Scandalosa Gilda - Film (1985)

Scandalosa Gilda

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se ancora ci si ricorda di questa scadente prima incursione laviana nel soft-core (debitrice di FOTOGRAFANDO PATRIZIA di Samperi, dal quale riprende ovviamente la protagonista femminile e lo sceneggiatore Riccardo Ghione) è per via del simpatico cartone animato del valente Gibba (quello del NANO E LA STREGA) che dà il titolo al film: la “Gilda” è in pratica una vagina inseguita da un pisello scatenato. Lavia nel film è infatti un disegnatore di fumetti che, incontrata sull'autostrada la bella Guerritore (sua moglie nella realtà, lo sappiamo tutti), apre con lei...Leggi tutto una relazione improvvisata fatta di amplessi ovunque e comunque (dai bagni pubblici ai motel). Vista la povertà della regia (di Lavia stesso) ci si aspetterebbe almeno qualche buon dialogo tra quelli che restano due buoni attori di teatro; invece la sceneggiatura si inventa botta e risposta involontariamente ridicoli, frasi che si vorrebbero pesanti come macigni, profonde e intriganti ma sono solo sciocchezze. Sempre sopra le righe, forzato e artificioso, il rapporto tra i due non convince proprio. La Guerritore è ripresa nelle pose più plastiche possibili (nuda piegata sulla poltrona reale o contorta sulle coperte rosso fuoco), osa con le parole ma sta bene attenta a non mostrare troppo di sé. Erotismo patinato e lesso, moscio e tremendamente noioso, con un finale tragico che non può che far sorridere. Girato in gran parte lungo l'autostrada dove i due si incontrano, flirtano, si insultano, piangono, fan l’amore (anche con terzi come camionisti e avventrici di bar) e inscenano un teatrino assai misero.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Almayer 29/03/07 14:53 - 169 commenti

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Mi sono addormentato due volte, una noia mortale. Al confronto La donna lupo è il capolavoro del secolo. Dialoghi pessimi, recitazione sempre sopra le righe, momenti infiniti di umorismo involontario, Lavia tamarrissimo, sceneggiatura che pare scritta da Melissa P. Sconsigliatissimo, il dvd può andar bene come zeppa se avete un mobile malfermo. Non merita nemmeno per la bella Guerritore: le scene di sesso sono quanto di più antierotico si possa immaginare. Avoid at all costs.

Undying 13/10/07 17:37 - 3807 commenti

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Gabriele Lavia è stato un attore memorabile per il cinema italiano, ma come regista è rimasto intrappolato in vicende (morbose) coniugali (la Guerritore è la sua reale compagna nella vita) di sapore amaro e spesso tragico. Poco convincenti per la monotematica di base (Sensi viene girato l'anno dopo) esplicitata da dialoghi pecorecci e poco curati. Solita vicenda, insomma, di corna e controcorna, mal recitata e con un'attrice poco sensuale. Interessante (di unico) gli intermezzi animati, opera del disegnatore Gibba (Il Nano e la Strega).

Homesick 9/11/07 18:06 - 5737 commenti

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Quando decide di lasciare il teatro e di passare dietro la macchina da presa, l'ottimo attore Lavia riesce ad inanellare film brutti ed altri - come questo - orribili. La bellezza volgare della Guerritore e i fumetti deliranti e di cattivissimo gusto di Gibba confezionano un erotismo tedioso e squallido. Sotto tutti gli aspetti, un film inutile e di infima qualità; non lo riscattano neppure la cinefilia di Lavia e le sue citazioni da Bertolucci, Fassbinder, Godard.

Ciavazzaro 17/05/09 12:53 - 4770 commenti

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Orribile. Monica Guerritore può contare soltanto sul suo fisico, Lavia è atroce. Film di una lentezza assurda, con scene di sesso che sono tutto tranne che erotiche e che molto spesso scadono nel volgare e nel cattivo gusto. Tra deliranti dialoghi e un finale delirante, lo spettatore si libera solo quando arrivano i purificatori titoli di coda, forse l'unica cosa discreta del film.

Tomastich 17/09/09 11:41 - 1255 commenti

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Un film che annoia, ma soprattutto disturba. Se l'obiettivo di Lavia era quello di far venire il mal di stomaco allo spettatore c'è riuscito: alla base c'è la volgarità, il sesso sbattutto in faccia, i prodotti del corpo messi su un vassoio sporco di coca. Il marcio che vuole raccontare Lavia, è la parte nascosta delle perversioni umane, un film che poteva essere dipinto dai pittori espressionisti di inizio secolo. Nonostante le mie parole, l'unica cosa da fare è stroncarlo. Da quanto mi affascina, mi fa pena.

Daidae 10/10/09 20:08 - 3179 commenti

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Film odiato e disprezzato, eppure non è brutto come lo si dipinge. Certo ci troviamo di fronte a un prodotto scadente (e sono buono), però la prima parte è interessante. A metà film si trasforma e Lavia ci propone una sorta di erotico-psicologico ricco di scene marce e di momenti grotteschi e assurdi. Le scene di sesso che sarebbero dovute essere il piatto forte portano il voltastomaco. Insomma: fa pena ma ho visto di peggio.
MEMORABILE: La canzoncina e il cartone animato!

Vstringer 2/11/09 16:30 - 349 commenti

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Da un talentuoso teatrante come Lavia e da un'attrice bella e capace come la Guerritore ci si aspetterebbe ben altro che tale insensato drammone erotico orribilmente sceneggiato, forzatamente sopra le righe fino all'esito tragico. Dialoghi pretenziosi, involontariamente comici e le scene di sesso sono tra le meno credibili e stuzzicanti della storia del genere. Tuttavia, vista la presenza della Guerritore e il periodo storico favorevole all'eros vacuo e patinato per l'home video (vedi La chiave), c'è da credere che in Vhs abbia avuto successo.

Furetto60 9/07/13 07:51 - 1194 commenti

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Tramite la cronaca di 24 ore di straordinaria follia amorosa, Lavia concepisce una vicenda morbosa, di passionale trasgressione erotica, patologica e cerebrale. I due attori sono effettivamente bravi, ma non bastano a nascondere una trama che progressivamente coinvolge sempre meno e, alla fine, risulta noiosa. Resta l’impressione di un autocompiaciuto esercizio esibizionista, ostentazione di onanismo cinematografico.
MEMORABILE: L’urina di lei diventa pioggia.

Uomomite 17/08/13 15:57 - 174 commenti

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Alla sua uscita il film fu pesantemente stroncato e spernacchiato. Una reazione virulenta che rivelava una evidente ansia da esorcismo. Si, perché l'opera di Lavia è un'ode alla morte senza appigli salvifici ed è anche un film che gioca spavaldamente le carte dell'eccesso (pissing, sodomia pesante e altro) e che si espone stoicamente al ridicolo (recitazione ultra-carica, sceneggiatura delirante e "barocca"): sfregio sul bel faccino dei bravi ragazzi che adorano il buon cinema.

Deepred89 17/09/13 02:00 - 3706 commenti

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Melodrammone erotico eccessivo e a tratti farneticante, di una presunzione che sfocia nello spasso involontario, con un piglio autoriale (nelle intenzioni, anche se non manca qualche finezza) che funge da alibi per eccessi e stramberie, dalle audaci escursioni ginecologiche della mdp (ma coi due protagonisti si resta nel casto-patinato) al pazzesco porno-cartoon pre-tarantiniano. E poi: dialoghi che quando non fanno ridere funzionano pure, bertoluccismo d'accatto, finale tremendo. In zona Breillat, ma meno antipatico e più genuinamente (s)cult.

Gabriele Lavia HA DIRETTO ANCHE...

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Markus 9/03/15 09:53 - 3687 commenti

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Va riconosciuta a Lavia una certa lungimiranza nel trattare certe argomentazioni erotiche “estreme” che hanno poi caratterizzato il successo planetario di 9 settimane e mezzo ma, tolta questa peculiarità, resta un pasticciaccio involontariamente trash che nelle intenzioni doveva essere un'introspezione psicologica con venature autoriali ma che in realtà si traduce in noia e squallore (pessime le scenografie). Il fascino della Guerritore è indubbio, ma è messo al servizio di un’opera misera che non le consente un’interpretazione convincente.

Herrkinski 13/04/15 03:52 - 8109 commenti

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La prima regia di Lavia si potrebbe definire una sorta di "kammerspiel on-the-road"; non stupisce, vista l'esperienza teatrale del regista/attore, che però cade nel più classico degli errori e scrive battute altisonanti, irrealistiche ed eccessive, nella ricerca del dramma assoluto (come d'altronde nel successivo Sensi, comunque più riuscito). Lo squallore di ambienti e situazioni regala tutto sommato qualche momento di malessere esistenziale, ma la pretenziosità dell'insieme vanifica il tutto che risulta, se non soporifero, assai ripetitivo.
MEMORABILE: La sequenza a cartoon; La Guerritore a Lavia: "E tu cos'hai da darmi?!" Camionista di passaggio: "Ce l'ho io qualcosa di bello grosso da darti!".

Blutarsky 4/12/15 17:54 - 360 commenti

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Drammone erotico di Lavia, racconto di una liason tra una moglie tradita e un designatore nullafacente. Sotto pretese autoriali esagerate si cerca di nascondere scelte bizzarre come dialoghi pretenziosi e caratterizzazioni bipolari dei personaggi, che aprono fronti di comicità involontaria. La regia è a tratti suggestiva con piccoli tocchi di raffinatezza, ma la storia stanca alla lunga per il vuoto pneumatico di questa relazione morbosa. L'erotismo delle situazioni è via via più squallido e insensato e infine comico. Assurdo il finale.

Faggi 16/01/17 02:01 - 1549 commenti

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Lezioso tentativo di originalità all'italiana; semina vento di intenzioni autoriali e raccoglie tempesta kitch. Non c'è ombra di genuinità; le smorfie, le pose, i contorcimenti erotici e i dialoghi dei due protagonisti sono fastidiosi e notevolmente esposti alla comicità involontaria; la regia sembra agire a caso, la vicenda è ridicola e gira a vuoto. Più che un film un reperto folkloristico ottantiano.
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  • Curiosità Undying • 24/07/08 01:11
    Risorse umane - 7574 interventi
    Nel film è presente una sequenza animata: vi appare la "Scandalosa Gilda" con sembianza di vulva gigante, con le "grandi labbra" truccate (dal rossetto) e collocate su due gambe lunghissime. La vulvona finisce in un posto abitato da uomini-uccello!

    Questo delirante intermezzo animato è stato realizzato da Francesco Maurizio Guido, in arte Gibba, già artefice del cartone (per adulti) Il Nano e la Strega...
  • Discussione Ruber • 5/07/14 19:19
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Ma la versione trasmessa da Cielo è cut?
  • Discussione Didda23 • 5/07/14 20:33
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Probabile
  • Homevideo Ruber • 9/08/14 19:14
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Il dvd della Mondo ha una durata di 1,28:37 in formato 1.85:1 con audio italiano 2.0, senza extra.

    Il dvd è oggi fuori produzione e i prezzi delle poche copie rimastestanno salendo; chi fosse interessato a prenderlo si affretti a farlo mentre i prezzi ancora "umani".

    Screen a 19.20

    Ultima modifica: 11/08/14 07:53 da Zender