Epica versione sturgesiana di una delle più classiche storie western. Non un capolavoro assoluto come Sfida infernale di Ford, ma il migliore dal punto di vista dello spettacolo puro. Uno dei pinnacoli del western classico hollywoodiano. Attori in palla, menzione d'onore per Kirk Douglas, immenso Doc Holliday; Sturges, a torto considerato solo un mestierante, aveva un egregio senso dello spazio. Grande respiro.
Insieme a Sfida Infernale di Ford, il miglior film dedicato a Wyatt Earp e alla sfida di Tombstone. Bella regia di Sturges, con un ritmo esemplare e splendide scene d'azione. Cast di divi in grande spolvero. Douglas batte ai punti Lancaster con il suo Holliday. Splendida la colonna sonora.
Monumentale. Kirk Douglas e Burt Lancaster davvero immensi e non dimentichiamoci di Van Cleef e Hopper. Ottima tensione; film invecchiato molto bene, devo dire. Ancora oggi si vede con piacere, ed è degno rappresentate del genere western. Consigliato.
Partirei dalla colonna sonora e dalla bella canzone di Tiomkin cantata da Frankie Laine che veramente completa un bel western, ormai un classico, al pari del suo predecessore, in bianco nero, di fordiana fattura. Ma anche senza fare un improbabile paragone tra il lavoro di Ford e questo di Sturges, due modi diversi di rappresentare il vecchio West, quello di Ford è più vero nonostante un romanticismo e una poesia certamente esagerati, questo lavoro è più che degno anche e soprattutto, in virtù dell'interpretazione dei due grandi di Hoollywood.
Parte con un grosso svantaggio, ossia il confronto inevitabile con il capolavoro di Ford, però guadagna punti alla distanza, come ottimo western psicologico e d'azione. Se Lancaster non ha la statura mitica di Henry Fonda, e sostituisce la ritualità ieratica dei gesti con un'energia tutta fisica, Kirk Douglas se la batte alla pari con Victor Mature nel ruolo di Doc Holliday, perdente per definizione ma vincente sul piano dello spettacolo come simbolo dell'amicizia virile mezzo di riscatto morale. Colonna sonora di Tiomkin indispensabile arricchimento del film.
Oggetto di un grande interesse storico, l'avvenimento della sfida diventa epico proprio per le suggestioni che evoca. A colpo sicuro si direbbe, tanto è vero che nel successivo film del 1993, Tombstone, la storia si ripete. Il tratto distintivo del film è la tensione, senza passaggi a vuoto, una full immersion nel far west. Quasi didascalico nella sua bellezza, entra nell'empireo ristretto dei migliori film western. Attori eccellenti, piccola parte per Van Cleef, curioso Hopper, del quale si nota il suo modo di recitare "moderno".
Dell'indimenticabile epopea western di Wyatt Earp e del suo amico e collaboratore Doc Holliday sono stati realizzati numerosi film. Insieme a Sfida infernale di John Ford, questo di Sturges è decisamente il migliore. Rispetto al capolavoro di Ford, Sfida all'O.K. Corral privilegia l'azione con una fotografia di ampio respiro e riprese magistralmente realizzate. Ottimo l'impiego di due "monumenti" del cinema come Douglas e Lancaster insieme ad una serie di ottimi caratteristi del genere. Da non perdere.
Un classico del western che sfrutta una delle sparatorie più leggendarie della storia: Lancaster e Douglas sono perfetti per interpretare Earp e Holliday, ma anche tutto il cast di supporto (in cui si scorgono Hopper e Van Cleef) è adeguato. Sturges costruisce una buona tensione, pur indugiando troppo in momenti romantici e altri troppo melodrammatici, arrivando ad un gran finale d'azione ben studiato. Bella la colonna sonora.
Un titolo, una canzone e due personaggi leggendari (l’integerrimo sceriffo Wyatt Earp e il tisico giocatore incallito Doc Holliday) per un western classico, ancor oggi da acclamare per la sua etica ferrea dell’amicizia virile e della fratellanza e per la forza di certi dialoghi su onore e morte. Le stelle sono a buon diritto Burt Lancaster e Kirk Douglas, ma tra loro si fanno spazio anche il giovane Dennis Hopper, in un ruolo secondario e tuttavia determinante, e un Lee Van Cleef pre-italoater.
MEMORABILE: La battuta di Douglas su matrimoni e funerali; la sfida finale all’O.K. Corral.
Il western che ti è rimasto scolpito nella mente e che quando rivedi riesce ancora a entusiasmarti. I due personaggi principali, lo sceriffo Wyatt Earp e il giocatore incallito di carte Doc Holliday, racchiudono in sé gran parte dell'essenza dell'epopea dei film western. il tutto accompagnato da una fotografia da antologia. Gran arte della cinematografia successiva, in particolare quella italiana, deve molto a questo film.
Ecco un film in cui si respira il profumo epico del western duro e puro, portato avanti sull'onore e l'orgoglio di una volta. Se non è un capolavoro poco ci manca e il duo Douglas-Lancaster si dimostra non solo affidabile ma addirittura perfettamente compatibile. Grandi attori, fotografia splendida, musica di effetto e una cadenza narrativa molto ben calcolata. Difficile trovare dei difetti. Sicuramente un film consigliato: saranno due ore spese bene.
Un classico del western che narra le vicende di due personaggi realmente esistiti, interpretati in maniera esemplare da Douglas e Lancaster. Il film ha due facce: a una prima parte discreta ma a tratti troppo mielosa segue un secondo tempo di grande cinema, che confluisce nella sparatoria finale (ben più lunga di quella svoltasi nella realtà) degna dei migliori western. Buono il cast, così come il film.
Ecco un fulgido esempio di come due grandi attori possano caricarsi sulle spalle un'intera pellicola, mascherando mancanze, rallentamenti e piccole cadute, amplificate dalla datazione. Non tutto, infatti, è all'altezza delle aspettative di chi guarda. Ma quando si assiste agli scambi fra i due e al loro diverso atteggiamento nei confronti della vita e di ciò che accade, ecco che la soddisfazione è totale. Pur trattandosi comunque di ottime interpretazioni, Douglas è una spanna sopra Lancaster, probabilmente agevolato dal personaggio. Va visto, anche solo per alcune scene notevoli.
MEMORABILE: Doc "Non mi piacciono i matrimoni, preferisco i funerali"; La raccomandazione dello sceriffo a Doc prima di entrare nel nuovo saloon; La sfida finale.
Uno dei caposaldi del western americano, un'ottima introspezione dei personaggi e poi l'arrivo alla sfida finale. Lancaster e Douglas sono due interpreti monumentali che rappresentano le loro ansie e le loro certezze con modo magistrale. Validissimi il commento musicale e le ambientazioni scenografiche. Nonostante l'età ancora si guarda con interesse.
Pellicola storica che anche dopo anni e anni si lascia apprezzare e rimane tra le migliori del genere. L'evento all'Ok Corral è stato dipinto in maniera più o meno verosimile in molti film, ma questo è uno di quelli che meglio incarna lo spirito dell'evento e di quel modo di vivere, nonostante alcuni momenti stantii dovuti forse alla durata. Le prove di Lancaster e Douglas tappano le eventuali falle, soprattutto il secondo che sembra "impossessato" in maniera perfetta dal suo personggio, rubando la scena a Lancaster che dovrebbe essere il vero protagonista.
Western mediocre e noioso, parecchio inferiore da tutti i punti di vista a Sfida infernale. Si guarda soprattutto per ascoltare la celeberrima canzone di Frankie Laine. Burt Lancaster fa del suo meglio ma è abbastanza fuori ruolo, soprattutto per quanto riguarda la stucchevole parte melodrammatica della vicenda; Kirk Douglas come al solito è attore straordinario che riesce ad alzare il livello praticamente di tutti i film in cui recita, ma nella versione italiana è penalizzato dal pessimo doppiaggio effettuato da Paolo Stoppa.
MEMORABILE: In senso negativo: il tono di voce fastidiosissimo utilizzato da Paolo Stoppa.
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DiscussioneZender • 29/03/10 09:03 Capo scrivano - 48473 interventi
Perché li hai evidentemente appena raggiunti, e non è una cosa immediata la F, devo accorgermene io, non è una cosa che fa automaticamente il programma. Grazie di avermelo ricordato, adesso te la metto. Come a tutti ricordo che la F resiste fino a che si mette almeno un commento al mese. In caso contrario viene tolta. Grazie ancora e congratulations!
Grazie a te! Continuerò a commentare costantemente, potrei avere ulteriori delucidazioni sul fatto che sino al 1 gennaio non si possono inserire nuovi film? attendo fiducioso!
Ciuvildo ebbe a dire: Grazie a te! Continuerò a commentare costantemente, potrei avere ulteriori delucidazioni sul fatto che sino al 1 gennaio non si possono inserire nuovi film? attendo fiducioso!
DiscussioneZender • 3/04/10 09:47 Capo scrivano - 48473 interventi
Era perché ero assente causa operazione alla vista. Ora che ci sono (o che almeno provo a esserci) si riprende normalmente. Temo che il primo gennaio fosse un vecchio riferimento lasciato maldestramente sul messaggio da Xamini :)
i film Sommersby, The Others, La polizia ha le mani legate e The Village li ho commentati dopo la Mezzanotte del 01-04-2010, sul mio computer l'orario segnava 00.10 del 02-04-2010, come mai sono registrati con la data del 01? Non è per i 4 punti comunque importanti per raggiungere nuove vette però gradirei una spiegazione.....Grazie e buona convalescenza!
DiscussioneZender • 4/04/10 08:32 Capo scrivano - 48473 interventi
Purtroppo non ne ho idea. Per le questioni tecniche devi sempre scrivere a CONTATTACI (tasto verde in alto) > XAMINI.
Burt Lancaster, nel ruolo di Wyatt Earp, ha eseguito tutte le sue acrobazie nel film, inclusa la famosa scena del tuffo in corsa all'inizio della sparatoria all'OK Corral. Lancaster ha sfruttato la sua agilità di acrobata (lo era davvero, prima di diventare attore).