Scusate il ritardo - Film (1983)

Scusate il ritardo

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una commedia di chiara matrice napoletana diretta e interpretata da un Massimo Troisi fenomenale, capace di identificarsi in modo strabiliante nel suo personaggio. Vincenzo è un ragazzo svogliato, incapace di dimostrare il suo amore per la vita e la donna che lo ama (Giuliana De Sio), ossessionato da un amico (Lello Arena) caduto in disgrazia e dal successo ottenuto dal fratello in qualità di attore comico. Un quadretto familiare reso con grande senso della realtà, interpretato benissimo da un cast azzeccato e valorizzato da tre lunghi duetti con l'ex compagno della Smorfia Lello Arena che hanno qualcosa di magico, da tanto sono intensi e divertenti. Ma la grande qualità di Troisi è sempre quella...Leggi tutto di saper far ridere (e tanto) pur utilizzando un dialetto napoletano a tratti quasi incomprensibile ed espressioni quasi sempre di profonda amarezza esistenziale; perché i suoi personaggi sono talmente vivi, sfaccettati, ben delineati da rasentare la perfezione. Non ci sono scene inutili, perché tutte concorrono a comporre un mosaico di grande autenticità e se a volte danno l'impressione di essere costruite come sketch è per l'innegabile cura riposta nei dialoghi, dove non c'è mai una parola fuori posto. Dopo RICOMINCIO DA TRE manca l'effetto novità; ciò non toglie che lo stile di Troisi resti unico e quindi comunque apprezzabile. Mai invadenti le musiche, buona la scelta delle location, geniale la chiusura, che giunge inaspettata. La figura di Tonino (Lello Arena) va ben oltre la partecipazione straordinaria annunciata nei titoli di testa e si ritaglia uno spazio fondamentale che dà la possibilità al sottovalutato ex compagno di Troisi di regalarci una delle sue migliori performance.

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Puppigallo 30/04/07 19:06 - 5259 commenti

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Semplicemente grandi. E’ questo l’unico aggettivo per Troisi e Arena, dopo aver visto questo film. Praticamente non ha trama e con chiunque altro non avrebbe avuto un perché. E’ cucito addosso a loro (come Attila lo era a Abatantuono). Massimo riesce magicamente a trasformare una storiella d’amore con tira e molla in uno spasso. E Lello (super depresso, che crede di essere stato lasciato perchè brutto e sfortunato) completa l’opera. Segnalo: la faccia della tragedia, terzo a scuola, la febbre, le Lellotragedie, il regalo a mammà, problema…
MEMORABILE: "No, non sei svenuta come una stupida... anzi, sei svenuta intelligentem... bene, sei svenuta bene".

Galbo 18/03/10 05:42 - 12380 commenti

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Seconda opera di Massimo Troisi, Scusate il ritardo è meno “esplosiva” e ricca di comicità ma nello stesso tempo più matura e riflessiva del grande successo Ricomincio da tre. Senza raccontare molto (la trama è minimale), Troisi parla della sua generazione, con personaggi ben scritti, alcuni dialoghi semplicemente irresistibili e una buona prova da regista. Ottime le interpretazione di Arena e della De Sio.

Nando 15/07/10 18:01 - 3810 commenti

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Un film intimistico in cui la comicità di Troisi raggiunge buoni picchi. Alcuni dialoghi sono permeati di surrealismo ed i siparietti con Arena spassosi. Buono il cast con un'altrettanto valida De Sio. Tuttavia è Troisi il mattatore assoluto del film.

Rambo90 14/11/10 19:22 - 7679 commenti

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Troisi analizza una storia d'amore in cui i due protagonisti non riescono mai ad amarsi appieno nello stesso momento (da qui il titolo). La seconda parte, dove la storia inizia ad avere un senso, è la migliore e la malinconia è la maschera che più si adatta al protagonista, l'inizio è solo un insieme di sketch abbastanza riusciti. Brava la De Sio, immenso Lello Arena.

Cotola 21/04/11 11:19 - 9012 commenti

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Passo indietro di Troisi rispetto alla sua opera prima. I toni della comicità sono quelli che contraddistingueranno il regista partenopeo, ma qui c'è meno vivacità ed i momenti divertenti, pur non mancando, sono in quantità minore. Però c'è almeno una scena che colpisce nel segno e che a Napoli è divenuta proverbiale: quando Troisi propone al fratello la spartizione della somma di denato per comprare il regalo alla mamma (vedi sotto).
MEMORABILE: Troisi al fratello: "Allora facciamo così...5000 lire io, 5000 lire lei (la sorella) e 990000 tu"

Giùan 22/11/11 15:22 - 4540 commenti

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Dopo Ricomincio da tre, l'opera seconda di Troisi persegue la rarefazione dello stile e della materia filmica che sempre più caratterizzerà il suo cinema. È un film prettamente "meridionale" Scusate, denso degli umori e sapori da cucina, strada e salotto che alimentano le case (e la vita) di noi "terroni". Massimo li racconta come faceva Eduardo, agendo contro i clichè e dentro le pieghe dei silenzi (Vincenzo), delle parole (Gaetano) e della presenza (Anna). Esile eppure pieno, con una regia che tende all'invisibile ma in cui i sentimenti han modo di dispiegarsi.
MEMORABILE: Arena (grandissimo) sotto la pioggia a Troisi: "E come devo stare Vincè, sempre uguale, io ti devo parlare Vincè"; Il ritiro del premio.

Mtine 13/03/12 20:44 - 224 commenti

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Nel film Troisi è grande, talvolta grandissimo, ma il risultato finale non mi ha convinto fino in fondo. L'autore napoletano tende a concentrare tutta la scena sulla caratterizzazione pscicologica dei personaggi, senza curarsi della storia, che risulta a tratti troppo semplice e fiacca. Tutto il film è infatti concentrato sull'impossibiltà del protagonista di amare la vita, ma la trattazione del tema ha il difetto di non mostrare risoluzioni o spigazioni (vedi il finale). Comunque il film riesce nel suo scopo: offrirci un ottimo ritratto umano.
MEMORABILE: "Cimmino studiava, Balocco era un po' raccomandato".

Piero68 2/08/12 14:49 - 2955 commenti

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Molto meno scoppiettante del primo. Troisi imprime a Scusate il ritardo un taglio teatrale più che cinematografico, quasi un omaggio ai grandi della commedia napoletana. Teatrali sono gli sketch che si svolgono in casa, come teatrali sono sia i tempi delle battute che gli ingressi e le uscite di scena dei personaggi. Sceneggiatura quasi del tutto ignorata a favore di lunghi dialoghi in lingua Troisiana e regia dello stesso troppo approsimativa. De Sio inguardabile come la Polito. Solo Arena si salva. Ma per lui è più facile seguire il Maestro.

Neapolis 19/02/13 15:53 - 183 commenti

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Non ha la spontaneità di Ricomincio da tre ma è comunque un'altra grande prova del talento di Massimo. Tante gag da ricordare: la modalità della spartizione dei soldi per il regalo alla madre, i cinquanta giorni da orsacchiotto e il modo distaccato di vivere un rapporto di coppia (il Napoli sta perdendo in casa col Cesena). L'incapacità di esternare i propri sentimenti e il totale disimpegno con cui si intende vivere un rapporto d'amore anticipano di molto quelle che saranno le problematiche delle generazioni a seguire.

Zender 17/12/13 09:09 - 315 commenti

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Regia elementare, molti interni, impostazione sommariamente teatrale, ma un tale volume d'idee e di spirito nei dialoghi che ti fa sorvolare su tutto; chi li interpreta ne è poi veicolo ideale per ricchezza espressiva e sfumature: Troisi e Arena animano almeno un paio di lunghi duetti indimenticabili, la nutrita controparte femminile assiste bene. Il meglio del Massimo Troisi comico di grande valore e unico nel suo inimitabile salire e scendere di tono nei discorsi non lo s'incontra solo ricominciando da tre...
MEMORABILE: Meglio 50 giorni da orsacchiotto; "Io... in classe mia ero il terzo. Come ordine... Cioè quando dice 'il primo della classe'... Ero il terzo. Mica è male."

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Enzus79 12/06/14 11:05 - 2874 commenti

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Dopo il buon esordio con Ricomincio da tre era arduo ripetersi, invece a Massimo Troisi è riuscita l' "impresa" di regalare al cinema italiano una perla della commedia nostrana. Pur avendo una trama non proprio originale ci si diverte molto: le gag fra Tonino (Lello Arena in gran forma) e Vincenzo sono da incorniciare.

Vitgar 2/01/15 18:14 - 586 commenti

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Con il consueto buon gusto e con la delicatezza che ha contraddistinto tutta la sua produzione, anche in questo film il grande Massimo ci descrive uno spaccato generazionale di altissima qualità. Battute intelligenti, mimica eccellente, ottimo il sostegno di Lello Arena specialista nel rappresentare l'amico appiccicoso e noioso. Urticante come sempre Giuliana De Sio, che non fa della simpatia la sua arma migliore.

Elsolina 17/03/15 16:26 - 41 commenti

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Emblema della comicità partenopea, Scusate il ritardo rappresenta una delle prove maggiormente riuscite di Troisi. E' la storia di Vincenzo, malinconico e incerto (a cui Massimo concede tratti autobiografici) che si innamora, a modo suo, della sicura e decisa Anna, una giovane De Sio. Una comicità delicata e sempre alla ricerca del paradosso che si manifesta nel rapporto di Vincenzo con l'amico Tonino, con la sua famiglia e con la fortuna del fratello Alfredo che si contrappone alla sua perenne inerzia e apatia.
MEMORABILE: 'A vita s'adda piglià comme vene... io 'a piglio comme và? Io 'a piglio comme vene, solo che a me me vene sempe 'na chiavica, guarda a cumbinazion!"

Ryo 8/08/15 16:06 - 2169 commenti

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Eccezionale commedia, giocata interamente sui temi classici e lo stile di Massimo Troisi: le relazioni sentimentali, raccontate nei loro momenti meno piacevoli quali ansie, timori, dubbi. Il regista e protagonista riesce con una dimestichezza rara a far divertire e far riflettere allo stesso modo, analizzando dinamiche quotidiane, senza banalizzarle. Una delizia.
MEMORABILE: "No ma comunque, cioè... sei svenuta bene..."; "Vieni a vedere la Madonna che piange?" "Non mi va di vedere gente che piange. Se rideva, sarei venuto".

Il ferrini 22/11/15 16:07 - 2345 commenti

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Uno di quei film che non ti stanchi mai di rivedere, anche quando ormai sai tutte la battute a memoria. Dopo Ricomincio da tre era difficile ripetersi ma Troisi centra di nuovo il bersaglio; merito anche di un formidabile Lello Arena che si aggiudicò il David. La forza di Troisi - e di questo film in particolare - è quella di creare un nuovo tipo di comicità, non legata alle solite spavalderie e furbizie napoletane ma piuttosto a un personaggio timido, malinconico e incredibilmente reale. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: "Avevamo pensato di regalare tutti insieme la Tv a mamma: 5.000 £ io, 5.000 £ Patrizia e un milione e due tu".

Parsifal68 15/02/16 12:51 - 607 commenti

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Opera seconda del grande Massimo Troisi che, rispetto a Ricomincio da tre, dirige un film dal ritmo più cadenzato e col protagonista sicuramente più intimista. Qui Troisi si preoccupa di delineare la figura del napoletano schivo e indolente, un personaggio che si lascia andare dagli eventi della vita senza affrontarli, vivendo finanche il rapporto di coppia con pigrizia e senza sussulti. Il gruppo di attori di contorno è di tutto rispetto: Lello Arena certo, sua solita spalla, ma anche l'affascinante De Sio e i familiari Polito e Di Maio.
MEMORABILE: "Meglio un giorno da leone o 100 da pecora?" "Non lo so, fai 50 giorni da orsacchiotto..."; Gli sfoghi di Arena sotto la pioggia; Napoli-Cesena.

Paulaster 8/07/16 10:49 - 4391 commenti

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Esplorazione delle paure d'amore e dei suoi ribaltamenti nella relazione col gentilsesso. La comicità di Troisi si permea di una malinconia esistenziale in un rimando della felicità di cui fa le spese la fiducia. Sceneggiatura che ingrana piano ma acquista sempre più spessore. Fondamentale Arena ad anticipare il malessere del protagonista e a dare la giusta spinta finale. La De Sio è brava e a volte sembra spiazzata dai ragionamenti arzigogolati del protagonista.
MEMORABILE: "Il Napoli sta perdendo a Cesena!"; 50 anni da orsacchiotto; La Madonna che ride è un miracolo anch'esso.

Pessoa 20/01/17 22:43 - 2476 commenti

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Troisi riesce nell'opera seconda a ordinare i mille rivoli della sua prorompente vis comica in un'opera che sa più di cinema e meno di cabaret. L'arte del grande attore napoletano, che non scopro io, rimane intatta e concede senza soluzione di continuità risatine, risatone e risatacce. Arena accompagna con mestiere e amicizia, gli altri si sforzano un po' (salverei solo la Di Maio). Una prova decisamente matura con una maggiore attenzione al lavoro sui personaggi. Resta il rimpianto per un artista che il destino ha fermato troppo presto.
MEMORABILE: La scena del bacio rifiutato da Troisi a Arena; La scena della radiolina mentre la De Sio rimprovera Troisi per la sua mancanza di sensibilità.

Markus 13/04/20 00:24 - 3682 commenti

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Con quest'opera seconda par quasi che Troisi nemmeno ci provi, a bissare il successo dell'esordio: lascia da parte la sagacia per uno humour più ricercato, quasi nemmeno voluto; abbandona persino gli allora modaioli suoni jazzistici di Pino Daniele per quelli più anonimi di Sinagra e reinterpreta il suo personaggio sentimentalmente impacciato e visionario che tanto gli riusciva bene. Accanto a lui ancora una volta un Arena in stato di grazia; la De Sio, benché adeguata, è lì perché è il suo momento. Indubbiamente tra le migliori pellicole di Troisi.

Didda23 7/01/20 14:12 - 2426 commenti

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Un'opera decisamente sotto le attese che soffre di un corpo centrale che si accartoccia su se stesso e che propone situazioni banali e troppo spesso ripetitive. Troisi fatica a canalizzare la propria verve comica in un canovaccio poco brillante, complice una regia inabile a dare i giusti tempi narrativi. Per fortuna la straordinaria prova di un Lello Arena mai più così in forma risolleva la pellicola dalla mediocrità più totale. Qua e là qualche situazione simpatica, ma la noia è sempre in agguato e per un film del genere è peccato mortale.
MEMORABILE: Troisi "terzo" della classe; Arena che tenta di parlare a Troisi; Napoli- Cesena.

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Deepred89 11/07/20 14:20 - 3704 commenti

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Più digeribile del precedente Ricomincio da tre, ma anche in questo caso senza troppi elementi d'interesse. Una commedia garbata ma poco vivace, simpatica ma mai veramente divertente, fortunatamente scevra dalle velleità intellettuali di un Moretti ma pure priva della forza comica o malinconica di certi lavori verdoniani del decennio. Si segue per inerzia, a tratti pure con piacere, ma senza mai coinvolgere veramente. Come il Troisi attore: simpatico, quasi adorabile in certe sue espressioni da timido, ma non abbastanza travolgente da reggere l'intero film sulle proprie spalle. 

Camibella 26/08/20 15:52 - 277 commenti

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Vincenzo è disoccupato, vive ancora con la madre e si circonda di persone negative. Quando conosce la brillante Anna non riesce a sollevarsi dalla sua innata apatia rischiando di perdere l'unica cosa buona che gli è capitata. Il secondo film di Troisi è una commedia che, rispetto al brioso Ricomincio da tre, vira più su tematiche intimiste e dialoghi profondi. In tal senso compie decisamente un mezzo passo in avanti, costruendo una trama matura e più consona alla maschera triste che indossa. Co-protagonisti di assoluto spessore come la bravissima De Sio e la spalla storica Arena.
MEMORABILE: 50 giorni da orsacchiotto; il regalo alla madre; il Napoli che perde in casa col Cesena; il problema di matematica.

Ramon 19/03/21 20:08 - 33 commenti

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Una regia pochissimo presente, quasi rarefatta, una trama che praticamente non c'è, come di fatto non c'è neppure un vero e proprio finale; una colonna sonora poco protagonista. Mettiamoci anche che questo è il lungometraggio "comico" di Troisi in cui si ride di meno e il risultato è, strano ma vero, che questo è forse il suo miglior film. Dev'essere proprio la leggerezza, questo passare senza lasciare troppe cose che si sposano meglio col tipo di personaggio che propone Troisi, che lo rendono più poetico e meno pesante, come appare a volte rivedendolo a distanza di anni.
MEMORABILE: Il miracolo della statua della Madonna che ride.

Siska80 19/05/21 19:40 - 3738 commenti

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Il protagonista (bamboccione apatico invidioso del fratello) è lo specchio di una realtà purtroppo sempre attuale e, se ad interpretarlo c'è il flemmatico, logorroico ma accattivante Troisi, le risate sono garantite (sebbene, a conti fatti, il personaggio più simpatico e umano sia Tonino, amico fedele sfortunato in amore). Il finale si rivela azzeccato in quanto non snatura il carattere di Vincenzo il quale, messo alle strette, si mostra disposto (ma neanche più di tanto) a rivedere il proprio modo di affrontare la vita. Un modo intelligente di fare cinema.
MEMORABILE: Arena senza barba; Il post temporale; La partita contro il Cesena.

Kinodrop 17/03/23 20:10 - 2922 commenti

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La cornice teatrale di questa commedia esalta e valorizza in pieno il carattere partenopeo di un ensemble di attori tutti perfetti nella loro parte, su cui domina naturalmente l'arte mimica e il linguaggio sui generis di Troisi, sollecitato dalla sua degna spalla (un Arena "deluso ma testardo") e accompagnato da una sensibile De Sio. Ormai proverbiali e sempre spassosi alcuni suoi duetti con considerazioni "filosofiche" e contorsioni psicologiche che fanno riflettere sulla consistenza o meno dei legami affettivi e familiari, attraverso quel "non dire" personalissimo e inimitabile.

Bullseye2 6/04/23 19:48 - 393 commenti

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Troisi dimostra con questa seconda prova di essere stato un regista e attore assolutamente rivoluzionario nel panorama del cinema italiano e molto probabilmente questo secondo film è il suo vero capolavoro, diviso tra comicità e profonda malinconia, grande nell'esprimere con sincerità la tesi che in amore l'uomo e la donna viaggiano su due rette diverse che molto raramente si toccano (è tutto lì il "ritardo" da scusare del titolo). Oltre all'attore/regista, notevolissimi Giuliana De Sio e soprattutto Lello Arena in un'inedita veste sbarbata e semi-drammatica, nel ruolo della vita.

Fabbiu 15/04/23 17:05 - 2136 commenti

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Commedia sentimentale con Troisi in forma strabiliante (a livello di performance, dal momento che il suo personaggio Vincenzo è in realtà afflitto da apatia esistenziale). Girato perlopiù in ambienti interni e con uno stile che richiama molto il teatro, la trama è minimale e serve più che altro per accompagnare i dialoghi, che sono il vero motore del film (in napoletano stretto quando parla Troisi, ma comunque carichi di empatia, con alcuni momenti spassosi, altri carichi di amarezza).  Anche Lello Arena si dimostra un grandissimo attore.

Gabrius79 22/05/23 11:25 - 1420 commenti

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Troisi ce la mette tutta e in parte ci riesce, a bissare l'exploit della precedente regia. Qui i momenti comici non mancano, con alcune gag assolutamente azzeccate, ma qualcosa a volte gira a vuoto con una sceneggiatura poco all'altezza. Nel cast di contorno brilla un bravissimo Arena che nei duetti con Troisi sa dare il meglio, mentre le altre figure sono solo sulla sufficienza.

Anthonyvm 25/07/23 23:59 - 5640 commenti

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Dopo Ricomincio da tre, Troisi torna alla commedia romantica e fa centro un'altra volta. Lo script, dalla struttura linearissima, si regge ovviamente sui tratti dell'attore partenopeo, che con la schiettezza e genuinità di sempre mette in risalto ogni sfumatura della propria unicità espressiva e caratteriale, in un crescendo di gag cui è difficile resistere. Massimo dà al suo Vincenzo una personalità umile e complessa al contempo, diluendo fra i dialoghi borbottati l'amarezza e la disillusione di un mite antieroe di tutti i giorni. Solido il cast di comprimari, con Arena in evidenza.
MEMORABILE: Gli sfoghi depressivi di Tonino; Il problema matematico sul contadino; "Ti amo...", "Mi fa piacere!"; La premiazione; La partita di calcio alla radio.

Redeyes 5/09/23 10:45 - 2443 commenti

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E il ritardo lo scusiamo eccome, visto il risultato! Troisi dopo l'exploit iniziale torna a dirigere una commedia cui è difficile trovare difetti. Troisi è strepitosamente calato nel suo Vincenzo, ma la bravura del comico è anche quella di disegnare il miglior personaggio di Arena, che rappresenta la spalla perfetta. Location e cast assolutamente eccellenti e musiche mai invadenti. Si riesce a sentire il sapore della storia senza dimenticare di sorridere con piacere in più di un'occasione. Finale assolutamente fantastico.

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  • Discussione Neapolis • 16/02/11 16:05
    Call center Davinotti - 3055 interventi
    Eccezionale lavoro Zender. Considero questa ricostruzione, così come tutte le altre location, un omaggio alla memoria di Troisi.
  • Curiosità Neapolis • 16/02/11 17:39
    Call center Davinotti - 3055 interventi
    Nella famosa scena d'amore a letto tra Troisi e la De Sio, la radio in sottofondo, annuncia un gol subito dal Napoli da parte del Cesena. L'evento è reale e si riferisce alla partita di calcio Napoli-Cesena del Campionato 1981/82, giocata al S. Paolo il 7 marzo 1982 e finita con il risultato finale di 2 a 2. La ricostruzione sportiva di quell'evento però contiene alcune inesattezze in quanto il radiocronista (per la cronaca Enrico Ameri) annuncia il vantaggio del Cesena al 26' del p.t. con gol di Garlini su passaggio di Arrigoni, che portava il risultato su 2 a 1 e che il precedente gol del vantaggio del Cesena era stato realizzato al 6' del p.t. In realtà in quella partita Garlini segnò il primo gol del Cesena all'11' del p.t. mentre il raddoppio avvenne due minuti dopo con rete di Schakchner; successivamente il Napoli pareggio con due reti di Pellegrini al 20' del p.t. e al 2' del s.t. Da segnalare inoltre che il citato Arrigoni non giocò affatto quella partita.
  • Discussione Zender • 16/02/11 21:12
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Neapolis ebbe a dire:
    Eccezionale lavoro Zender. Considero questa ricostruzione, così come tutte le altre location, un omaggio alla memoria di Troisi.
    L'ho fatta volentieri, è un film che amo molto come quasi tutti quelli di Troisi, attore straordinario. Credo sia forse il suo film più sottovalutato questo. Notevole la curiosità sul match. Dove l'hai trovata?
  • Discussione Neapolis • 17/02/11 14:06
    Call center Davinotti - 3055 interventi
    Così precisa in rete non c'è. Ho riascoltato bene il film con la voce di Ameri.Poi mi sono documentato sull'esito della partita e sui marcatori sui alcuni siti sportivi. Quest'anno quando al San Paolo, dopo tanti anni, ospitavamo il Cesena erano raffiorati tutti questi fantasmi del passato.
  • Discussione Zender • 17/02/11 14:26
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ottimo, in questo caso, è così che si fa! Bravo!
  • Curiosità Buiomega71 • 28/09/17 19:23
    Consigliere - 25943 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71 il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima visione Tv (mercoledì 19 dicembre 1984) di Scusate il ritardo:

  • Discussione Pstarvaggi • 12/04/20 18:18
    Galoppino - 30 interventi
    Come già detto da altri, la radiocronaca di Enrico Ameri della mitica Napoli-Cesena è una ricostruzione.
    In aggiunta, sappiamo che il film è stato scritto nella primavera dell'82; in questo periodo fu giocata, il 7 marzo '82, la reale gara, ispiratrice della scena. Le riprese del film iniziarono a settembre '82, per uscire il 25 febbraio 1983, ben prima della Napoli-Cesena del campionato durante il quale fu distribuito il film, ovvero quello di serie A 1982/83; la gara infatti fu giocata addirittura l'ultima giornata, 15 maggio '83, e finì 1-0 per i partenopei con rete di Dal Fiume.
    In più, riascoltando "Tutto il calcio minuto per minuto" del 7 marzo 1982, scopriamo che Enrico Ameri quel giorno era a Firenze per Fiorentina-Roma (1-0), mentre per Napoli-Cesena non ci fu radiocronaca diretta dallo stadio: fu il conduttore Roberto Bortoluzzi dallo studio centrale a dare agli ascoltatori gli aggiornamenti sulla partita del San Paolo.