenta anche lo spettatore più esigente. Nel mentre si respira grande cinema, soprattutto per merito di una fotografia che esalta in chiave pure simbolica il superbo utilizzo del bianco e nero. Magistralmente interpretato da un trio di attori in forma smagliante.
MEMORABILE: I due giorni sul treno; La conversazione udita per sbaglio; Il cagnolino giocattolo.

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Capannelle 9/09/20 00:25 - 4411 commenti

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Brillante la prima parte, in cui l'alchimia tra Palance e la Crawford funziona e segue uno schema collaudato ma che viaggia su buoni ritmi. Anche il twist centrale e ciò che ne segue mantiene una discreta scorrevolezza (giusto qualche eccesso melodrammatico o ai limiti della farsa come quando lei immagina la sua morte)  e poggia su un gioco corale degli interpreti sempre efficace. Quando si tratta di mettere in atto il piano conclusivo non tutto convince né brilla per plausibilità, ma il meccanismo è comunque interessante.

Ira72 18/11/20 18:23 - 1313 commenti

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Si perdonano volentieri certe forzature, nell’epilogo soprattutto, a interpreti di tale calibro. La Crawford, nei panni più scomodi e meno avvezzi della vittima, dimostra comunque tutto il suo talento espressivo e anche il di lei marito non scherza. Non poteva essere scelta faccia migliore: Palance, con quel viso da scugnizzo ripulito o da ombroso gentleman, fa il resto. E che dire dell’avida e perfida tentatrice Grahame? Un film ancora affascinante, nonostante la sua non più tenera età. Notevole.

Kinodrop 3/01/21 19:15 - 2948 commenti

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La prima parte, un po' melodrammatica, non lascia presagire la svolta noir che vede la protagonista passare da sposa felice a vittima designata e infine ad astuta vendicatrice. Un solido susseguirsi di macchinazioni e colpi di scena costellati da tensioni forti, delusione, rabbia e riscatto che si alternano nella straordinaria capacità espressiva della Crawford e che hanno un ideale contrappeso nella magnifica fotografia in b/n tra lame di luce e penombre ansiogene. Tesa la parte finale che rende bene lo scarto tra il progetto e l'imprevedibilità data anche dalla tensione emotiva.
MEMORABILE: Il dittafono rivelatore; La scaletta progettata da Myra; Il cagnolino meccanico; L'inseguimento nella notte.

Anthonyvm 3/04/22 01:08 - 5686 commenti

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Notevole noir coniugale che, dopo una prima parte non molto promettente (cast meraviglioso a parte) che sembra scoprire le carte in fretta rivelando un gioco scontato, si riprende clamorosamente nella seconda, che è un vero saggio di cinema della suspense di matrice hitchcockiana, dal modo in cui la Crawford scopre i piani di Palance al suo meticoloso e arzigogolato contrattacco (bellissimo il montaggio che ne sintetizza i vari passaggi, mentre l'ombra di una pendola scandisce i secondi che passano). Fotografia e regia di ottimo livello. Il finale è ansiogeno, ma un po' inverosimile.
MEMORABILE: La Crawford rompe il disco contenente l'unica prova; La Crawford si prefigura le tecniche con cui Palance potrebbe ucciderla; L'inseguimento con auto.
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  • Curiosità Lucius • 2/02/11 12:23
    Scrivano - 9051 interventi
    Nomination all'Oscar per Joan Crawford e Jack Palance per le loro drammatiche e convincenti interpretazioni.
  • Homevideo Gestarsh99 • 29/06/11 01:54
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dal 21/09/2011 per Kinos:

    DATI TECNICI

    * Lingue Italiano
    * Schermo Anamorfico 16:9 - B/n
    * Audio Dolby Digital 2.0
  • Homevideo Lucius • 29/06/11 02:06
    Scrivano - 9051 interventi
    Ottima notizia.
  • Homevideo Ciavazzaro • 27/12/11 21:06
    Scrivano - 5591 interventi
    Purtroppo il dvd non ha la traccia italiana ma solo quella inglese con sottitoli.
    La copia è buona,a parte in qualche breve punto.
  • Discussione Daniela • 2/03/17 20:00
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Galbo, questo dovrebbe piacerti.
  • Discussione Galbo • 3/03/17 05:43
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Galbo, questo dovrebbe piacerti.

    grazie, prendo nota
  • Discussione Ciavazzaro • 9/03/17 00:03
    Scrivano - 5591 interventi
    Cara Daniela, vedo che oltre il nostro amato tenente, abbiamo in comune la passione del noir.

    Amo molto questo film, uno dei titoli che mi ha avvicinato al genere alcuni anni fà.

    Cast superbo, la Crawford come sempre una garanzia, ma la dark lady Grahame (una delle mie attrici preferite) non è da meno, e pure Palance.
    Tensione ad alti livelli, bella fotografia notturna, ottimo finale che offre soddisfazione.

    Da citare la scena in cui la Crawford prepara il piano nella sua mente.
    Una chicca !
  • Discussione Daniela • 9/03/17 10:53
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    [b]Ciavazzaro ebbe a dire:
    Una chicca !

    Per me è stata una bella sorpresa, superiore alle aspettative. La trama in se stessa è quanto di più banale si possa immaginare: "è ricca, la sposo e l'ammazzo", tanto per citare il delizioso film con Matthau. Ma il modo come è raccontata a fare la differenza e poi tre attori formidabili nei rispettivi ruoli.
    Crawford da brividi nel momento in cui ascolta il nastro registrato, Grahame sensuale come sempre (la battuta e lo sguardo con cui "blocca" Palance sulla porta di casa), Palance sorprendentemente credibile come seduttore in grado di far perdere la testa.
    Insomma: gran bel film, con un finale che tiene col fiato sospeso.

    E a proposito di noir, in questi giorni ho deciso di sospendere momentaneamente l'abbuffata di fantascienza anni 50/60 (rischiavo l'indigestione) per ripescare vecchi titoli coevi del genere thriller/polizieschi di cui magari avevo sentito parlare ma non avevo finora avuto occasione di vedere, come La belva dell'autostrada di Ida Lupino e La polizia bussa alla porta di Joseph Allen (quello de La sanguinaria).
    Il primo è interessante in quanto si tratta del primo autostoppista assassino ad incrociare le strade del cinema, il secondo è un noir torbido, di grande atmosfera, ottimamente recitato, che da appassionato del genere ti consiglio di non perdere.
    Scoperta la "concordanza", se vedo qualche altro buon vecchio noir, ti faccio un fischio, contando che tu faccia altrettanto ;o)
    Ultima modifica: 9/03/17 11:00 da Daniela
  • Discussione Ciavazzaro • 10/03/17 01:22
    Scrivano - 5591 interventi
    Ti ho già segnalato una chicca !

    Tra l'altro sono reduce da una bella rassegna noir fatta a dicembre/gennaio, ho i commenti già salvati che pian piano pubblicherò, con titoli già presenti, ma altri inediti sul davinotti !
  • Discussione Daniela • 10/03/17 01:43
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Resto allora in attesa di scoprire nuovi tesori ;o)