Schizofrenia di un attore - Corto (2002)

Azzerarsi per esserci, esserci per azzerarsi. Le amletiche frittate laforghiane di Bene, in faccia a Stanislawski e Shakespeare via Lacan, in chiasmatico scacco matto per mano di un Garofalo con Debord, Baudrillard e Agosti tra il miocardio e la corteccia cerebrale. Il cinema a teatro, il teatro al cinema, la vita in entrambi, l’inconscio come Atlantide risorta: metatestualità e testo senza meta o come metà oscura che si gode un corto circuito più grande di lei e noi con essa in simultanea orgasmica. La grandiosa rivalsa di un genio su tutte le muse maritate al sistema e immolate al mercato.