Le
bambole reborn si caratterizzano per il fatto di avere le dimensioni di un neonato, per cui possono essere vestite e accessoriate con abiti e oggetti destinati alla prima infanzia. Sono inoltre di materiale plastico morbido, minuziose nei particolari e, almeno nei casi degli esemplari costruiti da artigiani più esperti, risultano estremamente realistiche.
A differenza delle imitazioni commerciali, le vere bambole reborn sono esemplari unici, creati interamente a mano, generalmente venduti unitamente ad un "certificato" che ne riporta nome e data di nascita.
Nel primo episodio della serie, una giovane donna viene assunta come tata per Jerico: si tratta di un bambolotto reborn che la madre vede e tratta come un neonato, al posto del figlioletto la cui morte in fasce le ha causato un fortissimo trauma.
Anche se non ai livelli paradossali raggiunti nella serie, questa "sostituzione" perturbante non è così eccezionale come potrebbe sembrare al primo impatto.
Negli USA, dove il fenomeno delle bambole "reborn" è piuttosto diffuso, ci sono stati vari casi di bambolotti del genere utilizzati per colmare vuoti emotivi derivanti sia dall'impossibilità di avere figli che dalla morte precoce del proprio bambino.
In particolare, questa forma di compensazione è legata alla comparsa dei "Reborn Memorials", specifici siti web che offrono il servizio di creare copie dei piccoli defunti.
Come accade nella serie, ci sono terapeuti che considerano questo "oggetto transizionale" utile per elaborare il lutto, mentre la maggior parte degli psicologi mette in guardia sui pericoli derivanti da queste repliche iperrealistiche.
A questo proposito, si può leggere questo breve saggio: «Giocare con le cose morte». Reborn dolls, arte ed empatia" di Sara Damiani
https://pianob.unibo.it/article/view/6635/6441