Scum of the Earth - Film (1974)

Scum of the Earth
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Titolo originale: Scum of the Earth
Anno: 1974
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Poor White Trash Part II". E' il sequel di "Bayou" (1957).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/03/19 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 30/03/19 02:16 - 4768 commenti

I gusti di Ciavazzaro

In fuga da un killer che le ha appena ammazzato il marito ad asciate, Helen trova rifugio in una casupola nella foresta, ma gli abitanti della casa non sono meno pericolosi dell'omicida misterioso. E di nuovo il nostro regista fa centro con un'aria malsana, claustrofobica e sporca. Il cast di fedelissimi è notevole ("Palma d'oro" al laido capofamiglia Ross e la figlia Carr). Scenografie degradate perfette per la storia (la casa e l'ambiente boschivo), omicidi molto ben realizzati, non male il colpo di scena finale. Una piccola perla da riscoprire...
MEMORABILE: "Non ho ammazzato nessuno, ultimamente"!; L'omicidio con corda; L'asciata in pieno petto; Il dialogo sorella-fratello; L'identità dell'omicida.

S.F. Brownrigg HA DIRETTO ANCHE...

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  • Discussione Ciavazzaro • 30/03/19 02:30
    Scrivano - 5591 interventi
    L'allegra vacanza dei neo-sposini Helen e Paul in un minuscolo bosco (dove lei è nata) viene interrotta sul nascere a causa di un intruso che ammazza ad asciate il marito della nostra protagonista.
    La ragazza sconvolta fugge nel bosco, per trovare un villico inquietante, che la porta a casa sua con la promessa di trovare un telefono per poter chiamare la polizia.
    Ma la ragazza non tarderà ad accorgersi che la famiglia non è meno pericolosa dell'assassino, che intanto nell'ombra attende di poter colpire nuovamente...

    Maestro nel creare un senso di claustrofobia e degradazione come solo pochi altri registi sono riusciti a fare (Larraz e pochissimi altri) S.F. Brownrigg fa di nuovo centro.
    Questa volta non abbiamo eleganti e colorate case come in Don't hang up e Keep my grave Open o cliniche psichiatriche come in Non entrare in cantina !, ma una squallida casa che cade a pezzi nel bosco più fitto.
    Eppure il senso di claustrofobia tra le quattro mura della catapecchia è perniante e soffocante.

    Il cast di fedelissimi si impegna lodevolmente, con una buona resa generale.
    Il tutto facilitato da una serie di personaggi molto interessanti e ricchi di sfaccettature nelle loro perversioni.

    Palma d'oro a Gene Ross (caratterista con una carriera incredibile nel genere horror, presente anche nelle saghe Venerdi 13 e Halloween) nei panni dell'osceno e laido capofamiglia: stupratore, incestuoso manesco e chi più ne ha più ne metta.
    Non è da meno Camilla Carr che due anni dopo sarà protagonista dell'ultimo thriller del regista, qui la perversa figlia del protagonista, una interpretazione notevole.
    Brava la protagonista Norma Moore che ben rappresenta la sfortunata protagonista alla quale succede di tutto.
    Infine da menzionare Ann Stafford nei panni della moglie del capofamiglia, l'unico personaggio positivo (un peccato che abbia solo fatto anche Keep my grave open, la Stafford è un attrice che avrebbe potuto dare al cinema).

    Bellissima l'ambientazione, non solo la squallida casa, ma anche il fitto e claustrofobico bosco che la circonda, quasi che si entrasse in un mondo parallelo e nascosto.

    Interessante anche l'aria da giallo/slasher che si respira, con le inquadrature dal punto di vista dell'omicida (la cui identità viene rivelata solo nel finale).

    Notevoli e assai sanguinosi gli omicidi, ma anche molto creativi (da citare la corda strangolatrice).

    Non male il colpo di scena finale sull'identità dell'omicida.

    Insomma una piccola gemma che va riscoperta assolutamente !
  • Discussione Zender • 30/03/19 07:49
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Palma d'oro immagino sia un tuo personale riconoscimento, perché non mi risulta abbia vinto alcuna Palma, il film.
  • Discussione Digital • 30/03/19 09:05
    Portaborse - 3990 interventi
    Bellissima recensione Ciavaz, dovresti fare un libro con tutti questi commenti: lo comprerei al volo!
  • Discussione Mco • 30/03/19 11:23
    Risorse umane - 9970 interventi
    Grande Mauro. Anch'io trovai questo film molto gustoso nella sua peculiarità. E visto che ci siamo ti consiglio di guardare anche l'omonimo di HG Lewis del 1963...;-)