Sharktopus vs. whalewolf - Film (2015)

Sharktopus vs. whalewolf

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si comincia con un funerale celebrato in barca e devastato dallo sharktopus, che si avventa sulla bara, se la sbrana e visto che c'è si divora pure la vedova! Nessun inutile aggancio coi film precedenti, tanto ormai i fan di Syfy conoscono già bene la creatura (è anche catalogata ufficialmente su internet, ci dicono nel film). La bella sorpresa di questo sequel è il B-movies hero Casper Van Dien, in piena forma e lasciato libero di gigioneggiare alla grande nel ruolo di un capitano alcolizzato che con la sua barca e il suo assistente Pablo (De Los Santos) parte alla caccia del cuore dello sharktopus per conto di un santone voodoo che ha intenzione di infilarlo in uno speciale intruglio d'amore (!)....Leggi tutto La novità è invece il whalewolf, ovvero un incrocio tra un'orca e un lupo mannaro (!!) che dovrà fronteggiare lo squalo tentacolato nella classica sfida a due tra mostri. Lo crea in laboratorio la dottoressa Elsa Reinhardt (Oxenberg), chiara erede del dottor Frankenstein (con tanto di pesante accento tedesco), che approfitta di un campione di baseball non troppo perspicace (Hernández) per compiere i suoi esperimenti fallimentari. Inutile dire che la bestia le sfugge di mano e comincia a scorrazzare per la città (siamo in Repubblica Dominicana) mietendo il suo bel numero di vittime e mettendosi di fatto in concorrenza con lo sharktopus, già al lavoro tra mare e terra (sono entrambi anfibi). A contrastarli ci devono pensare il capitano Brady e una poliziotta molto attraente (Endo): faranno coppia nell'improbabile lotta mentre si sghignazza un po' a osservare lo sharktopus che scorrazza indisturbato tra i diversi piani di un centro commerciale scivolando sui suoi tentacoli (naturalmente gli effettisti non si preoccupano di far interagire gli stessi coi pavimenti rendendo vagamente credibili gli spostamenti) e un po' meno il whalewolf divorare le sue vittime sulla strada. Il problema in fondo è sempre lo stesso: la qualità degli effetti è purtroppo sempre molto molto carente e ormai l'appeal baracconesco dell'operazione diventa quasi necessario a fronte di un budget che evidentemente non potrebbe offrire molto di meglio. Gli spettatori insomma ci si fan quattro risate, a vedere certi mostri riempirsi di botte azzuffandosi e rotolando in un groviglio di inestricabile caos digitale. L'importante è che il contorno non sia troppo noioso, e a questo come detto ci pensa Van Dien, che in mezzo al resto di un cast assemblato come capita ci fa la figura dell'Orson Welles della situazione: credibile quanto lo può essere un attore costretto a recitare in condizioni simili, si muove tra scenari paradisiaci e si lascia andare a scenate da ubriaco "purosangue". Certo lo scontro finale allo stadio di baseball (notevole la domanda della poliziotta a un collega per intuire la destinazione: "Se tu fossi un whalewolf ora dove andresti?" E quello pure gli risponde: "In montagna? Nella giungla?") è realizzato davvero malissimo, ma in fondo che importa? Beh... un po' importa, perché alla fine ai titoli di coda ci si ripensa: "Vabbé, ma che roba ho guardato?"

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Mco 28/08/19 23:44 - 2324 commenti

I gusti di Mco

Un ex giocatore di baseball in odor d'impotenza viene trasformato in lupo mannaro con iniezioni di dna di orca e si trova a combattere con uno sharktopus a Santo Domingo. Vi basta? Delirio puro questo nuovo capitolo dello squalopolpo, in un contesto che abbraccia la tradizione voodoo (spassoso Tony Almont chef Tiny) e un Van Dien irresistibilmente sbronzo. Freddure, doppi sensi e i soliti pasti delle creature si inseguono per un divertimento degno di una serata nei migliori Luna Park. Fascinosa la Oxenberg, novella Frankenstein teutonica. Yeah!
MEMORABILE: La tettoruta infermiera Jennifer Wenger scappa (senza fortuna) dal whalewolf su "comodissimi" tacchi 12.

Jena 14/09/19 17:46 - 1550 commenti

I gusti di Jena

La trama potrebbe far pensare a qualcosa di divertente, con il solito esperimento sul DNA che produce un uomo balena mannaro vs uno squalo/piovra, sette voodoo e pescatori alcoolizzati. Il punto è che la bruttezza degli effetti speciali è sotto ogni limite di guardia, con i mostri che si azzuffano (perché poi?) realizzati con una CGI così fasulla che sembrano cartoon disegnati sulla pellicola. Van Dien rispetto al rwesto del cast sembra Marlon Brando; sarebbero da apprezzare casomai le forme della Wenger, che però muore subito.

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